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Daniele Ragatzu durante Olbia-Cesena | Foto Sandro Giordano

Olbia | Le Pagelle: Dessena decisivo, Ragatzu tra luci e ombre

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L’Olbia di Leandro Greco esce dal Bruno Nespoli con una vittoria per 2-1 nella cruciale sfida con la Fermana. Un risultato che lancia i galluresi a quota undici punti. Di seguito i nostri giudizi sui bianchi di Greco.

Rinaldi: 6,5.  Incolpevole sul colpo di testa da due passi di Montini, con la difesa che non occupa bene l’area e lo lascia a tu per tu con l’attaccante marchigiano. Nel secondo tempo si annoia.

Arboleda: 5 .  Sul gol dello 0-1 accorcia sul primo palo, dove c’è già Bellodi, non accorgendosi di lasciare l’area piccola completamente libera per l’azione di Montini. Accompagna le transizioni offensive con le sue discese sulla destra, ma in alcune occasioni sbaglia i giri del passaggio decisivo (Dal 60’ Zallu: 6. Si fa vedere in avanti, imbeccato da Ragatzu, e arriva alla conclusione in porta. Termina la gara con una prestazione diligente).

Bellodi:  6. Non legge bene l’azione dello 0-1 e, complici le mancanze di tutto il reparto, consente a Montini di fare un gol facile facile. In fase di impostazione svolge il solito prezioso lavoro in tandem con Motolese. Si redime mettendo lo zampino nell’azione del vantaggio di Dessena.

Motolese: 6. Solita buona gestione del pallone e dell’impostazione, ma si unisce alla sbandata del reparto difensivo in occasione del vantaggio gialloblù, non rientrando tempestivamente e lasciando i suoi ad un tre contro tre. Il grande lavoro di Montini nel primo tempo lo mette in difficoltà in alcune occasioni. Poco lavoro nella ripresa.

Montebugnoli: 5,5.  Nell’azione del vantaggio gialloblù, si fa sfuggire Eleuteri sulla fascia e lo lascia crossare abbastanza indisturbato sulla testa di Montini. Continua poi a soffrire l’azione del numero 2 della Fermana, che lo costringe in più occasioni al fallo. Nella ripresa accompagna la manovra con costanza.

Incerti:  6. Prestazione diligente, fatta di lavoro silenzioso, ma importante per le dinamiche della squadra. Prestazione buona, ma senza sussulti. Qualche errore di troppo in fase di impostazione. (Dall’87’ La Rosa: s.v. Entra per difendere il vantaggio)

Biancu: 6,5. Nel primo tempo si muove e mette dei palloni interessanti all’interno dell’area avversaria, ma i difensori gialloblù sono attenti. Nella ripresa, come tutta squadra, alza i giri del motore, rendendosi pericoloso sia in impostazione che con frequenti inserimenti (Dall’87’ Fabbri: s.v. Scelto per rinforzare il fortino nel finale).

Dessena: 7. Cuore e pressing per il numero 4 dei bianchi, che come spesso accade vince tanti duelli in mediana. Nel finale del primo tempo va vicino al pareggio con un bell’inserimento sulla sponda di Nanni. Nella ripresa corona la prestazione con il gol nel vantaggio nei minuti finali.

Contini: 5. Non riesce ad emergere nella gara, con Calderoni che vince spesso il confronto con lui. Aiuta in difesa con preziose corse all’indietro, ma quando deve saltare l’uomo è impreciso in alcune occasioni e non riesce a lasciare il segno. (Dal 60’ Cavuoti: 6. Entra per scompigliare carte, ma non riesce a pungere).

Ragatzu: 6,5. Svaria molto per provare ad ispirare i suoi, anche abbassandosi a ricevere palla per impostare. Inizia la ripresa con più brillantezza, muovendosi molto e provando a pungere la difesa marchigiana. Infatti porta la gara sull’1-1 con una deliziosa conclusione a giro. Mette in mostra tutta la sua qualità, ma ha il grande peso di aver fallito il rigore del sorpasso

Nanni: 6,5. Approccia la partita in modo vivace, poi lo sviluppo della gara lo porta a scivolare fuori dalla luce dei riflettori. Inizia la ripresa con nuova linfa, lotta e arriva alla conclusione, avvicinandosi anche al pareggio. Solita corsa e lavoro di sponda, che culmina ancora una volta con un assist al bacio per Ragatzu e con il rigore procurato, poi fallito dal suo capitano. Tuttavia la mancanza del gol inizia a pesare (Dal 92’ Scapin: s.v. Forze fresche per aiutare la squadra).

Allenatore Leandro Greco: 7. La squadra non disputa un brutto primo tempo, ma non riesce a prendere il pallino del gioco e ricade nel solito peccato di non arrivare a trovare la via del gol. La sbandata di tutta la difesa lo porta in svantaggio. Da considerare la posizione di partenza di Motolese in occasione del gol, molto alta, oltre la linea del centrocampo, che contribuisce al domino di errori difensivi. Il lavoro nell’intervallo paga, con la squadra che ritorna in campo con un altro spirito ed aggredisce la Fermana disputando un secondo tempo a senso unico, manovrando anche bene. Giusti i cambi. Il rigore sbagliato dal suo numero 10 poteva lasciare tanto amaro in bocca, ma la rete di Dessena gli dà la gioia della vittoria, che mancava da tempo.

 Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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