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L'Olbia al centro del campo prima dell'inizio della sfida contro il Cesena | Foto Sandro Giordano

Olbia | Brutto stop, ma il derby può essere una lezione per i tanti giovani

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Il tanto atteso derby di vertice termina nel peggior modo possibile per l’Olbia, che esce con le ossa rotte e un pesante 0-3 sulle spalle. Una gara sempre condotta dalla Torres, con i galluresi che sono apparsi spesso inermi e incapaci di impensierire seriamente Zaccagno, con gli uomini chiave della rosa come Ragatzu mai veramente in partita (qui per la cronaca della sfida). Il turno infrasettimanale ad Arezzo è quello che ci vuole per voltare subito pagina e dare modo ai tanti giovani di scrollarsi di dosso i pensieri negativi derivanti dalla sconfitta del Nespoli.

Gioventù

Nell’undici iniziale schierato da Leandro Greco per il derby, solo due giocatori su undici sono nati dopo il 2000, Ragatzu e Arboleda. Tutti gli altri sono giovani promettenti, a cui sconfitte del genere possono servire per crescere (come appunto sottolineato dall’allenatore romano) e il fatto che una batosta come quella contro la Torres sia arrivata alla 3^ giornata di campionato, lascia a Greco tutto il tempo per lavorare sullo sviluppo dei suoi ragazzi. Ma, nelle parole in sala stampa (qui le dichiarazioni complete), il tecnico romano non ha puntato il dito sulla giovane età dei suoi, assumendosi con umiltà tutte le colpe della sconfitta. D’altra parte anche Leandro Greco è l’allenatore più giovane del girone, ma questo suo non nascondersi dietro una possibile mancanza di esperienza dei suoi giocatori più giovani lo pone ancora di più come solida guida per i galluresi. La voglia di riprendersi subito e la fame di un allenatore come Greco si sposano perfettamente con il calendario, che già martedì offre un’opportunità di riscatto, nell’impegnativa sfida contro l’Arezzo. Le giovani basi da cui ripartire ci sono, da Bellodi a Motolese, passando per Nanni e Biancu. Il tempo anche.

Mentalità

Quello che è risaltato nella gara contro la Torres è la mancanza di cattiveria dei bianchi, che invece si era vista nelle complicate vittorie contro Cesena e Vis Pesaro, guadagnate grazie ad una abnegazione totale di tutti i giocatori scesi in campo. Pur riconoscendo i giusti e tanti meriti alla Torres di Alfonso Greco, l’Olbia è apparsa troppo arrendevole, non regalando neanche quei pericolosi ribaltamenti di fronte che hanno caratterizzato le prime due giornate. Una mancanza di coesione che è apparsa in occasione delle prime due reti, nate da errori che nelle prime due gare non si erano visti. Zanchetta che si fa scippare il pallone da Scotto in una posizione cruciale e nessuno abbastanza pronto a chiudere il 9 rossoblù in occasione dello 0-1 è l’emblema di come ieri la macchina di Leandro Greco non abbia funzionato al meglio. Ancora una volta, l’insidiosa sfida con l’Arezzo deve essere un’opportunità per ritrovare l’Olbia delle prime due giornate.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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