La linea scelta è quella del silenzio, almeno per ora. Perché i microfoni si accenderanno solo dopo la gara di domenica, quella che potrebbe sancire la retrocessione o dare speranze a un’Olbia finita al centro delle cronache più per le questioni societarie che per i risultati – assenti – sul terreno di gioco. Restano, va detto, ormai poche, pochissime chance di mantenere la Serie C sul campo a dei bianchi che però fino alla fine proveranno a tenere accese le proprie possibilità. Nel rispetto del proprio impegno e di quei tifosi che nonostante le sconfitte sono rimasti sugli spalti a sostenere il gruppo.
Quadro
Guardando alla classifica attuale, l’Olbia sarebbe in Serie D. I bianchi occupano l’ultima posizione della classifica, quella che non lascia via di scampo e non permette di ottenere una carta d’accesso per i playout. La Fermana nelle ultime settimane ha dato segnali di vita forti, battendo in serie Rimini, Torres e Lucchese, guadagnando così sei punti di vantaggio su Ragatzu e compagni. La distanza dal quint’ultimo posto invece è di tredici punti: per dare vita alla post-season, l’Olbia dovrebbe prima raggiungere la penultima piazza e contemporaneamente far sì che il divario con il sedicesimo posto si accorci fino a -8. Al momento nella casella sopra citata sosta l’Ancona a quota 38 punti, che precede Recanatese a 37, Vis Pesaro con 36 e Fermana a quota 31. Tutte squadre che nelle ultime due giornate hanno raccolto un successo, con pesaresi e recanatesi – oltre alla Fermana – in grado di battere squadre in corsa per i playoff come Perugia e Lucchese. Impresa che dovrà provare a compiere anche l’Olbia se vorrà lasciare aperte le porte della Serie C. Sulla strada dei bianchi, per uno scherzo del destino, c’è il Pontedera di Max Canzi, tecnico che aveva portato i galluresi ai playoff due stagioni orsono. La squadra toscana si è già assicurata un posto nella post-season, ma le posizioni nella griglia hanno un peso. Motivo in più per evitare passi falsi, dato in più di cui l’Olbia dovrà tener conto.
Calendario
Due vittorie, la prima con il Pontedera, la seconda eventuale con la Spal, davanti al proprio pubblico, potrebbero comunque non bastare. La Fermana non ha un calendario semplice, prima affronterà la Juventus Next Gen e chiuderà con il Pescara, ma anche un solo punto di Giandonato e compagni negli ultimi due turni del torneo potrebbe portare alla retrocessione dei bianchi. Discorso simile a quello delle altre contendenti alla salvezza o all’accesso ai playout. La Vis Pesaro incontrerà Sestri Levante e Juventus, la Recanatese (Gubbio prima ed Entella poi) e Ancona (Pescara e Lucchese in serie). Con gli umbri che ancora cercano di risucchiare dentro la lotta un Sestri a quota 41, già troppo lontano però dall’Olbia per essere preso in considerazione nei conteggi. Del domani, insomma, non c’è certezza o quasi. Tutto appare in bilico, anche se il peso del corpo sembra spostarsi all’indietro e favorire una caduta inattesa per il club gallurese. Di certo c’è solo che dopo la gara di domenica 21 aprile, in programma alle 16.30 a Pontedera, ci sarà un’altra dichiarazione della nuova dirigenza olbiese. Parole, già annunciate dallo stesso board svizzero della Swiss Pro, che potrebbero essere importanti per un futuro che resta da scrivere anche fuori dal campo, al di là di quello che gli ultimi scampoli di torneo saranno in grado di sancire.
Matteo Cardia