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Roberto Biancu e Nicola Nanni in azione durante Olbia-Cesena | Foto Sandro Giordano

Olbia | Brutto black-out nella ripresa, ma Nanni è un valore in più

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L’Olbia esce sconfitta dallo Stadio Comunale di Chiavari contro l’Entella per 3-1 (qui la cronaca completa del match). Una gara dalle due facce per i bianchi, raccontata in modo ottimale dai risultati dei due tempi (1-1 il primo e 2-0 il secondo). Chiavari ha fatto capire ancora una volta come la giusta mentalità sia una dote imprescindibile per i ragazzi di Leandro Greco, ancora di più in un momento dove a centrocampo si sente la mancanza di uomini chiave. Senza l’approccio grintoso che solitamente riescono a mettere in campo, i bianchi sembrano perdere molto, soprattutto in fase difensiva. Nonostante la sconfitta, i galluresi possono però portarsi a casa la conferma di un Nanni in grado di poter essere determinante in diverse situazioni di gioco.

Fattore Nanni

Nel buon primo tempo contro una formazione come l’Entella, l’Olbia si è appoggiata molto all’azione di Nanni, in grado di addomesticare e ripulire palloni difficili per i compagni. Se Rudi Garcia, ai tempi della Roma, paragonava Strootman ad una lavatrice, perché «… quando gli arriva una palla sporca te la ridà sempre pulita», allora Nanni è, con le dovute proporzioni, la lavatrice di Leandro Greco (tra l’altro ex giallorosso). Il numero 18 gallurese ha lottato contro i centrali dell’Entella in modo esemplare, vincendo spesso i duelli aerei e mostrando grande visione di gioco nel servire sempre il compagno meglio piazzato. In una gara dove Nanni è stato quasi sempre costretto a giocare spalle alla porta, il centravanti ha svolto al meglio il compito di far salire la squadra quando necessario, aiutando anche ad aprire varchi interessanti. Non è un caso che l’assist delizioso per Ragatzu sia nato proprio da una situazione del genere. Ancora una volta il numero 18 ha mostrato grande voglia ed è forse il giocatore che in avanti ha dato maggiore continuità alle proprie prestazioni. Greco, che non può certo essere soddisfatto del risultato, può però portarsi a casa la certezza che potrà contare sul lavoro sporco e prezioso del suo attaccante. In attesa che possa riprendere il discorso del gol, interrotto dopo l’esordio contro il Cesena.

Black-out

Se i bianchi hanno avuto il solito approccio deciso, ordinato, attento nel primo tempo, la ripresa ha di fatto reso vani tutti gli sforzi precedenti. Nel secondo tempo infatti la grinta dei galluresi sembra essere venuta meno, consentendo all’Entella di agire come non era stata in grado di fare in avvio di gara. L’Olbia è apparsa infatti spaventata, poco decisa nella ripresa, sembrando quasi in balia dell’avversario, come accaduto in questo modo forse solo in occasione del derby di campionato contro la Torres. La conseguenza è che gli spazi si sono aperti e i biancocelesti sono riusciti ad affondare spesso e volentieri tra le maglie difensive dei bianchi. Un calo reso evidente anche dalla postura di alcuni degli interpreti galluresi, che in più occasioni non hanno messo la solita foga nel rincorrere l’avversario. Se dall’inizio della stagione la mentalità che Leandro Greco è riuscito a trasmettere ai suoi è il valore aggiunto di questa Olbia, il black-out di Chiavari deve far suonare un campanello d’allarme, perché in mancanza di giocatori come Dessena e Zanchetta, che possono aiutare a gestire con la loro qualità, i bianchi non possono permettersi un calo di tensione in gare come queste.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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