Dopo la pausa per le nazionali, il Cagliari di Francesco Pisano è chiamato a rialzare la testa in campionato. Le due sconfitte consecutive contro Inter – in Supercoppa – e Monza hanno lasciato il segno e la sfida contro il Milan rappresenta già un banco di prova importante per i rossoblù.
Avvio complicato
Il calendario non ha fatto sconti al Cagliari, reduce da un avvio difficile con due sconfitte nelle prime tre giornate. Nonostante le difficoltà iniziali e i risultati poco favorevoli, il Cagliari ha saputo offrire spunti incoraggianti. La squadra è riuscita a creare diverse occasioni da rete, dimostrando una crescita nella fase offensiva e una maggiore consapevolezza nel gioco. Da evidenziare anche i progressi di Sulev, sempre più protagonista, e l’impatto dei giovani dell’Under 17 come Nuvoli e Vargiu, che hanno portato entusiasmo e freschezza alla manovra. Indizi che lasciano intravedere prospettive interessanti per il prosieguo della stagione.
Risultati bugiardi
Nonostante il cattivo avvio, i rossoblù hanno mostrato comunque segnali incoraggianti. Alcuni risultati sono infatti bugiardi: contro il Napoli la squadra è stata punita solo nel finale, mentre nella Supercoppa con l’Inter il Cagliari avrebbe meritato decisamente di più. Guardando soltanto i numeri, qualcuno potrebbe pensare a un gruppo in affanno, ma chi ha visto le gare sa che la squadra di Pisano ha offerto prestazioni solide e coraggiose. Va ricordato, inoltre, che queste prime uscite sono state condizionate dalle assenze pesanti: prima l’infortunio di Cogoni, autentico pilastro rossoblù, poi quello di Pintus – chiamato a sostituirlo – e infine lo stop di Trepy, uscito alla mezz’ora contro il Monza. Una catena di sfortune che ha complicato il percorso, senza però spegnere le ambizioni di una squadra che ha ancora margini importanti di crescita.
Lavoro durante la sosta
Mister Pisano ha approfittato della pausa per lavorare intensamente sul gruppo, inserendo gradualmente i rinforzi arrivati nell’ultimo giorno di mercato. Un rinforzo per reparto, con i rossoblù che hanno accolto il portiere Atanas Kehayov, il centrocampista Szymon Roguski, l’attaccante Noham Hamdaoua e il difensore Marton Prettenhoffer, già presente nella passata stagione in U17. Forze fresche che possono dare nuove soluzioni tattiche e maggiore profondità alla rosa, aspetti fondamentali per affrontare un campionato lungo e dispendioso. Durante la sosta, Pisano avrà sicuramente potuto dedicare tempo a valutare alternative e sperimentare idee diverse, con l’obiettivo di dare alla squadra più strumenti e possibilità per affrontare le prossime partite.
L’avversario
Il Milan di Giovanni Renna non attraversa un momento facile: i rossoneri hanno faticato nelle prime giornate perdendo 2-1 contro il Sassuolo e 2-0 contro il Genoa. La partita in Sardegna, quindi, si preannuncia come uno scontro diretto tra due squadre con la necessità di ritrovare punti, fiducia e soprattutto continuità di rendimento. C’è inoltre una curiosità  recente che rende la sfida ancora più significativa: nella scorsa stagione, Milan e Cagliari hanno chiuso a pari punti in classifica, ma furono proprio i rossoneri ad accedere ai playoff grazie agli scontri diretti favorevoli. Assieme a questo, si tratta di due squadre completamente diverse rispetto allo scorso anno, sia per quanto riguarda la rosa sia per gli allenatori: al Cagliari c’era Pisacane, mentre il Milan era allenato da Federico Guidi. Questi cambiamenti rendono la sfida attuale imprevedibile e diversa sotto molti aspetti rispetto al confronto precedente.
La chiave della sfida
Per il Cagliari sarà fondamentale ritrovare la compattezza difensiva, troppo fragile in alcune occasioni in queste prime uscite stagionali. I tifosi rossoblù si attendono una prova di carattere, convinti che il campionato sia ancora lungo e che questa sfida contro il Milan possa rappresentare il punto di svolta. Per invertire la rotta, i rossoblù dovranno puntare su due elementi fondamentali: compattezza difensiva e maggiore concretezza in fase realizzativa. Le prime uscite stagionali hanno mostrato una squadra capace di creare diverse occasioni, ma troppo spesso poco cinica sotto porta, sprecando situazioni che avrebbero potuto indirizzare diversamente le gare. In questo senso, ci si aspetta un contributo importante da un talento promettente come Costa: lo scorso anno capocannoniere dell’Under 17, non si è ancora sbloccato in questa nuova avventura, ma il suo potenziale resta un’arma decisiva su cui Pisano ripone.
Matteo Cubadda














