L’Olbia ritrova la vittoria dopo sei turni di assenza, grazie al convincente 2-1 casalingo in rimonta ai danni della Fermana (qui la cronaca completa del match). Una gara dai due volti che ha esaltato nella ripresa le doti migliori dei ragazzi di Leandro Greco, apparsi determinati e capaci di mettere in campo tutta la loro qualità. Una vittoria fatta di grinta, voglia, reazione, ma anche di tanta qualità, che questa volta ha permesso di mantenere costantemente il pallino del gioco nella ripresa. La rimonta del Nespoli può così segnare un nuovo punto di avvio della stagione gallurese, con i bianchi che non solo sono riusciti a buttarsi alle spalle i fantasmi delle ultime uscite, ma anche a trovare intriganti soluzioni in campo.
Reazione
La gara contro la Fermana ha trovato la propria scossa a partire dall’intervallo. Nello spogliatoio la squadra di Greco ha ritrovato convinzione, fame, energie. Tutte doti messe tutte in campo sin dal primo minuto di una ripresa poi dominata. Il gol subito in avvio, quasi a freddo, poteva tagliare le gambe ai galluresi, che hanno invece reagito, guidati dai propri decani Dessena e Ragatzu, i quali hanno mostrato grande voglia e non si sono risparmiati nel compiere una corsa o un raddoppio in più. E lo spirito battagliero che ha contraddistinto spesso l’Olbia di Leandro Greco questa volta è stato messo in campo con risultati proficui, consentendo ai bianchi di mettere da parte i pensieri bui sulle ultime sconfitte e di concentrarsi al meglio su quello che c’era da fare per portare a casa il risultato. Dalla voglia di Biancu e Nanni, capace non solo di assistere Ragatzu sull’1-1, ma anche di conquistare un rigore grazie alla sua continua lotta, sino ad arrivare al coinvolgimento di Bellodi sull’azione del 2-1 di Dessena, nessuno della squadra di Greco è mai sembrato dubitare delle capacità dell’Olbia di ottenere la vittoria. Ed è anche per questo che questa volta i 3 punti sono tornati in Gallura.
Qualità
Un altro motivo è la qualità messa in campo nella ripresa. Infatti, in un primo tempo non da buttare, i bianchi hanno comunque mostrato una manovra lenta, non riuscendo mai ad impegnare davvero pericolosamente il portiere avversario. Anche se le potenzialità erano nell’aria. Tutta un’altra musica nel secondo tempo, con l’Olbia che si è mossa in campo al meglio, con una decisione e una qualità che hanno richiamato alla mente il primo tempo dell’esordio al Nespoli con il Cesena. La manovra è apparsa più fluida, rapida, veloce e gli scambi tutta tecnica tra Biancu e Ragatzu hanno spesso messo in difficoltà la retroguardia della Fermana. E proprio il lavoro di Ragatzu, libero più che mai nello svariare su tutto il campo per trovare gli spazi giusti, è stato determinante. Quando il capitano si è ritrovato a dialogare con Biancu, tutta la squadra ha beneficiato di questo, con l’Olbia che è apparsa più viva e imprevedibile. Può essere questo dunque il passo successivo nel percorso di crescita dell’Olbia di Greco, che dopo aver più volte mostrato grinta e solidità, può avere trovato la formula vincente per sfruttare al meglio il potenziale tecnico dei suoi anche in fase offensiva. Perché, oltre al 10 e al 21, i galluresi possono contare anche sulla qualità di Dessena, Cavuoti, Zanchetta e non solo, e riuscire a sfruttarla con costanza potrebbe dare inizio ad un bel percorso.
Andrea Finiu