L’Olbia di Leandro Greco torna a fare punti in trasferta in campionato, rompendo un digiuno esterno che durava da quattro partite (l’ultima volta era stata lo scorso 19 settembre, 1-1 contro l’Arezzo), grazie al convincente pareggio (con annessa doppia rimonta) per 2-2 contro il Sestri Levante (qui la cronaca del match). Una gara dai due volti, dove i bianchi sono riusciti a emergere nella ripresa con carattere e qualità. Un pareggio fortemente voluto con tanta grinta, fame e soprattutto qualità, aspetto fondamentale del Greco-pensiero che però era venuto a mancare nella prima parte dell’incontro. La remuntada del Silvio Piola (neutro di Vercelli) può rappresentare un nuovo punto di svolta nella stagione dei galluresi nel girone B di Lega Pro.
Reazione
Nella conferenza stampa di vigilia del match contro il Sestri Levante, Leandro Greco era stato chiaro fin dal principio. Il tecnico dell’Olbia, infatti, si aspettava dai suoi ragazzi, dopo il tonfo esterno contro la Recanatese, una reazione forte soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento nell’approccio all’incontro, cercando quindi il giusto equilibrio che potesse permettere ai bianchi di affrontare una gara così delicata come quella contro un Sestri Levante a caccia di punti salvezza. Il tanto atteso segnale per evitare di precipitare nei bassi fondi della classifica e di perdere così le certezze acquisite a inizio stagione è arrivato, almeno in termini di reazione, nel miglior modo possibile, e proprio nel momento più complicato. Dopo un primo tempo in cui la squadra di Greco è andata sotto e dove ha faticato e non poco a innescare le sue frecce offensive, complice anche l’intensità in zona centrale portata dagli avversari di mister Barilari, nella ripresa è arrivato l’immediato quanto improvviso cambio di scena, come nei migliori copioni teatrali. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, si è vista un’Olbia decisamente diversa, più famelica, energica e convinta delle proprie qualità. Pur essendo sotto di una rete (segnata da Forte, tra i migliori del Sestri), i galluresi hanno trovato la forza di reagire con uno dei suoi leader di maggiore esperienza, ovvero Dessena, al suo secondo gol consecutivo dopo quello di Recanati due settimane fa. Dopo l’1-1, il rischio crollo di attenzione, vissuto recentemente contro la Recanatese, poteva tornare prepotentemente di moda in casa Olbia. La rete del nuovo vantaggio avversario firmata da Sandri è risuonato come un allarme del passato recente che i bianchi di Greco non avrebbero mai voluto sentire. E invece è proprio in questo tipo di circostanza che l’Olbia è cresciuta e tanto rispetto alle precedenti uscite. I galluresi non hanno mai mollato, continuando ad attaccare con la forza delle proprie idee e senza rinunciare a provare diverse trame per trovare il pari, arrivato in pieno recupero del secondo tempo con l’uomo meno atteso, ovvero quel Palomba che, da rookie della categoria, sta già studiando per diventare veterano. Come si aspettano da Cagliari, dove lo hanno mandato in prestito al Nespoli per completare un percorso di crescita fatto di ottime prime impressioni in Primavera 1. Proprio grazie a quella voglia battagliera di non mollare, l’Olbia è tornata in Sardegna con un punto prezioso che consente di avere maggiori consapevolezze per il futuro.
Segnali
Al di là del pareggio ottenuto sul campo e della veemente reazione avvenuta nel secondo tempo, l’allenatore dell’Olbia può trarre diverse indicazioni positive anche per quanto riguarda alcuni elementi del suo organico, tra vecchie certezze e sorprese inaspettate. Nella sfida contro il Sestri Levante, è emerso il talento da stopper di razza di un emergente della categoria come il già citato Palomba. L’ex capitano del Cagliari Primavera, al debutto da titolare in campionato per l’assenza per squalifica di Motolese, è stato autore di una prova davvero convincente, caratterizzata da una forte attenzione sulle letture preventive e anche dal gol del definitivo 2-2, il primo assoluto per lui tra i professionisti, che ha regalato all’Olbia un pareggio importantissimo nella lotta salvezza. Analizzando sempre la fase difensiva, è venuta fuori, dopo un normale periodo di rodaggio, la duttilità e la qualità nelle due fasi di un altro ex Cagliari Primavera come Zallu, schierato per necessità nell’inedito ruolo di laterale mancino. Il numero 2 gallurese ha saputo comunque destreggiarsi sapientemente nella nuova posizione. In fase difensiva, si è dimostrato molto attento e preciso specialmente nelle diagonali lunghe, per coprire le linee di passaggio per le punte (Margiotta su tutti) del Sestri Levante. Come aggiunta ulteriore ad una prestazione nel complesso positiva, Zallu ha anche messo in campo il pezzo forte della casa, ovvero i rifornimenti sull’esterno per dare superiorità numerica alla squadra. Bene, senza strafare, anche due veterani della vecchia guardia del gruppo di mister Greco come Arboleda e Bellodi, quest’ultimo punto di riferimento quasi imprescindibile della difesa dei bianchi. Discorso differente per quanto riguarda il filtro preparato dal tecnico dell’Olbia in mezzo al campo. Se infatti è stata assai efficace l’intuizione di Greco di avanzare Dessena come trequartista incursore, così come è stato altrettanto significativo l’apporto di Biancu e Cavuoti (entrato in corso d’opera), dall’altra sono da rivedere La Rosa e Mameli, apparsi in netta difficoltà. E poi c’è il discorso attacco. Nella gara del Piola, nonostante le assenze per infortunio di Nanni e all’ultimo di Ragatzu, si è visto un Corti molto grintoso e volenteroso nel ruolo di centravanti. Impatto notevole, specialmente nella ripresa, per un Contini tirato a lucido. Bene, e con la giusta fame, l’impatto anche dei due giovani subentrati, ovvero Scapin e il canterano Gennari. Insomma, indicazioni positive anche per un’Olbia che, a seconda dell’avversario, può indossare un abito operaio e dedito alle ripartenze e all’attacco degli spazi.
Futuro
Ora l’obiettivo principale per l’Olbia e per mister Greco è quello di guardare subito avanti, anche perché non c’è il tempo materiale per autocompiacersi nonostante l’ottima rimonta del Piola contro il Sestri Levante. Come ha dichiarato lo stesso Greco nella conferenza stampa post partita, i bianchi devono acquisire quanta maggior concentrazione e attenzione possibile a quello che sarà un finale di 2023 infuocato e dove il mantra fondamentale sarà fare più punti possibili. Per i galluresi saranno 26 giorni di fuoco, con 5 partite da affrontare. Il primo test sarà molto complesso, almeno sulla carta. Al Nespoli, infatti, arriverà il Perugia (domenica 3 dicembre alle ore 14.00), quarta forza del girone B di Lega Pro. Una gara prestigiosa e dove un risultato importante potrebbe regalare non solo la seconda gioia stagionale contro una big (dopo quella contro il Cesena) ma anche cominciare a scavare un piccolo solco tra sé e la zona calda, visto anche l’equilibrio che regna sovrano in quella parte di classifica (con 6 squadre in appena 3 punti). Dopo la sfida casalinga contro il Perugia, l’Olbia sarà impegnata mercoledì 6 dicembre 2023 al Nespoli nel recupero contro il Rimini, per poi andare ad affrontare sabato 9 dicembre alle ore 16.15 – stavolta in trasferta in quel dell’Adriatico – una grande in crisi come il Pescara di Zeman, attualmente settimo e reduce da 4 sconfitte nelle ultime 5 gare. Nell’ultima gara dell’anno al Nespoli, i galluresi ospiteranno – domenica 17 dicembre alle 14.00 – il Pontedera del grande ex Max Canzi, ottavo in classifica a quota 20 punti (insieme a Gubbio e Ancona). Il 2023 dell’Olbia si chiuderà il 23 dicembre con la difficile trasferta del Paolo Mazza contro la Spal. In definitiva, una serie di incontri molto importanti che potranno dire tanto sul percorso della squadra di Greco in questo infuocato girone B di Lega Pro.
Fabio Loi