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Non chiamatelo giovane, Michael Brentan vuole prendersi la Torres

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Sogna, ragazzo, sogna. Ti ho lasciato un foglio sulla scrivania, manca solo un verso a quella poesia. Puoi finirla tu. Chissà se Michael Brentan apprezza la celebre canzone di Roberto Vecchioni, chissà se ha scoperto questo testo grazie alla versione portata da Alfa, con lo stesso Vecchioni, durante l’ultimo festival di Sanremo. Quello che è certo è che il centrocampista della Torres, arrivato in estate dall’Albinoleffe, a 22 anni sta dimostrando personalità e voglia di emergere non comuni.

Momento
Fin qui per l’ex Juventus e Sampdoria 10 presenze in campionato, due in Coppa Italia di Serie C e una in Coppa Italia nazionale. Con Brentan in campo, in Serie C, la Torres ha perso una sola volta, nell’1-0 subito all’ultimo dalla Virtus Entella dai rossoblù in casa alla quindicesima giornata. Dopo un buon impatto con la realtà sassarese e le maggiori pressioni a livello di ambizioni stagionali, un infortunio muscolare ne ha condizionato la parte centrale di questo girone d’andata, ma nelle ultime settimane si è rivisto il vero Brentan. Un calciatore che in prospettiva futura può trasformarsi in un vero e proprio tesoretto e che fin qui quando scelto da Greco, a turno, è riuscito a non far rimpiangere sia Giuseppe Mastinu che Daniele Giorico.

Ruolo
Oltre all’inserimento senza troppi problemi, sia nel contesto Torres che nelle idee di gioco di Alfonso Greco, a colpire di Brentan è la sua capacità di essere sempre presente nelle due fasi. Contro il Carpi all’ultimo minuto utile ha salvato la vittoria con un intervento coraggioso in area piccola, a conferma di quanto possa essere utile nel non posesso a questa formazione. Ma in tante altre occasioni si è messo in mostra per intelligenza in costruzione e senso dell’inserimento. Probabilmente l’unico step che deve ancora fare è quello di avere un po’ più di fiducia in se stesso nella conclusione da fuori (detto che nelle giovanili segnava spesso su calcio di punizione), ma il fatto che quando può non passa mai la palla indietro e che tenta l’uno contro l’uno per aprire spazi e giocate conferma gli step di crescita che questa giusta mentalità e questa corretta attitudine possono dare a questo ragazzo.

Futuro
Definirlo giovane sarebbe sbagliato. Certo parliamo di un 2002, ma la concezione tutta italiana di considerare sempre troppo giovane o ormai troppo vecchio un atleta con Brentan non funziona. D’altronde non a caso a 22 anni ha già più di 110 presenze in Lega Pro. In carriera è già stato capitano della Juventus U17, titolare nella Primavera della Sampdoria e ha giocato tutte le gare del Mondiale U17 con l’Italia nel 2019. Venendo sconfitto solo ai quarti dal Brasile. In una formazione che oltre a lui vedeva partire dal primo minuto giocatori come Oristanio, Udogie o Calafiori. Per citarne alcuni. Insomma, il curriculum è quello giusto, la testa anche. Non è un caso che nel momento più complesso della Torres lui abbia risposto presente sostituendo un giocatore fin qui imprescindibile come Mastinu. Con Brentan la Torres sembra davvero aver trovato il ragazzo giusto per sognare.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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