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L'Olbia esulta dopo un gol | Foto Olbia Calcio/Sandro Giordano

Olbia, un poker di solidità e certezze: ora la salvezza è più vicina

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Tre punti fondamentali contro una diretta avversaria che valgono una nuova boccata di ossigeno in più rispetto alle altre squadre in lotta. Che sì annaspano, ma ancora vedono la possibilità di raggiungere la salvezza. Motivo per cui l’Olbia può e deve godersi il 4-0 sull’Alessandria, arrivato nell’ultimo turno, ma non può permettersi di rallentare. Con gli ultimi tre turni di campionato che potrebbero essere ancora utili a dare forma al proprio destino.

Freddezza

Dopo la sconfitta di Cesena, la squadra di Occhiuzzi era chiamata a una reazione necessaria per provare ad allontanare nuovamente i fantasmi. E così è stato, malgrado come contro i cesenati qualche difficoltà negli ultimi venti metri ci sia stata. In primis per un difetto di creatività sulla trequarti, nonostante la presenza di Ragatzu. Ma specialmente perché come già accaduto al Manuzzi, contro la squadra piemontese i galluresi avrebbero potuto trovare il vantaggio prima di attendere una ripresa dove è stato Dessena – ormai tra i giocatori più prolifici della squadra – a trovare per due volte il jolly di giornata tra il 68’ e il 75′. Sui piedi di Bellodi e di Emerson e sulla testa di Corti, già nei primi 45’, le occasioni create per indirizzare la partita infatti erano arrivate senza però trovare il proprio corso verso la rete. Peccando così un’altra volta di quel cinismo che potrebbe essere determinante nelle prossime sfide. Perché dopo aver affrontato un’Alessandria capace di creare pochi pericoli a Sposito, gli olbiesi avranno davanti tre avversarie che creeranno sicuramente più di un grattacapo a Brignani e compagni. Recanatese, ma soprattutto Reggiana e Lucchese saranno avversarie che faranno pesare i loro obiettivi nelle zone nobili della classifica, con la formazione di Diana che arriverà al Nespoli il 15 aprile ancora in lotta per la prima posizione che vale la Serie B.

Leadership

Il bicchiere però può vedersi dal lato mezzo pieno quando si osserva il ritorno della solidità difensiva. Zero gol subiti e soprattutto una tranquillità che a Cesena era mancata contro Corazza e compagni, fino a portare all’errore sull’asse Arboleda-Bellodi da cui era scaturito il gol vittoria di Chiarello. Il centrale di difesa cresciuto nel Milan si è riscattato, trovando ancora una volta la giusta intesa con Brignani ma soprattutto con un Emerson che ha ancora una volta ben interpretato il proprio ruolo da regista aggiunto, ma anche da guida della squadra. Un compito quest’ultimo assolto inoltre da Dessena e Ragatzu. Il primo ha dato personalità e polmoni al centrocampo, non solo i due gol che hanno spianato la strada verso il successo ai galluresi. Il secondo ha regalato il cross per la prima realizzazione dell’ex Cagliari e soprattutto chiuso il match con una giocata da categoria superiore in occasione del 3-0. Con il quarto gol che è poi valso il sedicesimo centro stagionale e il secondo posto in classifica marcatori. E portando a termine così i tratti di un successo che per il momento vale il +4 sul San Donato Tavarnelle, squadra che occupa il primo posto che vale i playout. 

Abbiamo dimostrato continuità, riportando sul campo quello che abbiamo provato negli allenamenti. Ho vissuto la gara con la sicurezza e la consapevolezza di poter fare un grande risultato” ha affermato Occhiuzzi in conferenza stampa (qui le parole). Continuità e consapevolezze. Elementi che saranno fondamentali per centrare un obiettivo sempre più vicino, ma per cui manca ancora un ultimo tratto di strada decisivo. Con nove punti a disposizione che dovranno essere guardati con la fame di chi vuole prendersi quanto crede di meritare.

Matteo Cardia

TAG:  Olbia Serie C
 
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