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Olbia, i piccoli progressi non bastano: per la salvezza serve una marcia in più

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“Crederci finché la matematica non ci condanna”. Questa frase ricorrente nel mondo del calcio nei momenti di massima difficoltà piace anche al tecnico dell’Olbia, Marco Gaburro, chiamato a una vera e propria impresa salvezza nel girone B di Lega Pro. La gara del Mariani-Pavone, persa 1-0 contro il Pineto (qui la cronaca integrale del match), poteva rappresentare una buona chance per i galluresi per accorciare sulle dirette concorrenti. L’ennesimo stop esterno, invece, ha complicato e non poco i piani dell’ex guida tecnica del Rimini.

Pensiero

“Abbiamo dato il massimo e questo non ha portato punti. Riuscire però a trovare continuità anche se non puoi fare sempre risultato pieno è importante”. Parole e filosofia di Marco Gaburro nella conferenza stampa post Pineto. Il tecnico dell’Olbia ha voluto vedere comunque qualcosa di positivo pur nel momento più difficile della sua squadra in questa stagione. All’andata la sfida contro il Pineto aveva garantito il ritorno alla vittoria (con ancora Greco alla guida), al ritorno invece è arrivata l’ennesima occasione persa in trasferta. Eppure Gaburro non vuole che l’Olbia venga data già per spacciato prima ancora dello scoccare del gong di fine stagione. Dei piccoli segnali positivi, nelle ultime uscite stagionali, si sono effettivamente visti ma ciò non è bastato a dare la scossa che ambiente e dirigenza gallurese cercano da ormai diverso tempo. E poi c’è la partita contro il Pineto. Dalla sfida contro i biancazzurri abruzzesi è emersa con chiarezza la poca pericolosità del reparto avanzato e un’eccessiva propensione alla fase di copertura. In sostanza, in casa Olbia, manca il giusto equilibrio per azzannare la partita nell’arco dei novanta minuti.

Numeri

La legge inequivocabile dei numeri disegna, nel caso dell’Olbia, un quadro decisamente negativo. Oltre al penultimo posto in classifica a quota 21 punti, che rappresenta un campanello d’allarme non da poco nella corsa salvezza, i bianchi stanno tutt’ora combattendo contro il ‘mal di trasferta’. Nello specifico gli isolani sono arrivati a quota 16 sconfitte stagionali nel girone B di Lega Pro, di cui 11 ottenute lontano dalle mura amiche del Bruno Nespoli. Se poi si analizza il rendimento recente dei galluresi in questo parziale, il momento buio diventa ancora più complicato. Difatti l’Olbia non riesce a guadagnare punti lontano dai confini regionali da quasi due mesi a mezzo, ovvero dal 2-2 contro il Sestri Levante dello scorso 26 novembre. Dalla sfida contro i rossoblù liguri, lo score dei galluresi è stato assai deludente, con ben 7 sconfitte consecutive all’attivo, l’ultima delle quali proprio contro il Pineto. Proprio i biancazzurri di Beni, che non vincevano in casa dallo scorso 3 dicembre (1-0 contro il Sestri Levante), sono anche l’ultima formazione contro la quale è andato a segno un attaccante dell’Olbia, ovvero Ragatzu nella gara d’andata. Da quel 2 novembre nella cornice del Bruno Nespoli, infatti, la squadra di Gaburro non ha più trovato una marcatura dei suoi giocatori di terza linea. Statistiche alla mano, le reti segnate dall’Olbia nelle successive 17 gare del girone B sono state realizzate da 2 centrocampisti (Dessena per tre volte e Cavuoti con una) e da 1 difensore (Palomba). Ciò testimonia come la crisi di risultati e dell’attacco siano le priorità principali sulle quali il tecnico veronese e il suo staff dovranno intervenire urgentemente nel breve periodo, senza dover fare programmazioni a lungo raggio.

Futuro

“Le chiacchiere stanno a zero”, diceva un famoso detto romano. In casa Olbia c’è quindi bisogno non più di parole o di alibi ma bensì di fatti concreti. La situazione che si è venuta a creare con la sconfitta di misura contro il Pineto non ha fatto altro che accentuare il momento di difficoltà dei galluresi nella corsa salvezza. La sedicesima battuta d’arresto in stagione, seppur avvenuta grazie ad un autogol (di Bianchimano al settimo del primo tempo n.d.r.), ha messo l’Olbia davanti a un vero e proprio bivio. Il gap tra i bianchi e la permanenza diretta in terza divisione si è ulteriormente allargato, con 9 punti da recuperare rispetto all’Ancona di Colavitto, reduce dal 2-2 del Del Conero contro la Carrarese e attualmente salvo in virtù del quindicesimo posto in classifica a quota 30 punti. Ora, però, l’Olbia è chiamato a ricompattarsi nel più breve tempo possibile, perché le partite sono sempre di meno e la parola punti diventa un mantra da seguire obbligatoriamente. Archiviato il Pineto, i galluresi, nel prossimo turno di campionato, ospiteranno al Nespoli – domenica 25 febbraio alle ore 14.00 – un’altra formazione che punta ai playoff post season come il Gubbio di Braglia e dell’ex Udoh. Un test complesso per i galluresi, che comunque con Gaburro al timone hanno trovato punti importanti in gare casalinghe contro Arezzo ed Entella (una vittoria e un pareggio). Proprio dalle mura amiche l’Olbia può provare a ripartire, con l’imperativo del ‘vietato sbagliare’, anche perché il successivo mese di marzo sarà dell’ora o mai più, con 3 scontri diretti (contro Fermana, Recanatese e Sestri Levante) e 2 contro formazioni che puntano alla post season (Rimini e Juve Next Gen). Tra punti da conquistare, prestazioni ancora da migliorare e singoli da rilanciare, l’Olbia vuole cambiare la propria storia.

Fabio Loi

 

 

TAG:  Olbia Serie C
 
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