Un duello con sé stesso e con la sorte. Non in solitaria, ma con al fianco una squadra che al di là delle difficoltà è parsa riporre fiducia in lui. Gli occhi di Leandro Greco e della sua Olbia sono puntati sulla salvezza. Un traguardo possibile che passa però da una seconda parte di stagione che deve essere differente rispetto alla prima. A cominciare dalla sfida di Pesaro, un vis a Vis che i bianchi non possono sbagliare.
Cambio
Ć forse il primo momento decisivo per la stagione di un Greco che allāesordio come guida tecnica ha mostrato personalitĆ e idee chiare, ma ha anche dovuto fare i conti con un girone B sempre più qualitativamente arduo e con la stagione finora difficile a livello fisico per i senatori e a livello mentale per i più giovani, complice una classifica che si ĆØ fatta giornata dopo giornata sempre più difficile da digerire. La pausa al giro di boa ha consentito di respirare, riflettere e ricaricare le pile, anche a livello mentale oltre che fisico. CosƬ come lāarrivo di Schiavone, ex compagno ai tempi del Sudtirol, ĆØ parso un segnale di nuova fiducia per il tecnico da parte della societĆ La prova di Cesena, con la capolista che nonostante il vantaggio nel primo tempo si ĆØ trovata di fronte un avversario che ha provato a non lasciare mai andare la gara sul piano psicologico, potrebbe essere stata la risposta giusta per ambiente e club. PerchĆ© al di lĆ del risultato, al Manuzzi i galluresi hanno mostrato di poter essere duri mentalmente e sul piano del gioco, di avere intenzione di far spazio alla determinazione e meno alle paure. Non basteranno infatti solo i gol che sarĆ necessario comunque ritrovare, visto il digiuno che dura dal 26 novembre, per la salvezza, ma anche anche un salto di qualitĆ dal punto di vista caratteriale dellāintero gruppo. Qualcosa di cui in Romagna si sono cominciati a intravedere i segni.
Momento
La settimana vissuta dopo Cesena e il caso Rinaldi potrebbe aver assunto contorni diversi per i bianchi rispetto al solito. Ma dallāaltra parte potrebbe anche aver dato un motivo in più per tenere serrate le fila della squadra. La gara di Pesaro contro una Vis che arriva da cinque pari consecutivi e che precede lāOlbia di due posizioni in classifica, giunge cosƬ nel momento giusto anche per provare a rispolverare un coraggio tecnico e tattico che potrebbe riportare dalla propria parte anche il pubblico del Nespoli. PerchĆ© se da un lato servirĆ la consapevolezza di dover lottare su ogni palla, ancora di più nei match contro le dirette avversarie per la salvezza, dallāaltro lāOlbia dovrĆ ritrovare quel brio in costruzione che a inizio campionato si era fatto più di una volta vivo, anche se non sempre aveva fatto rima con il gol. Un discorso che vale per tutto lāorganico, ma che può avere un significato ulteriore per chi come Daniele Ragatzu (che potrebbe essere favorito dallāatteggiamento tattico dellāavversario, qui per approfondire) ha la capacitĆ di innescare la scintilla e finora ha sofferto forse più di tutti un campionato complesso. Il fuoco però non si accenderĆ da solo, perchĆ© tanto potrĆ farlo il coraggio di chi giĆ da calciatore difficilmente tirava il piede indietro. Quel Leandro Greco che ora si trova davanti alla sua prima sfida di peso da allenatore e che può dimostrare di poter far rialzare la testa alla sua Olbia.
Matteo Cardia














