Nuova puntata di Open VAR, il format di DAZN in collaborazione con FIGC e Associazione Italiana Arbitri, e fari puntati anche sull’episodio di Cagliari-Roma che ha portato all’espulsione del giocatore giallorosso Celik. In studio presente il responsabile dei rapporti istituzionali della CAN A e B Andrea De Marco che ha commentato così gli audio relativi al cartellino rosso per DOGSO mostrato al difensore turco della Roma dopo la revisione video da parte dell’arbitro Zufferli, richiamato al monitor dal VAR Guida e dall’AVAR Pezzuto.
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Al 52′ della gara tra Cagliari e Roma l’arbitro Zufferli punisce con il rigore l’intervento di Celik su Folorunsho, un fallo chiaro che però, fin dal primo replay, è evidente essere avvenuto fuori area. Una situazione geografica che porterebbe, se fosse l’unico tema di analisi, all’overrule, ossia all’intervento del VAR senza richiamo al monitor per modificare la decisione del direttore di gara e annullare il calcio di rigore con una punizione dal limite. Dal centro di Lissone, però, sia Guida (VAR) che Pezzuto (AVAR) notano un altro particolare, ossia il possibile cartellino rosso da mostrare a Celik per DOGSO, quindi per aver negato una chiara occasione da gol al Cagliari. Questo l’audio della sala VAR.
Sala VAR: “Ha fischiato rigore”
Zufferli: “No, c’era lui, guarda” (riferendosi alle proteste per il possibile rosso da parte di un calciatore rossoblù).
Zufferli: “No, è rigore, c’è lui davanti”, rivolto ai giocatori della Roma. “È rigore, per me è dentro, adesso vediamo, adesso controllo e siamo a posto”, continua il direttore di gara, con successivo dialogo per placare le proteste giallorosse.
Sala VAR: “Il contatto è fuori, deve valutare il provvedimento disciplinare, il contatto è fuori e gli devo far vedere il provvedimento disciplinare”.
In sottofondo proseguono le proteste dei giocatori della Roma, con Zufferli che inviata alla calma in attesa del responso dalla sala VAR.
Sala VAR: “Allora Luca, il contatto è fuori, però te lo farei rivedere per valutare eventualmente il provvedimento disciplinare”.
Zufferli: “Ok, quindi è fuori?”
Sala VAR: “Vienilo a vedere un attimo”.
A questo punto l’arbitro si avvicina al monitor per l’OFR, mentre dalla sala VAR decidono quale camera mostrargli per valutare il possibile cartellino rosso. Quindi parte il dialogo, con Guida e Pezzuto che mostrano a Zufferli il punto di contatto tra Celik e Folorunsho, mentre l’arbitro, una volta stabilito che è fuori dai sedici metri, chiede un’altra camera, la cosiddetta “retro alta”.
Sala VAR: “Te lo faccio vedere adesso in dinamica per valutare il provvedimento disciplinare”.
Zufferli: “Chiaramente è fuori, perfetto, benissimo. Vediamo insieme come dire. Il numero 19 della Roma commette fallo impedendo una chiara occasione da rete, fuori area di rigore”.
Arriva quindi l’annuncio della decisione finale da parte dell’arbitro, con la punizione al posto del rigore e il cartellino rosso per Celik. In studio Di Marco commenta così la decisione del direttore di gara e del duo Guida-Pezzuto: “Il VAR è utilissimo in questi casi, perché è veramente difficile in campo riuscire a capire se era dentro o fuori dall’area di rigore, infatti lui vede bene il fallo, però lo giudica dentro l’area di rigore, perché in velocità capiamo bene quali possano essere le difficoltà del direttore di gara. Il VAR in questo caso, in maniera veramente oggettiva, stabilisce se è dentro o fuori dall’area di rigore. In questo caso lo richiama al VAR, ma anche perché soprattutto c’è la chiara opportunità di segnare una rete da parte di Folorunsho del Cagliari. In questo caso ci sono tutti i parametri: direzione e possesso del pallone, distanza dai giocatori avversari e distanza dalla porta. Quindi corretta la revisione e bravissimo Guida a richiamare Zufferli, quindi in questo caso assegnata la punizione dal limite ed espulsione di Celik”.














