Il nostro approfondimento sullo stato di forma dei bianchi di Occhiuzzi dopo il ko di misura nell’amichevole di Assemini contro il Cagliari Primavera.
“Il risultato non era importante, ma ho avuto le risposte che cercavo”. Nonostante il secondo ko consecutivo senza gol segnati nelle prime due amichevoli stagionali, Roberto Occhiuzzi professa ottimismo. Il tecnico dell’Olbia, reduce dalla doppia sfida con il Cagliari tra prima squadra (0-3 nel Trofeo Sardegna) e Primavera (0-1), è ben consapevole che in queste prime settimane di lavoro ai suoi ragazzi manchi brillantezza. E sarebbe curioso il contrario, visto che lo staff tecnico dei bianchi (con in testa il preparatore atletico Luigi Pincente) sta torchiando senza sosta Emerson e compagni nel ritiro di Buddusò. Un lavoro fisico davvero importante, fatto di carichi pesanti e, soprattutto, una novità rispetto alle ultime stagioni, con l’obiettivo di arrivare in fondo alla stagione ancora con benzina nelle gambe e non in riserva. “Sono convinto che questo tipo di preparazione ci aiuterà a essere brillanti prima e tenere meglio la condizione. Oggi vederli pimpanti sarebbe assurdo”, ci ha detto Occhiuzzi al termine dell’amichevole contro la Primavera rossoblù. Ed effettivamente è difficile non notare come i galluresi siano ancora molto imballati e macchinosi in un 3-4-1-2 che è diventato la veste tattica dell’Olbia negli ultimi mesi.
In divenire
Anche contro i rossoblù del grande ex Filippi, però, si è intravista un’idea di gioco: costruzione dal basso con Emerson nel ruolo di primo play in uscita dalla difesa, centrocampo coriaceo con La Rosa e Incerti (con l’ex Atletico Uri ancora alla ricerca dei giusti spazi) e tanta corsa sugli esterni, con Fabbri che ha dimostrato personalità anche in zona offensiva. Manca un costruttore di gioco in mediana, specialmente per quanto visto negli ultimi anni, dove il play “di ruolo” era stato una costante. Per quanto riguarda l’attacco poi, ancora tutto in fieri: Nanni e Babbi sembrano ancora in rodaggio a livello atletico, mentre Ragatzu è la solita garanzia. Qualche spunto interessante lo ha regalato Biancu, per quanto le gambe pesanti non abbiano risparmiato nemmeno il trequartista sassarese. Ma chi ha rubato gli occhi è stato certamente Ludovico Gelmi, 21enne portiere arrivato dall’Atalanta: un paio di parate decisive e una presenza costante tra i pali, in grado di conferire sicurezza al reparto difensivo. Un’Olbia che però resta un cantiere aperto, con Occhiuzzi alla ricerca di certezze in vista del rush finale del ritiro con vista sull’inizio della stagione, il prossimo 21 agosto con il turno di Coppa Italia di Serie C.
Mercato
Al di là delle questioni atletiche, l’impressione data dalle prime due amichevoli giocate dall’Olbia è che manchi ancora qualcosa a livello di organico, specialmente in mediana. Contro il Cagliari Primavera si è rivisto Giandonato (con passaggio a un 4-1-4-1 ad hoc per supportarlo), fuori dai radar negli ultimi mesi e subito pronto a caricare i compagni con la sua proverbiale leadership: la sua esperienza, unita a quella di Emerson, La Rosa e Ragatzu potrebbe essere utile in una stagione molto lunga e complicata come quella che attende i bianchi, ma bisognerà fare i conti con il mercato. L’ex Piacenza è in uscita, così come King Udoh: ieri il centravanti italonigeriano era in panchina, ma l’interesse di Trento e Virtus Entella su di lui persiste e si aspetta solo il semaforo verde per la cessione. I nomi per sostituirlo sono sempre gli stessi: Gianluca Contini (Cagliari) e Gianluigi Sueva (Cosenza). Due punte brevilinee, di grandi movimento e in grado di svariare anche sull’esterno: si vedrà chi tra i due si aggiungerà a Ragatzu e soci, che torneranno in campo sabato 6 agosto al Nespoli nell’amichevole contro il neonato Cos Sarrabus Ogliastra, tra le squadre più accreditate in vista della nuova stagione di Serie D. L’ennesimo test importante per la truppa di Occhiuzzi, ancora alla ricerca del primo gol (seppur non ufficiale) della stagione 2022-23.
Francesco Aresu
