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Olbia, la compattezza c’è: ora servono gol, punti e vittorie

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Quattro punti in altrettante gare disputate. È la media fatta registrare fin qui da Marco Gaburro sulla panchina dell’Olbia, dopo il cambio di guida tecnica che ha visto l’ex Rimini prendere il posto di Leandro Greco. Un punto a partita, grazie al successo contro l’Arezzo (1-0) e al pari di ieri, mercoledì 14 febbraio, contro la Virtus Entella (1-1), con in mezzo le sconfitte di Carrara (1-0) e Ancona (2-0). Un trend che per Ragatzu e compagni sarebbe stato letto in modo positivo con una diversa situazione di classifica, perché il penultimo posto nel girone B davanti alla sola Fermana non può non essere fonte di continue preoccupazioni. Contro l’Entella di Fabio Gallo i galluresi hanno disputato un match attento, andando sotto soltanto su un pallone contestato (era fuori?) e una lettura difensiva sbagliata di Mordini, sfruttata a dovere da Corbari. Il pareggio firmato da Cavuoti, al primo gol da professionista, ha rimesso il match sui giusti binari per quanto visto in campo in una partita sporca e senza particolari guizzi da parte di due squadre in netto calo rispetto alla scorsa stagione.

Determinazione

Rispetto alla gara di Ancona, però, Gaburro ha potuto trarre indicazioni migliori. “Se ad Ancona abbiamo fatto due passi indietro oggi con l’Entella ne abbiamo fatto quattro avanti”, ha detto il tecnico al termine del match contro i liguri. Aveva chiesto ai suoi un atteggiamento diverso rispetto alle ultime due trasferte ed è stato accontentato, con una prestazione non certo votata allo spettacolo quanto alla compattezza e concretezza. La voglia di sacrificarsi anche al 94’ in ripiegamenti difensivi di Ragatzu e Biancu, ovvero gli elementi di maggior classe e fantasia insieme a Cavuoti, la dice lunga sul cambio di mentalità che fin qui l’ex Rimini è riuscito a trasmettere ai bianchi. Certo, continuano i problemi in zona gol: Nanni, tornato titolare dopo qualche gara, ha garantito impegno e lotta ma poco altro. Non hanno saputo fare di meglio Bianchimano e Catania, subentrati nel finale. Ragatzu ha provato a illuminare con la propria tecnica, ma nelle due buone occasioni avute a disposizione non è riuscito a far gol, mostrando ancora una volta di essere in difficoltà rispetto a un anno fa, quando in questo periodo era immarcabile e letale davanti alla porta avversaria. L’unico ad aver lasciato il segno è stato Nicolò Cavuoti: il talento in prestito dal Cagliari ha dato una dimostrazione delle sue capacità, con un gol di rara bellezza soprattutto nella costruzione dell’azione, chiusa con un mancino sulla carta non irresistibile su cui il portiere dell’Entella De Lucia ha decisamente le sue responsabilità. Chissà che “aver tolto il tappo” alla voce gol non possa essere di buon auspicio per il 2003 abruzzese, alla prima stagione tra i grandi e su cui il Cagliari ripone molte speranze per il futuro. Per il resto, difesa e centrocampo hanno fatto il loro. Bellodi-Palomba hanno annullato Santini, attaccante che la scorsa stagione fece molto male alle sarde, mentre Schiavone è stato decisivo facendo filtro davanti alla retroguardia, con Dessena e Biancu impegnati a contenere e ripartire contro una mediana ostica come quella ligure.

Aspettative

Il punto di partenza che cercavo oggi l’ho trovato”. Così ha dichiarato ancora Gaburro in sala stampa, mostrando la sua soddisfazione per l’1-1 con l’Entella. Atteggiamento e prestazione ci sono state, ora però a quest’Olbia manca il salto decisivo in avanti. La classifica parla chiaro: Fermana 17, Olbia 21, Recanatese 24, Spal 27, Sestri Levante 28. La distanza rispetto alla Vis Pesaro, prima delle squadre fuori dalla lotta playout è di ben 8 punti. Il pareggio del Nespoli contro i chiavaresi ha mosso la classifica, ma per rialzarsi serve sicuramente fare di più, già a partire dal prossimo scontro esterno contro il Pineto. Una neopromossa che fin qui ha fatto molto bene, anche se dopo i recenti risultati negativi ha cambiato guida tecnica (da Amaolo a Beni), trovando subito il successo esterno contro il Pontedera di Max Canzi. Prestazioni e agonismo ritrovato dovranno trasformarsi necessariamente in gol, punti e vittorie per un’Olbia che nelle ultime settimane ha dimostrato di essere ancora viva. Ora serve il passo in avanti, per far seguire anche la concretezza dei risultati alla buona volontà che, si sa, da sola non basta.

Francesco Aresu

TAG:  Olbia Serie C
 
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