Una sconfitta che dal punto di vista del risultato – arrivato di misura – può essere deludente ma che, dall’altra parte, può essere il giusto trampolino di lancio per continuare la propria corsa verso la salvezza. In tal senso, l’1-0 con il quale l’Olbia di Leandro Greco ha perso al Dino Manuzzi contro il Cesena (qui la cronaca integrale della gara), capolista del girone B di Lega Pro, va proprio in questa direzione. I bianchi sono tornati in Sardegna a mani vuote in termini di punti, ma hanno potuto trarre delle indicazioni comunque significative, soprattutto come carattere e solidità, aspetti su cui Greco ha posto sempre l’accento fin dal suo arrivo sulla panchina gallurese.
Fame di risultati
Nella conferenza stampa di vigilia per la sfida contro i bianconeri di Toscano, Leandro Greco era stato molto chiaro fin dal principio nella lettura della gara. Il tecnico dell’Olbia, in particolare, aveva chiesto alla sua squadra di essere tosta il più possibile, sapendo che l’avversario era di quelli dalla qualità decisamente superiore dal punto di vista tecnico e dell’organico a disposizione. Il match è stato quasi un assolo del Cesena, come dimostrano i 26 tiri totali fatti da Corazza e soci, ma l’Olbia ha saputo tenere botta, riuscendo a subire soltanto una rete e a lasciare il risultato in bilico fino al 95′. L’indicazione arrivata dal match in terra romagnola, alla voce prestazione, è stata quella di un’Olbia molto compatta nel primo tempo e più reattiva e grintosa – come atteggiamento – nel secondo, al punto da riuscire a rimanere incollata alla gara fino all’ultimo istante di recupero. Se l’atteggiamento proposto nella seconda parte della gara contro i bianconeri può essere un buon segnale in vista del proseguo del campionato, dall’altra c’è la sempre scomoda legge dei numeri sui risultati. Statistiche alla mano l’Olbia si ritrova ancora una volta, all’inizio del 2024, a dover far fronte ad un vecchio problema ovvero quello delle partite giocate lontane dal Bruno Nespoli. Il rendimento della squadra di Greco, infatti, è da ultimo posto in graduatoria con appena 5 punti su 10 gare esterne ufficiali disputate (primato negativo condiviso con la Fermana, ultima nella generale ma in ripresa visti i 7 punti ottenuti nelle ultime 5 gare). Situazione di poco simile come piazzamento per le gare in casa, dove i galluresi hanno raccolto fin qui 12 punti sui 17 totali. In questo tipo di scenario, i bianchi sono nel gruppone che occupa il penultimo posto e che va dalla Recanatese fino al Sestri Levante. Insomma, per l’Olbia, oltre alle basi sempre fondamentali quali carattere e solidità, è necessaria una sterzata già dallo scontro salvezza del prossimo turno, il ventunesimo della stagione, contro la Vis Pesaro.
Segnali
Al di là della sconfitta sul campo e della voglia di non mollare mostrata nel secondo tempo, l’allenatore dell’Olbia può comunque ricavare delle indicazioni positive anche per quanto concerne alcuni giocatori del suo organico. Il reparto difensivo è stato senza dubbio il migliore al Manuzzi, perché capace di contrastare le costanti folate offensive del Cesena subendo un solo gol, tenendo aperta la possibilità di trovare il pareggio nei minuti finali. Il portiere gallurese Rinaldi è stato il migliore per distacco tra i suoi. L’estremo difensore cresciuto nel Parma è stato autore di una prova entusiasmante, con diverse parate importanti che hanno tenuto il risultato in bilico fino all’ultimo secondo di partita. Analizzando ancora la fase difensiva, l’Olbia ha di fatto ritrovato il suo leader ovvero Bellodi. L’ex prodotto del settore giovanile del Milan, oltre ad essere stato attento e pulito nelle letture preventive, è stato decisivo in almeno tre circostanze, respingendo a corpo morto altrettanti tentativi avversari verso la porta. In sostanza, uno dei giocatori di maggiore esperienza da cui l’Olbia ha bisogno di ripartire. Greco può essere quindi soddisfatto per la solidità difensiva ritrovata nel suo undici. Tuttavia ciò che preoccupa e non poco l’ex vice di Bisoli al Sudtirol è la situazione relativa al reparto avanzato. Anche nella sfida contro il Cesena, gli attaccanti galluresi sono rimasti a secco. Il digiuno della terza linea dei bianchi si è allungato addirittura a 9 gare ufficiali consecutive. L’ultima volta, infatti, che un giocatore offensivo dell’Olbia è andato a segno in campionato è stato lo scorso 2 novembre nel recupero dell’ottava giornata, vinto al Nespoli per 1-0 contro il Pineto. In quell’occasione andò a segno Ragatzu, un altro ‘membro’ del gruppo dei senatori dello spogliatoio gallurese che, specie nelle ultime uscite, non sta mettendo in campo la solita magia per qualità e cinismo che in molti gli riconoscono. Oltre al suo numero 10, Greco sarà chiamato anche a ritrovare Nanni – il cui impegno nella lotta con i difensori avversari è comunque lodevole – e Contini, apparso spento e poco dentro al gioco, oltre a scoprire definitivamente il giovane Scapin, talento promettente che può essere un fattore in più là davanti.
Futuro
Ora l’obiettivo principale per l’Olbia è quello di guardare subito avanti. “Sono orgoglioso della squadra perché ci abbiamo provato, abbiamo lottato, poi potevano avere qualche episodio a favore però sono orgoglioso della squadra ed è un punto di partenza importante per noi a mio avviso”, ha dichiarato mister Greco dopo il fischio finale della sfida contro il Cesena. Parole importanti che testimoniano ancora una volta la fiducia totale che il tecnico romano ripone nel suo giovane gruppo. Dichiarazioni, queste, che possono diventare uno stimolo in più in vista dei prossimi impegni di campionato. All’orizzonte, infatti, c’è uno scontro diretto casalingo delicatissimo in chiave salvezza contro la Vis Pesaro. Un test importante per i galluresi, per cercare di uscire fin da subito dalla zona retrocessione e approfittando dell’equilibrio presente in questa fase del campionato nella classifica generale. Numeri alla mano, infatti, ci sono 6 squadre racchiuse in appena 7 punti. Il calendario, tuttavia, almeno nel mese di gennaio, non sarà certo molto tenero con l’Olbia. Di fatti, dopo il match del Nespoli contro la Vis Pesaro, arriveranno due gare dall’elevato tasso di difficoltà. Il primo sarà il terzo derby stagionale contro la Torres seconda (che ha battuto in ben 2 occasioni i galluresi in questa annata tra campionato e Coppa Italia) del prossimo 21 gennaio al Vanni Sanna, mentre il 28 i bianchi ospiteranno l’Arezzo, decimo a quota 26 punti e che occupa attualmente l’ultimo slot disponibile per l’accesso ai playoff post season. In definitiva, uno scontro diretto e due esami di maturità contro squadre d’alta classifica che potranno dire molto sul percorso dell’Olbia in questa stagione.
Fabio Loi