Il pareggio interno per 0-0 contro il Siena di sabato 19 ha ancora una volta il sapore dell’occasione persa per i Canzi boys, che hanno mancato la possibilità di riagganciare il treno playoff, obiettivo dichiarato del club gallurese.
Tra color che son sospesi
Il candidato risponda al seguente quesito: è peggio subire la beffa della doppia rimonta nei minuti finali dopo aver fatto una prestazione tutto cuore senza portare a casa punti oppure giocare una gara priva di emozioni e incamerare un punto frutto di un pareggio tutt’altro che memorabile? È difficile dare una risposta a questo interrogativo in casa Olbia dopo lo 0-0 interno con il Siena, il decimo match stagionale finito senza vincitori né vinti, che lascia i galluresi al quattordicesimo posto in classifica, a meno 3 dalla decima posizione occupata dal Pontedera e a più 4 dalla Fermana, al momento ultimo vagone dello scomodo treno playout. Una gara abbondantemente alla portata dei bianchi, complicata dal meteo infame che ha colpito la Sardegna durante il weekend e da cui nemmeno il Nespoli è stato risparmiato. Pioggia e vento hanno dato il loro importante contributo a rendere assai priva di spettacolo una gara giocata con attenzione da due squadre che alla vigilia, durante e dopo il match continuano a condividere la parte di classifica che si potrebbe tranquillamente definire limbo. Quella zona grigia tra il verde chiaro dei playoff e il rosso tenue dei playout che in teoria consente chi la occupa di non avere troppi pensieri, ma in via Georgia è proprio il fatto di galleggiare in quell’area senza pretese a non piacere.
Pareggi diversi
“Questo è uno spogliatoio che non ha sbandate mentali, ma uno step di crescita va fatto ed è quello su cui stiamo lavorando per poter arrivare a fare un rush finale importante”, ha detto il patron dei bianchi Alessandro Marino sette giorni fa, lunedì 14 marzo, intervenendo come ospite ai nostri microfoni durante Cagliari Social Arena. Parole chiare, che hanno ribadito una volta di più le ambizioni dei galluresi: dopo quelle dichiarazioni sono arrivati due pareggi contro le toscane Carrarese (1-1) e Siena (0-0), decisamente diversi nella sostanza. Contro la squadra di Di Natale il pareggio è arrivato in extremis sul consueto asse Ragatzu-Udoh, al termine di una partita in cui i ragazzi di Max Canzi avrebbero meritato qualcosa di più. Contro i bianconeri capitanati dal sardo Stefano Guberti, c’è stato un passo indietro a livello di gioco, complice anche un terreno di gioco pesantissimo che non ha certo favorito le doti tecniche di Pisano e compagni. I vecchietti terribili (Pisano, Emerson, La Rosa) sono stati il motore dei bianchi contro i senesi, in un match in cui il talento di Ragatzu e Biancu non è stato sufficiente per i tre punti, con Udoh che ha patito più del solito l’impegno in fase passiva. Un paio – all’italiana, non alla sarda – di occasioni a testa e poco altro, con i punti che ora sono 37 con soltanto cinque partite al termine della stagione.
Scontri diretti
Cinque finali, per usare una terminologia molto cara agli allenatori. Teramo (37 punti), Pontedera (40), Vis Pesaro (41), Fermana (33) e l’attuale fanalino di coda Grosseto (28): tutte gare ampiamente alla portata dei bianchi, di cui le prime tre contro dirette concorrenti per la corsa ai playoff. Da questo pokerissimo passa il futuro dell’Olbia: l’imperativo per Ragatzu e compagni è soltanto quello di vincere ogni gara, per dare un senso a una stagione che, in caso di “salvezza tranquilla” con tutta probabilità sarebbe considerata negli uffici di via Georgia come deludente dopo aver dichiarato in tutti i modi di voler ambire ai playoff.
Francesco Aresu