Questione di centimetri. Quelli che non si lasciano all’avversario, neanche in un pantano, e quelli che negano la gioia del gol lasciando sbattere sul palo la punizione quasi perfetta di Emerson a portiere battuto.
L’Olbia rientra dalla trasferta di Gorgonzola contro l’Albinoleffe con uno 0-0 che allunga a tre la serie positiva (1 vittoria e 2 pari) e muove ancora la classifica, tanto che la zona salvezza diretta ora dista appena un punto.
Continuità – Anche contro l’Albinoleffe l’Olbia ha confermato il 4-3-1-2 che ormai sta diventando il modulo di riferimento dei bianchi, che si mostrano più stabili difensivamente e pronti ad accompagnare la fase offensiva, in cui le posizioni di Giandonato e Ragatzu sono costantemente in spostamento sia per sfruttare al meglio le qualità dei due giocatori che per non dare riferimenti alla difesa avversaria. I movimenti e le idee ci sono, non sempre il fraseggio va a buon fine e riesce, soprattutto, ad inglobare e portare al tiro Cocco. Quando i tre moschettieri bianchi troveranno la giusta intesa probabilmente vedremo una squadra con ben altro piglio.
Piccoli passi – Senza soffermarsi troppo sulla partita di Gorgonzola, dove le condizioni atmosferiche hanno limitato fortemente le due compagini, i bianchi di mister Canzi possono rallegrarsi decisamente per la prestazione quadrata: nessuna sbavatura, nessun calo di concentrazione a complicare i piani. Ancora una volta l’unico rammarico potrebbe essere la grande difficoltà nel creare e trasformare palle gol, ma a conti fatti sono stati proprio i bianchi ad andare più vicino alla marcatura col palo di Emerson e, nei secondi finali, con un colpo di testa di Altare che sfiora il palo. In entrambi i casi il portiere di casa, Savini, era battuto e avrebbe potuto significare bottino pieno, ma tant’è: per ora i piccoli passi consentono di risalire la corrente. D’altronde, appena tre turni fa l’Olbia si leccava le ferite dopo il 3-0 di Carrara, pensare di uscire indenni dal trittico con Como-Juventus-Albinoleffe – e semmai con più di un rimpianto per almeno 2 punti persi – sembrava pura fantascienza.
Lavoro – Invece i ragazzi vestiti di bianco hanno dato prova senza dubbio di maturità, ma anche di credere nel progetto e nel lavoro proposto dallo staff, trovando una quadratura confortante in vista della prossima uscita che sarà contro la capolista Renate. Una sfida impegnativa che può portare i bianchi ad uscire – finalmente! – dalla zona playout, distante ora solo un punto.
I nerazzuri sono, da un certo punto di vista, quello che l’Olbia vorrebbe diventare: una squadra giovane, sbarazzina e in grado di sovvertire i pronostici a dispetto delle tante big presenti nel girone. Un esempio, dunque, per cui la partita del Nespoli diventa l’ottima occasione per l’allievo di dimostrare di poter tenere il passo del maestro.
Claudio Inconis