Una sconfitta di misura che da un lato può essere deludente ma anche un insegnamento prezioso per il futuro. Potrebbe essere un perfetto ossimoro ma questa è la situazione con la quale deve fare i conti l’Olbia di Marco Gaburro, sconfitta 1-0 allo Stadio dei Marmi nella gara contro la Carrarese (qui la cronaca integrale del match), quarta forza del girone B di Lega Pro. I bianchi sono tornati in Sardegna senza punti, per la prima volta con la nuova guida tecnica, ma hanno potuto trarre delle indicazioni importanti, soprattutto come carattere e solidità.
Prestazione
Nella conferenza stampa d’antivigilia contro i gialloblù di Calabro, Marco Gaburro era stato molto chiaro nell’analisi della gara. Il tecnico dell’Olbia, in particolare, aveva chiesto alla sua squadra di dare il massimo puntando sulle proprie certezze, pur sapendo che l’avversario era di quelli rognosi dal punto di vista del gioco e dallo spietato cinismo in fase offensiva. Il match dello Stadio dei Marmi, almeno nei primi venti minuti, è stato un assolo della Carrarese, che ha fatto prevalere, come da previsione, la propria territorialità. Ciononostante l’Olbia ha saputo tenere botta fino al 95′, riuscendo a subire soltanto una rete dalla squadra che soltanto una settimana prima aveva rifilato una clamorosa manita casalinga alla Torres, vice capolista della competizione. L’indicazione arrivata dal match in terra toscana, dal punto di vista della prestazione collettiva, è stata quella di un’Olbia molto compatta nel primo tempo e più reattiva e grintosa – in termini di atteggiamento, pressing e nei duelli individuali – nel secondo, al punto da riuscire a rimanere incollata alla gara fino all’ultimo istante di recupero, pur senza creare grosse occasioni nitide per far male agli avversari.
Segnali
Al di là della sconfitta sul campo e del carattere mostrato nella ripresa, l’allenatore dell’Olbia può essere comunque soddisfatto dell’apporto di alcuni giocatori del suo organico. Il reparto difensivo è stato senza dubbio il migliore allo Stadio dei Marmi in quanto capace, specialmente nella prima frazione, di reggere l’urto nel contrastare le folate offensive della Carrarese subendo un solo gol, tenendo così aperta la possibilità di trovare il pareggio nei minuti di recupero. Il portiere gallurese Rinaldi è stato il migliore per distacco tra i suoi. L’estremo difensore cresciuto nel Parma è stato autore di una prova pazzesca, con diversi interventi decisivi che hanno permesso all’Olbia di non subire un passivo maggiore. In mezzo al campo, sta emergendo con sacrificio e dedizione uno dei profili più esperti di casa Olbia ovvero Biancu mentre ci si attende qualcosa di più come impatto tecnico e di leadership da Schiavone. Tuttavia ciò che preoccupa e non poco mister Gaburro e il suo staff è la situazione relativa al reparto avanzato. Anche nel match contro la Carrarese gli attaccanti galluresi sono rimasti a secco. Il digiuno della terza linea dei bianchi si è allungato a 14 gare ufficiali consecutive. L’ultima volta, infatti, che un giocatore offensivo dell’Olbia è andato a segno in campionato è stato lo scorso 2 novembre nel recupero dell’ottava giornata, vinto al Nespoli per 1-0 contro il Pineto. In quell’occasione andò a segno Ragatzu, un altro senatore dello spogliatoio gallurese che va recuperato nel più breve tempo possibile.
Futuro
“La stagione è ancora lunga e c’è bisogno di tutti”, ha dichiarato mister Gaburro dopo il fischio finale della sfida contro la Carrarese. Parole chiare e nette che testimoniano come il tecnico veronese abbia la più totale fiducia nel suo giovane gruppo e nel conseguire l’obiettivo stagionale. Dichiarazioni, queste, che possono dare una spinta in più a tutto il gruppo in vista dei prossimi impegni di campionato. All’orizzonte, infatti, c’è un delicatissimo scontro diretto salvezza allo Stadio del Conero contro l’Ancona di Colavitto, in programma domenica 11 febbraio con calcio d’inizio fissato per le ore 14.00 e valido per il venticinquesimo turno di campionato. Un test importante e da non sbagliare per i galluresi, per cercare di accorciare fin da subito sulla zona salvezza diretta, e approfittando dell’equilibrio tutt’ora presente nelle zone basse della classifica, con 5 squadre racchiuse in appena 5 punti (dal tandem Vis Pesaro-Ancona a quota 25 punti alla stessa Olbia a 20). Se ho pensato a una salvezza possibile non appena ho accettato l’Olbia? Certo, non era solo una speranza matematica“, disse mister Gaburro nella conferenza pre Carrarese. L’obiettivo, quindi, è guardare a una partita alla volta, senza una programmazione nel lungo periodo, cercando di giocarsela con tutte e di guadagnare quanti più punti possibili. E l’Olbia vuole esserci, per dare un segnale forte a tutte le dirette concorrenti.
Fabio Loi