Non ci sarà il solo Fabio Aru a tenere alto il vessillo dei Quattro Mori nell’Alta Val di Taro in occasione dei Campionati Italiani di ciclismo.
Il classe 2000 Orlando Pitzanti prenderà il via della gara tricolore per la prima volta nella sua giovane carriera: il sestese correrà con la maglia della D’Amico-UM Tools con l’obiettivo di accumulare esperienza e aiutare la squadra finché sarà in corsa. Impossibile infatti disputare l’intero percorso di 227 km con oltre 4000 metri di dislivello, per un giovane come Orlando, fresco fresco di esami per la maturità classica: “Giovedì ho concluso con l’ultima prova- ci spiega l’agile scalatore isolano- inutile dire che nello scritto d’italiano ho scelto la traccia su Gino Bartali…”. E alla domanda se sia più difficile affrontare una commissione d’esame o un campionato italiano risponde: “Bella domanda, ma quello che mi aspetta domenica sarà veramente una prova dura. Posso dire che affrontare tutta la gara sarà un obiettivo inarrivabile, mentre l’esame è stato più abbordabile”.
Il bicchiere di questi primi sei mesi da professionista è senza dubbio mezzo pieno: “Ho esordito al Trofeo Laigueglia (primo millennial italiano a partecipare a una corsa tra i pro insieme all’emiliano Baroncini ndr), poi ho ripreso con le gare Under 23, prendendo un bel ritmo gara e terminando spesso tra i primi 20. Con i miglioramenti che ho dimostrato, la squadra mi ha convocato per la Belgrade-Banjaluka, una corsa a tappe in Bosnia . Poi ho partecipato al Giro d’Appennino e sono molto contento di essere riuscito a finire una gara così importante: da metà maggio in poi mi sono dedicato solo agli studi e non ho potuto seguire benissimo gli allenamenti. Sono comunque soddisfatto di questi primi sei mesi”.
Il futuro, come del resto il passato, per un ciclista isolano è sempre irto di difficoltà: “Partirò per la gara di domenica e rimarrò con la squadra fino al termine della stagione, starò in ritiro e potrò migliorarmi insieme ai tecnici e ai compagni. Per un sardo è sempre difficile affrontare situazioni del genere, quando ero Allievo e Juniores ero abituato a fare il pendolare, partire il fine settimana per rientrare la domenica notte ed essere il lunedì mattina sui banchi di scuola. L’esame che ho appena sostenuto per me è stato un obiettivo che mi ha spinto ad andare avanti”.
La D’Amico-UM Tools, team diretto dall’ex professionista Massimo Codol, unisce i giovani ad alcuni elementi di esperienza come Martinelli e Mosca: “Con Jacopo ci sentiamo spesso- dice Orlando- era mio compagno di camera nel ritiro prestagionale: mi ha dato molti consigli per migliorarmi con la sua grande esperienza. Ho un buon legame con tutti, specialmente con i miei coetanei Carenza, Orocito e Tapia. Gare future? Sicuramente il GP Capo d’Arco e le altre gare under 23 del panorama italiano”. Idee chiare e tanto sacrificio, gli ingredienti per cominciare a costruire una carriera tra i professionisti per Orlando Pitzanti ci sono tutti.
Matteo Porcu