Tre punti preziosi, tanto quanto difficili da conquistare. Il 2-1 sul Cesena consente al Cagliari Primavera di proseguire la sua corsa verso la salvezza, in una gara che ha mostrato un’altra faccia della squadra guidata dal duo Battilana-Pisacane.
Carattere
Diversi gli assenti, su tutti Carboni – alle prese con lo stiramento procurato contro l’Udinese nel turno precedente – Griger, ma anche Vinciguerra fermato dal giudice sportivo. Con i due uomini sulla panchina rossoblù che hanno così ridisegnato parzialmente centrocampo e attacco, con Caddeo nuovamente titolare e Pulina largo a supporto di Konate insieme a Sulev. L’uno-due iniziale firmato Delpupo-Idrissi è sembrato mettere più che in discesa la partita. Sul 2-0 però gli avversari hanno saputo reagire e trovare le trame giuste, ignorando il risultato a sfavore e la propria condizione di classifica. Così i rossoblù hanno dovuto mettere il piede sul freno e hanno pensato più a coprirsi che ad attaccare, finendo per abbassarsi troppo e subire il bel gol di Gessaroli sul finire di prima frazione. In una seconda frazione giocata dal Cesena alla continua ricerca del pari, l’espulsione di Konate ha complicato le cose ma ha anche fatto sì che la squadra mostrasse la faccia giusta per prendersi il risultato. Una faccia che ha espresso voglia e risolutezza, in una situazione diversa rispetto a quelle vissute da quando Battilana e Pisacane sono arrivati sulla panchina, con i giovani rossoblù che dopo due rimonte e una goleada hanno dovuto difendere con le unghie e con i denti il risultato. La determinazione mostrata e la capacità di soffrire hanno così portato alla seconda vittoria consecutiva e al quinto risultato utile di fila: dati che si possono trasformare in fattori utili a dar morale ai rossoblù in vista della sfida che può essere decisiva in chiave salvezza contro l’Atalanta.
Migliorie e conferme
La capacità di unirsi nelle difficoltà è stata senz’altro l’aspetto più positivo di una gara in cui per le giocate di qualità c’è stato poco spazio. E forse anche per questo i rossoblù hanno sofferto un po’ di più rispetto a quanto si poteva prevedere. La tanta lotta in mezzo al campo ha visto spesso uscire i cesenati vittoriosi dagli scontri, con il Cagliari a cui è poi mancato qualcosa nel filtro nella zona nevralgica del campo. Mentre in avanti i palloni giocabili dopo l’inizio della gara sono stati pochi, situazione che ha portato soprattutto Konate a intestardirsi nelle giocate individuali. Aspetti su cui probabilmente Battilana e Pisacane lavoreranno nella settimana che porta alla sfida contro gli orobici, in cui un pizzico in più di concretezza e cattiveria potrebbe fare la differenza. Di certo con i bergamaschi – in programma il 7 maggio alle 15 – non ci sarà Konate che sarà fermato dal giudice sportivo. Diventerà così importante provare a recuperare Griger, fermato nelle ultime settimane da un problema al ginocchio. Tornerà di sicuro Vinciguerra, con i rossoblù che potrebbero in ogni caso optare per un attacco leggero. L’ingresso positivo di Masala contro i cesenati potrebbe rilanciare le quotazioni del numero 11, ma in avanti potrebbe essere confermato anche Pulina. Senza una punta fisica, il Cagliari dovrà cambiare leggermente il proprio spartito tattico, ma qualsiasi sarà la scelta, una maggior collaborazione in avanti potrebbe dare una mano importante per provare a ottenere un risultato pesante a Bergamo. Chi invece dovrà confermarsi sarà una linea difensiva capace di rispondere con le buone e con le cattive nel momento del bisogno e soprattutto un Idrissi che non ha mai smesso di viaggiare sul lato mancino del campo anche quando le energie altrui erano ormai finite.
“Sappiamo che dobbiamo continuare con questo atteggiamento” ha affermato Matteo Battilana a fine partita (qui per l’intervista). Una base di partenza chiara, che il duo in panchina sembra aver messo come prerogativa per conquistare il traguardo sin dal proprio arrivo. E che sembra dare i propri frutti, che però per diventar maturi avranno bisogno di ulteriori piccoli ma importanti passi nel corso delle ultime settimane di campionato.
Matteo Cardia