Una rivoluzione gentile, sussurrata e non urlata. L’Olbia ha giocato le sue carte a gennaio provando a dare dei segnali allo spogliatoio e al campionato, dalle scelte in panchina a quelle sul calciomercato. L’ultima vittoria contro l’Arezzo per 1-0 in casa al Nespoli ha ridato fiato a una rosa in apnea e a una piazza scottata dall’ennesimo inverno al ribasso. Anche se il percorso verso la salvezza resta una scalata da fare con attenzione e fame.
Movimenti
Il primo colpo di gennaio dei galluresi è stato un giocatore di qualità ed esperienza, a caccia di riscatto dopo diversi problemi fisici, come Andrea Schiavone. Un uomo di sostanza e visione per provare a dare nuova linfa a un centrocampo che ha vissuto una prima parte di campionato sulle montagne russe emozionali tra giovani ancora troppo acerbi (Cavuoti, Incerti) a giocatori più esperti della categoria che hanno faticato a rendere sui loro standard (Biancu su tutti). Poi Andrea Bianchimano per avere un sostituto di prestanza fisica a Nanni. Da lì il ricambio in difesa come Mattia Scaringi, l’addio a Luca Belloni, l’arrivo di Marco Gaburro come tecnico al posto dell’esonerato Leandro Greco e il resto è cronaca delle ultime ore di mercato. Dentro Stefano Guidotti e Lorenzo Catania e addio a Gianluca Contini e Alessandro Corti. Facendo i conti della serva emerge come, escluso Scaringi, tutti i nuovi arrivati siano nati prima del 2000. A conferma di come la rosa giovanissima di inizio stagione abbia in parte avuto la necessità di alcuni rinforzi di maggiore abitudine alla lotta tra i professionisti.
Scelte
E questo argomento riporta a un cambio evidente. La nuova proprietà svizzera nel suo primo mercato in casa Olbia non avrà portato un nome altisonante ad effetto (il Sau di turno per capirci), però ha in parte stretto un legame diverso da quello visto nelle ultime annate dalle parti del Nespoli. Via Contini, in prestito dal Cagliari e andato alla Virtus Francavilla, quasi via Zallu verso Messina poi sfumato sul gong. E dentro diversi giocatori legati all’esperienza svizzera e italiana delle nuove figure appartenenti alla Swiss Pro. Primi indizi di un filo a doppio nodo con il Cagliari che si andrà a sciogliere o quantomeno ad allentare? E va detto che Gaburro tra i titolari contro l’Arezzo non ha scelto nessuno dei rossoblù in prestito. La risposta a quella che sembra una sensazione la darà il futuro, quello che resta è un presente che resta complicato e dove l’Olbia dovrà forse fare la più grande impresa della sua storia recente per confermare la categoria e restare nel professionismo.
Roberto Pinna