I nostri voti e giudizi al Cagliari Primavera battuto dallo Sporting Club de Braga.
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Daga 6 – Incolpevole sul gol. Non deve compiere altri interventi. Chiude il Viareggio senza una parata e con tanto amaro in bocca.
Porru 6 – Copre bene su un cliente difficile come Sanca, in avanti si sgancia poco e senza incidere.
Boccia 6 – Non trema quando viene puntato, solido.
Carboni 6 – Pochi fronzoli, tanta energia. Niente di nuovo.
Cadili 6 – Rimane in posizione, non sfigura ma nemmeno brilla. (46ā Koaudio 6 – Una sua bella penetrazione stava per portare al vantaggio con tiro da dentro l’area dopo ottimo dialogo con Lella).
Lombardi 5.5 – Non cambia mai marcia e viene sostituito nell’intervallo (46ā Gagliano 5Ā – Entra bene in partita e prova ad aprire spazi in avanti con il fisico e le doti tecniche; nel finale perde la testa e commette un fallo di frustrazione che costa il terzo rosso e sporca ulteriormente il pomeriggio rossoblù).
Ladinetti 6 – Nel primo tempo sfiora il vantaggio con botta da fuori, difficile capire il rosso comminatogli per il classicoĀ fallettoĀ (ingenuo) a metĆ campo, che segna l’inizio della fine.
Lella 4.5 – Spesso nel vivo del gioco ma sempre un passo indietro rispetto alla decisione più corretta. Espulsione di pura ingenuitĆ , a gioco fermo e in un contesto dove lo zelante arbitro non perdonava nulla.
Doratiotto 6Ā – Si sbatte come sempre ed ĆØ tra i più lucidi (80ā Dore sv).
Contini 5.5 – Molto attivo, tocca tanti palloni ma non trova mai il tocco decisivo (69ā Marigosu sv –Ā Avrebbe il tempo per incidere ma proprio in quei minuti la gara sta scappando di mano)
Verde 5 – Si sbraccia tanto ma non ha (nĆ© procura) mai l’occasione per colpire (86ā Cannas sv).
Allenatore: Massimiliano Canzi 6 – La squadra denota le solite caratteristiche: sa soffrire e ripartire con tanta volontĆ anche se manca sempre lo spunto ispirato negli ultimi 16 metri. Come lui stesso dichiara, il bilancio del Viareggio ĆØ inferiore alle aspettative, anche se questa partita risente di troppi fattori extra-tecnici.
dall’inviato Claudio Inconis














