Buio, sipario, fischi. Si รจ chiusa con lโennesima sconfitta, la ventiquattresima in trentotto gare, lโannata dellโOlbia. Un 1-4 contro la Spal che non ha concesso ai galluresi, giร retrocessi matematicamente da una settimana e mentalmente da quasi un mese, nemmeno lโonore delle armi davanti al proprio pubblico. Una partita con i bianchi parsi, come spesso in stagione, inermi davanti allโavversario, con i 90 minuti contri i ferraresi che sono stati simbolo perfetto di un campionato dove nulla o quasi ha funzionato a Olbia, al di lร delle prime tre giornate (con tanto di vittoria sul Cesena) che avevano illuso su un torneo da protagonista in positivo e non in negativo.
Futuro incerto
I galluresi tornano in Serie D dopo otto anni di battaglie, compresi playout e playoff storici, in Lega Pro. E ci tornano non solo con lโultimo posto in classifica ma soprattutto dopo unโannata in cui la smobilitazione e lโincertezza nel futuro hanno rappresentato la parola chiave. E di fatto a guardare bene dentro il Nespoli a fine gara contro la Spal lโunica vera certezza per questa rosa รจ che al momento รจ retrocessa in Serie D, riuscire a capire in maniere nitida cosa succederร da qui a qualche mese in Gallura sembra unโimpresa anche per astrologi e indovini. E pensare che in autunno lโingresso in societร del gruppo svizzero Swiss Pro era stato annunciato come uno step fondamentale per il futuro del club. Anche dagli stessi vecchi dirigenti, con lโex patron Marino in testa. Con le prime parole del nuovo board olbiese che non sono state rivolte ai progetti a breve termine per rinforzare una rosa sul limite del baratro della retrocessione, ma che hanno guardato piรน al contesto. Stadio, squadra femminile, strutture di allenamento e tutta una serie di iniziative collaterali al rettangolo di gioco. Tutte belle parole che ora restano come bolle di sapone pronte a esplodere per un club che ha anche giร annunciato una battaglia legale sulla revisione dei conti per la precedente gestione societaria. E per un progetto tecnico che si ritroverร senza giocatori e senza staff sotto contratto dopo il ritorno nel dilettantismo.
Ripartire
LโOlbia dovrร ripartire dalla Serie D e giร questa deve essere vista come unโimpresa e uno step da non dare per scontato, anche nel riuscire a fare una squadra subito competitiva che possa far dimenticare presto la quarta serie, al di lร di un derby vintage contro lโIlvamaddalena. La societร svizzera, con il nuovo presidente Guido Surace e i membri del Consiglio direttivo Klaus Schwerdtfeger e Benno Rรคber, da settimane rimanda una conferenza stampa (che alla fine si terrร martedรฌ 30 aprile) che si annuncia cruciale almeno per capire quello che sarร il programma della Swiss Pro per far ripartire lโOlbia dalla quarta serie. La speranza รจ che i dialoghi soffici e inconsistenti come le nuvole questa volta facciano spazio alle poche ma definite certezze. LโOlbia economicamente ha la forza per ripartire con slancio dalla Serie D? Quali sono i programmi per farlo nel minor tempo possibile? Quali battaglie porterร avanti la nuova societร dopo essere entrata dโamore e dโaccordo con i vecchi dirigenti salvo poi far volare gli stracci? Chi si assumerร davanti alla piazza, unica vera vittima, le colpe di una stagione fallimentare dopo unโannata di dita puntate gli uni contro gli altri? Tutte domande nette che non potranno restare appese tra le righe di belle e vuote parole su progetti e mirabolanti programmi futuri. Perchรฉ lโOlbia o si ricostruisce ora con i fatti o non si ricostruisce. Senza usare mezzi termini.
Roberto Pinna














