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Bilancio e buonuscita: cosa manca tra Cagliari e Inter per Nainggolan

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Sole, mare, sorrisi. L’estate non è nemmeno ufficialmente cominciata e le giornate scorrono tra il mantenersi in forma, le partite a padel e i momenti con gli amici di sempre. Un video social, un sorriso, serenità.

Professione leader
“È un grande giocatore, con esperienza e tanta qualità, chiaro che mi piacerebbe averlo con noi”. Nella salvezza del Cagliari c’è stato tanto di Leonardo Semplici, mittente di queste parole, ma anche di Radja Nainggolan, il destinatario. “Lui sa più di altri cosa vuol dire indossare la maglia rossoblù”. Retorica, forse, che però si trasforma in realtà scorrendo le immagini di alcune gare del Cagliari nella rincorsa di fine campionato. Da qui il motivo della permanenza del Ninja come unica vera priorità. Ripartire da lui, senza posticipare come nel recente passato.

Hit estiva
Luglio col bene che ti voglio, luglio m’ha fatto una promessa, luglio ha ritrovato il sole. Luglio, il mese in cui economicamente si apre, di fatto, un’altra stagione. Ed è qui il motivo che potrebbe portare all’attesa sia del Cagliari che dell’Inter. C’è da fare i conti con i conti e i nerazzurri più dei rossoblù. Va bene salvarsi da un ingaggio pesante come quello di Nainggolan, ma c’è una minusvalenza da affrontare e diventa quasi obbligatorio spostarla sul prossimo esercizio. Ammortamento, stipendio risparmiato, i conti che tornano. E il Cagliari che ugualmente vorrebbe seguire la stessa linea.

Ultimo passo
Questo perché l’Inter sembrerebbe aver capito che non c’è via d’uscita. Un anno di contratto, l’ultimo, Nainggolan che vuole solo il Cagliari e Cagliari, la risoluzione come unica strada. Tommaso Giulini non alza e non alzerà la posta e i nerazzurri sarebbero pronti a sventolare bandiera bianca. Tra la società di Via Mameli e il belga dovrebbe essere tutto virtualmente scritto. Tre anni di contratto, uno stipendio che si aggira intorno ai due milioni a stagione più bonus, la carriera da chiudere in Sardegna e le firme da apporre a luglio. Manca solo il nero su bianco? Nì, perché per quanto l’Inter abbia aperto la porta alla risoluzione non l’ha aperta del tutto alla buonuscita per il giocatore. Nainggolan chiede oltre il milione e mezzo, l’esempio ultimo di Conte e quello di un anno prima di Godín da seguire. I nerazzurri sarebbero invece passati dal no più assoluto a una cifra minima, ma comunque foriera di segnali positivi. Cinquecentomila euro da dare al Ninja per chiudere la partita, questa la proposta da parte interista. Incontrarsi si può e, come dice il proverbio, la virtù sta nel mezzo.

Nainggolan è sempre più vicino a vestire i panni di uno dei due trequartisti del nuovo 3-4-2-1 di Semplici. Intorno a lui si potrà così costruire il Cagliari che verrà. C’è solo da attendere luglio, come in una canzone del passato che non passa mai di moda, perché, in fondo, sarebbe un grosso sbaglio non rivedersi più.

Matteo Zizola

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