Crisi nera per l’Olbia. La squadra di Leandro Greco è ancora imbrigliata nel traffico intenso della zona rossa della classifica del girone B di Lega Pro dopo lo 0-1 subito a domicilio al Bruno Nespoli contro la Vis Pesaro (qui la cronaca integrale del match). Una sconfitta, quella subita dai galluresi tra le mura amiche per mano dei biancorossi pesaresi, dopo quella del Manuzzi nella prima di ritorno contro la capolista Cesena, che non ha portato allo scatto tanto desiderato in questo inizio di 2024.
Momento
Penultimo posto in classifica a quota 17 punti, secondo peggior attacco di tutta la Serie C – insieme all’Alessandria – con soli 12 gol all’attivo in 21 giornate, penultimo rendimento casalingo del girone B con appena 12 punti (peggio ha fatto solamente la Fermana, fanalino di coda della competizione, con 9) nonché seconda peggior difesa con 32 reti al passivo. Una situazione decisamente complicata per l’ambiente olbiese, che sta manifestando apertamente tutta la propria delusione per questo momento così delicato della stagione. A guidare la ciurma c’è un Leandro Greco sempre più in difficoltà e che continua a navigare in un mare agitato e in tempesta, senza trovare la soluzione risolvi-crisi. L’obiettivo dell’Olbia resta quello di centrare una salvezza senza patemi e da conquistare il prima possibile, ma la svolta tanto attesa da settimane da tifosi e soprattutto dalla nuova proprietà non è ancora arrivata. Dopo la sconfitta di misura contro il Cesena, dove si è vista un’Olbia che fino all’ultimo ha tenuto in bilico il risultato, ci si aspettava lo scossone nello scontro diretto contro la Vis Pesaro, ultima squadra contro cui i galluresi hanno vinto in trasferta in questo campionato. E invece è arrivata l’ennesima occasione sprecata. Un altro 1-0 subito, grazie ad un highlander della categoria come Nicastro (al suo primo centro biancorosso dopo i 4 nella prima parte di stagione con il Pontedera di Max Canzi), e appuntamento con i tre punti rinviato. Già proprio la parola vittoria che l’Olbia vorrebbe riportare dalle parti di via Georgia manca da troppo tempo. Numeri alla mano, infatti, sono 11 le gare ufficiali di digiuno dei galluresi dal risultato pieno. L’ultima volta che l’Olbia è riuscita nell’intento è stato lo scorso 2 novembre nel match di recupero del Nespoli contro il Pineto, poi la nuova crisi. Dopo il confronto contro l’undici di Amaolo, sono arrivati 3 pareggi e ben 7 sconfitte, di cui 5 di fila nelle ultime 5 gare di campionato. Uno score decisamente deludente che non fa altro che aumentare i rimpianti su un campionato iniziato molto bene con 2 successi su 2 e che è proseguito in caduta libera.
Difficoltà e speranza
L’1-0 subito al Dino Manuzzi contro il Cesena sembrava essere il segnale che l’Olbia attendeva da tempo, soprattutto dal punto di vista caratteriale, aspetto su cui mister Greco ha costantemente messo l’attenzione fin dal suo arrivo in Sardegna. E invece, al Nespoli, è arrivata la dodicesima sconfitta stagionale, per mano di una Vis Pesaro ordinata, ben messa in campo e cinica al punto giusto. L’Olbia non ingrana e ciò è stato dimostrato anche nella gara di ieri, 14 gennaio: non è bastato, infatti, il cuore per provare quantomeno a portare a casa un punto, che comunque avrebbe dato un minimo di serenità in più. Oltre alla sconfitta, a preoccupare è anche la prestazione dei singoli. Eccezion fatta per le parate di Rinaldi, la leadership di Bellodi e La Rosa, la volontà di Nanni e Ragatzu in attacco, oltre a un Biancu apparso in ripresa, il resto è la fotografia di quanto sia lungo e difficile il lavoro che aspetterà mister Greco da qui in avanti. Lo stesso allenatore dei bianchi non ha parlato ai microfoni dei giornalisti dopo la gara, cosa che nei momenti difficili è sempre successa in questo campionato di Serie C. La lotta salvezza nel girone B è ancora molto aperta e sul filo dell’equilibrio, con 6 squadre – dalla Juventus Next Gen a 23 punti fino alla stessa Olbia a 17 – racchiuse in appena 6 punti. Tutto, quindi, è ancora possibile ma urge un’immediata reazione da parte di tutti. E con Greco che cerca risposte anche per il suo futuro.
Incertezza
La posizione del tecnico romano sulla panchina gallurese è – nonostante il rinnovo dello scorso 23 ottobre – in bilico da diverse settimane. Allo stato attuale, salvo scossoni clamorosi in queste ore, è probabile che la dirigenza isolana dia un’ulteriore chance a Greco per uscire definitivamente fuori dalla zona rossa del girone B di Lega Pro. Il test che attenderà i galluresi non sarà come tutti gli altri. Difatti l’impegno che attenderà i bianchi sarà il sempre acceso e sentito derby contro la Torres, contro cui l’Olbia, tra campionato e Coppa Italia, ha già subito 2 sconfitte in stagione. Per l’ex vice allenatore del Sudtirol sarà quindi una settimana molto complessa, dove la forza del lavoro e delle idee su cui ha sempre posto l’accento saranno inevitabilmente condizionati dalle voci sul suo futuro in terra sarda. Certo è che il silenzio stampa indetto dalla società per rimettere a posto i cocci di una stagione fin qui molto complicata ha fatto sicuramente rumore. Ecco perché l’Olbia, con in primis il suo allenatore, saranno chiamati a dare una risposta molto più che convincente sul piano del gioco e dei risultati, in attesa di buone nuove dal mercato (che ha visto, per ora, solo l’arrivo a zero di Schiavone). Il calendario nel mese di gennaio, inoltre, con le sfide contro Torres in trasferta e Arezzo in casa, non è proprio di quelli semplici per l’Olbia. I galluresi, tuttavia, non vogliono perdere di vista il treno salvezza diretta. “Sono convinto che la squadra ha tutte le qualità per poterne uscire”, aveva dichiarato Greco dopo la gara persa in quel del Paolo Mazza di Ferrara contro la Spal lo scorso dicembre. Una frase che tutto il gruppo e più in generale tutto l’ambiente Olbia punta a far diventare il proprio mantra per la rinascita.
Fabio Loi