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Roberto Biancu in Olbia-Cesena | Foto Sandro Giordano - Olbia Calcio

Olbia, passo falso con l’Imolese: ma non c’è tempo per i rimpianti

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La nostra consueta analisi a freddo sulla gara interna persa dai galluresi contro l’Imolese che rimescola le carte nella zona playout del girone B di Serie C.

Ah, quanto è bella la Terza serie: perdi in casa una partita che doveva darti lo slancio decisivo per il rush finale, passi le ore immediatamente successive alla gara con la sensazione di aver complicato nuovamente la corsa salvezza, ma a fine serata ti ritrovi fuori dalla zona rossa grazie ai risultati delle concorrenti. È quanto successo all’Olbia di Roberto Occhiuzzi dopo l’inopinata sconfitta del Nespoli contro l’Imolese. Un passo indietro che ha ricordato alcuni ko interni del recente passato contro squadre pericolanti – Arezzo (2017-18), Lucchese e Pro Piacenza (2018-19) – e che, soprattutto, alimenta i rimpianti per quanto (non) visto contro i romagnoli. Emerson e soci hanno fallito la prima prova di maturità che il fitto calendario del finale di stagione gli ha messo di fronte: quella che doveva essere la gara da sfruttare per prendere il giusto slancio per togliersi definitivamente dalla lotta playout si è trasformata nel secondo passo falso del 2023 dopo il 2-4 subito, sempre al Nespoli, dalla Fermana. Un pragmatico Occhiuzzi (che ha seguito il match dalla cabina stampa in quanto squalificato) nel post partita ha mostrato tutta la sua delusione, ma ha voluto trovare un aspetto positivo: “Almeno ci fa tornare a mettere i piedi per terra”, ha detto il tecnico calabrese con la consapevolezza di chi ha capito il peso reale della sconfitta e gli effetti che si produrranno sulla lotta per non retrocedere.

Quota salvezza in rialzo

“Abbiamo fatto alzare la quota salvezza ed è un peccato, perché oggi avremmo potuto fare un balzo enorme e dare ancora più valore a quanto fatto nell’ultimo periodo”, recita un altro passaggio della conferenza stampa post gara. Un balzo vanificato da una prova incolore da parte dell’Olbia, lontanissima parente della squadra determinata e cinica capace di imporre la sconfitta al Gubbio non più tardi di una settimana prima. Poca cattiveria nel primo tempo, quando il primo gol in maglia bianca di Daniele Dessena aveva illuso i tifosi presenti al Nespoli dell’ennesimo risultato positivo da festeggiare: il forte vento non ha certo aiutato le due squadre in campo, ma i cambi decisi nella ripresa dal tecnico dell’Imolese Antonioli hanno sortito l’effetto desiderato. Complice un avvio fatto di grande intensità e di gioco palla a terra con scambi stretti (per diminuire l’effetto delle raffiche) i romagnoli hanno ribaltato il risultato con un uno-due devastante, con Sposito chiamato a fare gli straordinari ma senza troppo successo. “Veniamo da un trend positivo e non si butta via niente, però questa gara ci serve per svegliarci perché questo è un momento cruciale”, ha detto ancora Occhiuzzi, senza sapere che a fine giornata visti gli altri risultati la sua Olbia sarebbe stata addirittura al 15° posto, quello che vale la salvezza diretta.

Trasferta decisiva

Nulla è perduto, insomma. Se nel commentare la vittoria di Gubbio avevamo parlato di “tre punti che profumano di salvezza”, nell’analisi post Imolese è utile sottolineare un altro aspetto: non c’è tempo in casa Olbia di soffermarsi troppo sul ko del Nespoli, dato che il campo chiama subito i Bianchi al riscatto. Martedì 14 marzo i galluresi saranno impegnati a Montevarchi contro il San Donato Tavarnelle, in un altro spareggio salvezza forse ancora più importante di quello contro i romagnoli. Il ko subito dai gialloblù contro l’Ancona di Melchiorri (3-0) ha permesso ai galluresi di sopravanzarli in classifica grazie a una migliore differenza reti, ma è chiaro che il match del Brilli Peri sarà la prova della verità per entrambe le squadre. L’Olbia andrà in Toscana senza tre pilastri, fermati dal giudice sportivo per un turno: Emerson, Brignani e, soprattutto, Ragatzu. Occhiuzzi dovrà fare di necessità virtù, pescando dalla panchina i giusti profili per dare la zampata decisiva al finale di stagione. Tre punti sarebbero un bottino preziosissimo contro una squadra che tra le mura amiche ha vinto soltanto una volta (il 29 novembre scorso contro il Montevarchi, 3-1): dopo aver sciupato l’occasione contro l’Imolese, l’Olbia non dovrà farsi scappare questa nuova chance. Un discorso già sentito altre volte in stagione, ma si sa: repetita iuvant. 

Francesco Aresu

TAG:  Olbia Serie C
 
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