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Olbia: il calendario offre ancora una chance, ma servono i gol

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Ha ragione mister Canzi: a commentare le partite dell’Olbia 21/22 si rischia di diventare monotoni. Così dopo il secondo 0-0 di fila e terzo pareggio consecutivo anche parlare della classifica sembra riproporre un ritornello noto: terra di mezzo. Un limbo dove non c’è il divertimento della volata playoff né lo struggimento della fuga dal playout, i bianchi stanno rischiando di concludere la stagione nelle sabbie mobili dell’anonimato, gettando alle ortiche velleità ed ambizioni.


Cercasi gol

Difficile capire le ragioni di questa difficoltà, ma di fatto se l’Olbia resterà fuori dagli spareggi per la B sarà evidentemente per l’assenza di concretezza negli ultimi 20 metri. A dirlo non è il commentatore di turno ma i freddi numeri: nelle ultime dieci uscite l’Olbia ha vinto solo una volta, quando è riuscita a fare 2 gol nella stessa partita. Seguono la bellezza di sette pareggi di cui addirittura quattro 0-0 e due sconfitte più che onorevole con Reggiana e Pescara. Per dirla con le parole di Canzi: “Se avessimo convertito in gol anche solo qualche palla gol in più probabilmente avrebbero 3-4 punti in più”. E dire che proprio 3 punti separano i bianchi dal decimo posto che vale i play-off non basta a consolare, anzi, semmai non fa che aumentare l’amarezza.


La paura

Se è vero che non è sbagliato dire che nella sfida col Teramo, che classifica alla mano era una partita chiave per dare input al finale di stagione, l’unica vincitrice è stata la paura di non perdere, non si sbaglia dicendo che sarebbe stato lecito attendersi qualcosa in più dai bianchi, che a conti fatti hanno trovato lo specchio della porta due volte in novanta minuti (Ragatzu nel primo tempo, Pinna nel secondo incocciando sul palo). Oggettivamente poco per una squadra che vuole provare a svoltare la propria stagione e, se non proprio alla garibaldina, almeno con un po’ di passione in più.

Protagonisti

L’osservazione più evidente è l’ennesimo argomento già affrontato: questa squadra arriva in modo continuativo ai 25 metri avversari, poi pare non avere più idee per colpire. Sulla carta gli uomini sono ai posti giusti: Biancu-Ragatzu-Udoh nelle corsie centrali, a cui si affianca spesso e volentieri Lella, mentre sull’esterno Pisano e Pinna hanno giocato una gara costante in affondo. Eppure degli attaccanti solo Ragatzu ha trovato la conclusione, mettendosi in proprio e trovando i varchi per provarci più volte. I dati a disposizione dello staff smentiscono dipenda dal cambio modulo ma, purtroppo, non propongono soluzioni all’involuzione offensiva.


Il silenzio

Nota a margine, ma non secondaria, quella sul pubblico. Continua a lasciare sconcertati il silenzio con cui il pubblico lascia giocare la squadra e consente che siano i tifosi in trasferta a dominare e incitare la squadra ospite. Un fattore secondario, si dirà, ma appare quanto meno curioso che gli spalti mostrino d’essere animati solo col brusio di disappunto, per evidenziare un tocco sbagliato o una scelta non condivisa. Se è vero che attendersi il celebre “dodicesimo uomo” potrebbe esser troppo, almeno comprendere la situazione e provare a dare un incoraggiamento poteva portare il tocco in più per uscire con un risultato diverso. L’argomento è cosa nota, anche in questo caso andranno fatte riflessioni.

Rush finale

L’unica nota positiva per i bianchi è che la classifica non ha visto strappi, per cui la situazione è rimasta immutata ma con una partita in meno. “Positivo per quanto riguarda il difenderci dal basso, negativo per scalare in alto” analizza mister Canzi, che ha quattro partite a disposizione per provare a rimontare i 3 punti di distanza dal decimo posto. Calendario alla mano la missione è tutto fuorché impossibile: Pontedera, Vis Pesaro, Fermana, Grosseto sono gli avversari che daranno la dimensione della squadra. Pontedera (in Toscana) e Vis Pesaro sono proprio le due squadre che momentaneamente occupano l’ultimo posto per i play-off, per cui l’Olbia può costruire da sé le proprie fortune, a patto di ritrovare la via del gol.


Claudio Inconis

TAG:  Olbia Serie C
 
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