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Da sinistra: Guido Surace, presidente dell'Olbia e Roberto Felleca

Olbia, l’estate caldissima di Swiss Pro: Felleca la speranza per il futuro?

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Pazienza. È la parola chiave nelle ultime settimane in casa Olbia Calcio. Dopo aver ormai rinunciato definitivamente all’ipotesi ripescaggio – ma c’era mai stata la reale possibilità? – in Serie C, la società presieduta da Guido Surace e di proprietà degli svizzeri di Swiss Pro Promotion prova a guardare avanti verso la prossima stagione che, salvo sorprese in negativo, vedrà i galluresi iscriversi in Serie D dopo la retrocessione maturata sul campo.

Giorni di fuoco

Pazienza, si diceva. È la virtù chiesta da Swiss Pro all’ambiente olbiese nelle ultime settimane, innanzitutto ai dipendenti, sportivi e non, cui non è stata versata la tranche degli stipendi arretrati. In tanti aspettavano con ansia la scadenza federale del 4 giugno scorso ma – come già scritto nei giorni scorsi – non dovendo l’Olbia iscriversi in Lega Pro bensì nella Lega Dilettanti, il termine è slittato automaticamente al prossimo 10 luglio. Oltre un mese in più a disposizione: ossigeno puro per la dirigenza per poter trovare una soluzione concreta alla mancanza di liquidità del club. La mail con cui Surace ha avvisato i dipendenti del ritardo nei pagamenti – un estratto letterale: “A causa di essere pronti con alcune onori finanziarie impreviste per essere pronti per Ripescaggio non abbiamo potuto avanzare gli stipendi oggi”, scriveva il commercialista svizzero-argentino lo scorso 4 giugno –, scritta in un italiano più che incerto, ha certificato la situazione di difficoltà economica della società di via Georgia dopo le settimane di silenzio. Una notizia che ha fatto scalpore in città, tanto da convincere una rappresentanza di ultras a presentarsi nella sede del club per avere un faccia a faccia con il presidente. “Toni civili – ha detto il club alla stampa – i tifosi hanno chiesto rassicurazioni sulla struttura societaria e sugli stipendi dei dipendenti. Nessun atto intimidatorio, dialogo civile. Sono aperti a più soluzioni per il bene del club”. Sarà pure così, ma intanto negli ultimi giorni a Olbia le voci sono tornate a imperversare: nelle ultime ore Surace avrebbe incontrato La Rosa chiedendo al capitano di pazientare ancora, in attesa di possibili buone notizie sul fronte nuovi investitori. Con un nome su tutti: Roberto Felleca.

Felleca 

Già in primavera erano circolate alcune voci sul possibile coinvolgimento dell’imprenditore selargino nel club gallurese: “Io nel progetto Olbia? Forse andrò a vedere la prossima partita con il Sestri Levante (ride ndr)”, disse Felleca ai nostri microfoni lo scorso 26 marzo. “Abbiamo un rapporto particolare con Ninni Corda, ora c’è una compagine societaria che sta iniziando un progetto e poi vedremo”, dichiarò ancora l’ex patron di Como e Foggia, società blasonate da lui riportate tra i professionisti dopo il purgatorio chiamato Serie D, lasciando aperta la porta su un suo possibile ingresso in società. Un’ipotesi che potrebbe ora trasformarsi in realtà, dato che secondo quanto ricostruito dalla nostra redazione, Felleca e i rappresentanti di Swiss Pro sono pronti a incontrarsi a Milano nei prossimi giorni per discutere questa eventualità. Da marzo il panorama a Olbia è cambiato parecchio: Surace e compagnia sono in netta difficoltà a livello di gestione economica del club, con una situazione debitoria tale da non consentire, come detto, il pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti: per questo l’intervento di Felleca sarebbe preziosissimo per tentare di salvare le sorti, sportive e non, dell’Olbia. Tuttavia, non è certo una strada semplice da percorrere, proprio per via del debito ingente che frena la volontà di qualsiasi imprenditore. Ecco perché, per evitare un finale nefasto, Swiss Pro dovrà riuscire a ricostruire la situazione debitoria il prima possibile, trovando nuovi fondi in grado di azzerare il rosso e rendere così appetibile l’Olbia sul mercato degli investitori, ponendo le basi per poter ripartire in Serie D. A quel punto Felleca sarebbe pronto a rilevare il 70% delle quote societarie dagli svizzeri, assumendosi la responsabilità del club e pianificando il prossimo campionato di Serie D. E, come si dice da tempo in città, magari ricucendo i rapporti con l’ex patron Alessandro Marino e i suoi soci, ancora proprietari del restante 30% del club: un quadro che potrebbe anche, visti gli ottimi rapporti tra Felleca e Tommaso Giulini, veder riproposta, seppur in modo diverso, la partnership tra Olbia e Cagliari. C’è anche un’altra eventualità, alquanto improbabile, secondo cui Swiss Pro manterrebbe la proprietà dell’Olbia accollandosi il debito per intero, trovando da sé le risorse per garantire l’iscrizione della squadra in Serie D: a quel punto Felleca si occuperebbe soltanto della gestione sportiva, limitandosi a investire esclusivamente in quella direzione e restando fuori da ogni discorso legato all’esposizione debitoria del club. Saranno giorni di fuoco a prescindere dal finale della vicenda, insomma.

“Questo senso di festa che vola e che va // Sopra tutta la città // Nella lunga estate caldissima”. Così cantavano gli 883 nel lontano 2001, ma dalle parti di Olbia il clima caldo è però tutt’altro che di festa. Con un futuro tutto ancora da scrivere per la piazza olbiese ci si aspetta un giugno particolarmente caldo e non soltanto dal punto di vista meteorologico. In ballo ci sono presente e futuro di un club che nell’ultimo decennio ha saputo ritrovare il professionismo e mantenerlo, tra alti e bassi, fino a perderlo nuovamente al termine di una stagione schizofrenica sotto tutti i punti di vista. Sarà davvero Felleca il salvatore della patria? Chissà, l’orizzonte è ancora molto incerto e nebuloso, ma nei prossimi giorni si capirà qualcosa di più. Servirà solo un altro po’ di pazienza, parola recentemente molto di moda all’ombra di Tavolara.

Francesco Aresu – Roberto Pinna

TAG:  Olbia Serie C
 
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