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Nazionale o Interregionale: sulla Serie B l’Esperia Cagliari attende risposte dalla Fip

La gioia dei granata dopo la vittoria in Esperia Cagliari-San Paolo | Foto Andrea Chiaramida
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Un passo alla volta. Questa è stata la politica dell’Esperia Olimpia Cagliari negli ultimi anni e che si è dimostrata utile per oltrepassare prima la vetta del basket regionale, poi quella della C Gold e della B Interregionale, fino a tentare la scalata verso una Serie B Nazionale interrotta solo nella finale playoff a giugno scorso da Loreto. Una corsa cadenzata nel rispetto della forza delle gambe e delle tasche di una società che oggi permette di non soffrire di vertigini. E di darsi così la possibilità di provare a salire al piano più alto, se lo stato di salute di altre formazioni iscritte alla terza serie della pallacanestro italiana non fosse quello ideale per affrontare la categoria.

Domanda fatta
L’Esperia ha presentato domanda di ripescaggio in Serie B. Lo ha fatto al di là di quella che è stata una scelta maturata dopo l’affetto visto nell’ultimo anno nel proprio palazzetto di via Pessagno, ovvero il trasferimento al PalaPirastu di via Rockfeller, che dopo gli anni dell’A2 dell’Academy era rimasto orfano della pallacanestro cagliaritana. Sono tre le squadre che hanno ufficialmente rinunciato al prossimo campionato di Serie B Nazionale – che prenderebbe il via il 21 settembre – Nardò, NPC Rieti e Cassino. Il ripescaggio più plausibile è quello di Fiorenzuola, retrocessa nell’ultimo campionato e che per diritto, se presentata domanda di ripescaggio, sarà riportata in B. Qui poi si aprono due strade. La prima porta verso una decisione della Fip diversa da quella preventivata inizialmente dalle disposizioni annuali, ovvero la riduzione delle squadre partecipanti al campionato che verrebbe portata a quota 19 per i due gironi previsti. La seconda, invece, è quella che guarda ai ripescaggi ma che prevede regole precise, all’articolo 9.7 del regolamento esecutivo gare. Prese in considerazione le prime delle non promosse – in cui rientra di diritto l’Esperia finalista playoff – «le stesse verranno classificate in base alla posizione conseguita al termine della fase di qualificazione». Un aspetto che potrebbe non essere secondario per i cagliaritani, qualificatisi ai playoff da quinti e che dipende da eventuali domande delle altre squadre uscite sconfitte dall’ultimo capitolo ovvero Pordenone, Lucca e Avellino, che hanno concluso la seconda fase con un record migliore rispetto ai granata. Ma qui potrebbero pesare anche eventuali domande ritenute non positive dalla FIP nella fase di analisi da parte di squadre già partecipanti al campionato.

Il tutto, insomma, rimane nel campo delle ipotesi, con il tempo che appare come l’unica chiave per la risoluzione dell’enigma che potrebbe avvenire a cavallo tra quella attuale e la prossima settimana. La volontà dalle parti di via Pessagno resta quella di farsi trovare pronti ed è per questo più tavoli di trattativa, sia per quanto riguarda la costruzione del roster che alla voce sponsor, sono già aperti. Con le evoluzioni che potrebbero rappresentare, in un verso o nell’altro, un vero e proprio esame di maturità anche per il gruppo dirigente che ha seguito la crescita della squadra sul campo.

Matteo Cardia

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