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L'esultanza di Udoh dopo il primo gol contro il Modena | Foto: Modena Calcio

Olbia: la domenica perfetta, a Chiavari per ripetersi

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Un gol per tempo per rendere straordinario l’esordio nei playoff. L’Olbia irrompe sulla scena con un exploit d’alto livello: 2-0 all’Ancona a domicilio, reti di Ladinetti al 41’ e Chierico al 82’, elimina la sesta e prepara i bagagli per la Liguria: mercoledì sarà di scena a Chiavari contro l’Entella quarta. Stesso regolamento: 90 minuti e in caso di parità passano il turno i padroni di casa, l’Olbia ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. E chissà che non sia un bene.

Lo scacchiere

Per lo storico esordio nei playoff Max Canzi propone di nuovo la difesa a 3, Brignani-Boccia-Emerson, coi gancetti sull’esterno Pisano e Travaglini. A loro il compito di arginare un reparto offensivo capace di 61 gol stagionali, con ben tre attaccanti in doppia cifra tra cui il capocannoniere Rolfini. Davanti alla difesa centrocampo a tre con Lella-La Rosa-Ladinetti, stesso spirito d’abnegazione in copertura e tre anime diverse con la palla tra i piedi. Davanti i soliti noti: Ragatzu-Udoh. Spoiler: la coppia da 26 gol resterà all’asciutto, ma terrà costantemente in apprensione la difesa biancorossa.
Tutto annunciato in casa Ancona, un 4-3-3 col tridente Sereni-Faggioli-Rolfini a incutere timore supportati dal dinamismo di Del Carro e Papa alle spalle. Piano gara limpido: bianchi ad impedire le trame di gioco dei favoriti padroni di casa, soprattutto provare a limitare i rifornimenti alle bocche da fuoco, e cercare il ribaltamento di fronte.

Il match

“Qualità, pazienza e attenzione”. Sono stati questi gli aggettivi usati da mister Canzi nel post-partita. Chi scrive aggiunge abnegazione e applicazione. Un aiuto reciproco al compagno per blindare la retroguardia guidato da Ciocci, bravo a respingere una conclusione da fuori che appare all’ultimo a metà ripresa. Una partita dispendiosa, tanto che a fine gara la spia sembrava essere in riserva e si poteva temere la fatale (e quasi solita) beffa finale. Invece niente di tutto ciò: calcio d’angolo ottenuto in contropiede battuto in fretta, sponda di Ragatzu e raddoppio di Chierico che cala la mannaia dando un doppio vantaggio fondamentale.

Questione di testa

Si era detto che l’Olbia poteva giocare con la forza di non avere niente da perdere. In fondo giocava in trasferta contro una squadra classificata meglio e dal maggior blasone, chiunque leggendo il tabellone si sarebbe aspettato il passaggio del turno dei marchigiani, proprio come successo per Pescara (2-2 a fatica con la Carrarese decima) e il Gubbio (1-0 allo scadere sulla Lucchese). Di più: in tutto il tabellone solo la Pro Patria (0-2 sul Lecco) è riuscita a ribaltare i pronostici come fatto dall’Olbia, per cui che si potesse perdere si suppone fosse messo in preventivo.
Eppure essere riusciti ad entrare nel tabellone finale poteva rappresentare proprio la spinta decisiva per scrollarsi di dosso insicurezze e timori e giocare la partita che si vuole senza paura di osare qualcosa in più.

La copertina

Se è vero che tutta la squadra ha fatto egregiamente il suo, tanto da rendere inoffensiva la sesta classificata in campionato a casa sua, è giusto evidenziare un nome della domenica in quello di Riccardo Ladinetti. Sia perché il suo gol è un gioiellino di capacità tecnica e freddezza mentale: una scucchiaiata di Tottiana memoria dalla mezzaluna dell’area di rigore che si infila all’incrocio dei pali, ma soprattutto perché lo si trova in tutte le zone del campo. Copertura, appoggio per uscire dal primo pressing, tocco per preparare il cambio lato, appoggio per avviare la ripartenza, trequarti per suggerire. E finalizzatore, come detto. Chissà cos’avrà pensato dopo la lunga pausa per i motivi fisici che ben sappiamo, quando sembrava potesse essere aggregato in pianta stabile al Cagliari e si è ritrovato a guardare i compagni alla tv, fino a scegliere di rientrare in C a stagione in corso. Ecco, è bello pensare che questo gol nella partita più importante della stagione possa rappresentare il punto conclusivo di questo periodo e l’inizio di una nuova fase.

E ora

Comunque andrà l’Olbia giovedì tornerà in Gallura: è da capire se lo farà per giocare l’andata del turno nazionale del tabellone o per salutare i tifosi. Infatti, nel diabolico playoff di serie C dopo i primi due turni suddivisi per girone, dei turni “preliminari” potremmo dire, inizia la fase nazionale dove è il sorteggio a decidere gli avversari. Per esser chiari, battendo l’Entella si potrebbe affrontare il Palermo, per dire il nome più suggestivo, in un’andata e ritorno che riaprirebbe il Nespoli.
Prima di entusiasmarsi, tuttavia, è bene ricordare che ci sono altri 90’ minuti da giocare contro l’Entella di Gennaro Volpe, squadra retrocessa dalla B che in stagione ha preso quattro punti ai bianchi: 3-3 al Comunale di Chiavari e successo 3-2 al Nespoli. Come già detto, l’Olbia ha il vantaggio psicologico del non aver niente da perdere, mentre i padroni di casa hanno l’ambizione di provare a cogliere il nuovo salto di categoria. Chissà che una nuova pagina di storia non stia per esser scritta.

Claudio Inconis

TAG:  Olbia Serie C
 
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