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Nicolò Sperotto giocatore dell'Olbia | Foto Olbia Calcio/Sandro Giordano

Olbia, a Cesena una sconfitta che sa di insegnamento per la salvezza

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Digerire una sconfitta non è mai qualcosa di semplice. Anche se arriva con una squadra che lotta per la promozione diretta alla Serie B. Ma l’Olbia di Roberto Occhiuzzi dall’1-0 al Dino Manuzzi contro il Cesena può comunque imparare qualcosa. E credere anche di poter fare più, non sentirne solo l’obbligo, nel vicino futuro che vede sul calendario le gare con Alessandria e Recanatese: sfide a due avversarie che potrebbero segnare il cammino salvezza dei bianchi.

Ordine

Senza Fabbri, ma soprattutto Nanni e Dessena, il tecnico dei bianchi ha ridisegnato parzialmente difesa, centrocampo e attacco rispetto alle ultime uscite, rispettando però quanto visto sul piano tattico. Sperotto e Arboleda larghi, Biancu a far da raccordo sulla trequarti, Ragatzu a spaziare in avanti insieme a un Corti con il peso dell’attacco sulle spalle. Nuovamente in mediana La Rosa, insieme al confermato Zanchetta, Brignani e capitan Emerson da braccetti con al centro della difesa il solito Bellodi. Occhiuzzi però ha dovuto far presto i conti anche con la sfortuna. Perché dopo il buon approccio soprattutto in fase di non possesso, che aveva permesso all’Olbia di cominciare a prendere fiducia quando con il pallone tra i piedi, l’allenatore dei galluresi ha dovuto rinunciare a La Rosa per infortunio. Dentro Contini, con Biancu arretrato a centrocampo e Ragatzu al posto del giocatore sassarese, ma con la solita licenza di offendere. Dopo qualche minuto di sbandamento l’Olbia ha ripreso a serrare le proprie file. Poca la creatività in avanti vista anche la caratura dell’avversario, che però oltre all’occasione con Adamo a inizio gara, ha effettuato la prima conclusione nello specchio oltre il 40’. Molto più tardi rispetto all’occasione mancata da Corti su una palla perfetta messa al centro dell’area da Biancu. Forse il rimpianto più grande per gli olbiesi, perché il pallone finito oltre la traversa avrebbe potuto cambiare il corso di una gara fattasi sempre più complicata con il passare dei minuti.

Mancanza 

È mancato così quel pizzico di cinismo che in casa dei bianchi c’era stato in altre gare. Quando l’Olbia è riuscita a mettere il muso avanti nonostante le poche occasioni create, come si addice a una squadra che in un’ipotetica scala valoriale mette prima la concretezza della bellezza. Anche perché l’occasione dell’ex Pergolettese non è stata la sola, con Contini che ha mandato alto con il destro sull’opportunità creata da Ragatzu prima del 60’. L’ultimo sussulto della gara dei bianchi, che poco dopo hanno perso l’ex Primavera rossoblù per un problema alla spalla, ma soprattutto solidità ed equilibri in difesa. Il Cesena ha capito di poter azzannare la preda, anche se Sposito in un paio di occasioni ha fatto capire come questa potesse essere dura a morire. Fiato e concentrazione sono però andati disperdendosi e il gol di Chiarello l’ha confermato. La mancata pressione di Arboleda su Ferrante e specialmente la scelta di Bellodi di lasciare andare il pallone, si sono trasformati in assist impliciti per il numero 10 cesenate, disegnando la perfetta disattenzione difensiva utile agli avversari. Non una prima volta per l’Olbia in stagione. “Il gol preso mi fa rabbia”, ha ammesso Occhiuzzi in conferenza stampa. Le parole dell’allenatore segnano la via da percorrere per il futuro più prossimo. Quello che conta di più per i bianchi che non possono permettersi di guardare indietro. “Mi fa piacere che si sia vista una squadra come la nostra che non è venuta qui a guardare – ha continuato il tecnico – fa capire quanta stima ho nei miei ragazzi e dimostra che questo percorso nel girone di ritorno è importante. Stiamo cercando di recuperare terreno con tutte le problematiche dei punti persi all’andata: questo significa che questa squadra ha delle certezze e adesso si guarda alla prossima”. Davanti ci sono infatti gli impegni contro due dirette concorrenti per la salvezza come Alessandria e Recanatese. I passi falsi di Vis Pesaro, San Donato e Imolese hanno mantenuto invariate le distanze in classifica dalla zona calda della classifica. I rientri dei nazionali e di Dessena aiuteranno Occhiuzzi, malgrado gli infortuni di Contini e La Rosa saranno nuovamente da valutare. Soprattutto la gara con i piemontesi diventa una partita da non sbagliare. Sulle spalle della squadra ci sarà per questo più pressione. Un elemento che da irritante si può trasformare in un’opportunità per una dimostrazione di forza che l’Olbia dovrà dare a sé stessa e alle concorrenti per la salvezza. Per dare così ancora più senso a una seconda parte di stagione più che positiva.

Matteo Cardia

TAG:  Olbia Serie C
 
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