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Un duello tra Nandez e Nainggolan in allenamento

Nandez, una situazione ancora caliente

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Quella della mezzala uruguaiana è una situazione da monitorare, soprattutto in vista del mercato.

Ormai è noto a tutti: il Cagliari di Maran sta vivendo un momento magico e la vittoria in campionato contro la Sampdoria è stata l’ennesima ciliegina sulla torta di una stagione finora memorabile, sia per i tre punti conquistati che per il modo in cui è arrivata. Una partita piena di sorprese, iniziate già dalla lettura delle formazioni: el Pata Castro in campo, Nández in panchina. El León, recuperato per Lecce dopo l’infortunio e lasciato in campo per tutti i novanta minuti nonostante il terreno pesante, è rimasto a guardare quasi un’ora contro i doriani: una scelta, quella di Maran, che ha sorpreso tutti e ha riportato a galla alcune considerazioni sul rapporto fra il giocatore e il Cagliari. Pensare che ci siano problemi tra Nández e la società e che questi abbiano influito nel far sedere l’ex Boca in panchina è una mera congettura o c’è un fondo di verità?

NODO DECRETO CRESCITA – Parrebbe più la seconda opzione: secondo quanto raccolto, il Cagliari avrebbe disatteso le promesse fatte al calciatore e al suo entourage in sede di trattativa, per quanto riguarda la voce stipendio netto. L’oggetto del contendere tra le parti nascerebbe dall’interpretazione del regime speciale per i lavoratori impatriati presente nel Decreto Crescita ed esteso anche agli atleti professionisti. Decreto che prevede una tassazione agevolata dello stipendio: un’opzione che però entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio 2020, che prevede agevolazioni per i lavoratori che trasferiranno la propria residenza fiscale in Italia, ma con un meccanismo di questo tipo. Riporta il sito Calcio e Finanza: “Il regime può, dunque, trovare applicazione per i calciatori che si trasferiranno in Italia a partire da luglio di quest’anno, i quali saranno normalmente considerati residenti fiscali a partire dal 2020 (in quanto nel 2019 avranno trascorso meno della meta del periodo di imposta in Italia). Quanto al requisito che prevede l’obbligo di mantenere la residenza in Italia per almeno due anni dopo il trasferimento, per i calciatori che saranno acquistati nella prossima campagna trasferimenti, tale requisito sarà normalmente soddisfatto qualora gli stessi mantengano la residenza in Italia sino al 2021 (in questa prospettiva, potranno tipicamente beneficiare del regime agevolato anche i calciatori che saranno trasferiti a club esteri nel corso della sessione estiva del 2021, mantenendo la residenza fiscale in Italia per l’intero periodo di imposta)”.

BENEFICI FISCALI SOLO TRA DUE ANNI – E qui sorge il busillis: l’uruguaiano rientra nei parametri per usufruire dello “sconto” previsto dall’aggiornamento normativo, avendo firmato il contratto con il Cagliari nella notte del 9 agosto scorso, ma potrà goderne i benefici soltanto nel 2021-22, quindi con un regime di tassazione “normale” fino a tale data. Nei mesi scorsi Nández avrebbe scoperto di dover sottostare a una tassazione maggiore rispetto a quanto immaginato, con ovvie ripercussioni di tipo economico non di poco conto sullo stipendio netto da 1,6 milioni all’anno, condizione unica e principale per la firma del Leon con il club rossoblù. Una differenza ragguardevole tra netto e lordo, insomma. Questa la versione del giocatore che arriva dal Sudamerica: manca il contraltare, ossia la voce della società rossoblù che, secondo quanto dichiarato qualche giorno fa dal diesse Marcello Carli a Radio Sportiva, non ha mai percepito il “caso Nandez”, tanto da derubricare a problema inesistente tutto il bailamme emerso nelle ultime settimane. La panchina nella gara contro la Sampdoria potrebbe dunque rientrare in una sorta di braccio di ferro fra le parti, con la prova di forza del Cagliari che così potrebbe provare a convincere Nández a sottoscrivere un nuovo accordo contrattuale, in grado di limare le pendenze e dipanare la matassa.

PISTE LATINE IN CALDO – Nel gioco delle parti, che potrebbe avere un epilogo clamoroso, Nández si sentirebbe tradito nella fiducia riposta verso il club rossoblù, tanto che avrebbe chiesto la cessione già a gennaio, con alcune squadre alla finestra in attesa di capire l’evolversi della vicenda. Valencia, le due compagini di Siviglia (l’agente del giocatore, Bentancur, era nella città andalusa la scorsa settimana) e un incredibile ritorno in Argentina le ipotesi possibili. Anche perché con le elezioni per la presidenza del Boca Juniors alle porte (il prossimo 8 dicembre), da Buenos Aires filtra la voce che il gruppo che ha come figura di spicco Juan Román Riquelme starebbe pensando al colpo di teatro, grazie anche a una posizione economica forte di Amor Ameal, candidato opposto al presidente uscente Daniel Angelici, sostenuto apertamente dall’ex numero 10 xeneize. E, restando nei confini nazionali, non stupirebbe un eventuale approdo del Leon a Roma, sponda giallorossa, visto il rapporto di amicizia tra i due club.

BRACCIO DI FERRO IN VISTA – L’apice del braccio di ferro sul fronte Nandez potrebbe, in caso di mancato accordo, diventare a breve il ricorso al tribunale FIFA da parte dell’attuale numero 18 rossoblù e del suo agente Bentancur: le carte sarebbero già in mano al pool di legali del duo (tra cui un noto avvocato italiano esperto di diritto sportivo), pronti a far partire la denuncia per il mancato rispetto di quanto pattuito ad agosto. Il Cagliari sarebbe comunque tranquillo anche di fronte a un’eventualità del genere, forte del contratto (regolare, ça va sans dire) depositato al momento in Lega dell’acquisto, anche se la situazione resta intricata, nonostante le suddette smentite di rito di Carli.

Un fulmine a ciel sereno, ma non del tutto inaspettato: con il mercato di gennaio alle porte la vicenda potrebbe cambiare enormemente le idee del Cagliari per la seconda parte di stagione. L’eventuale cessione di Nández ora non sembra più così tanto utopia, con il mese di dicembre che, a discapito delle temperature invernali che iniziano a farsi sentire nell’isola, si preannuncia davvero molto caliente.

Francesco Aresu – Matteo Zizola

 

VERSIONE IN LINGUA SPAGNOLA

Ya no es un secreto para nadie: el Cagliari de Maran está experimentando un momento mágico y la victoria contra la Sampdoria fue la enésima guinda del pastel de una temporada hasta ahora memorable, tanto por los tres puntos conquistados como por la forma en que llegó. Un juego lleno de sorpresas empezando por las alineaciones: el Pata Castro en la cancha, Nández en el banquillo. El León, recuperado después de la lesión sufrida en contra del Lecce jugó durante todos los noventa minutos sin importar el terreno pesado, permaneció para mirar casi una hora contra los blucerchiati: la elección de Maran sorprendió a todos e insinuó nuevas consideraciones sobre la relación entre el uruguayo y el Cagliari. ¿Hay problemas entre Nández y la sociedad y  estos influyeron para que ell ex Boca se sentara en el banquillo, o hay gato encerrado?

Nos decantaríamos por la segunda opción. Según algunas fuentes de la prensa sudamericana el Cagliari habría ignorado las promesas hechas en su día al jugador y su séquito durante la negociación en lo que respecta al salario neto. El objeto de la disputa entre las partes surgiría de la interpretación del régimen especial para los trabajadores que están presentes en el Decreto de crecimiento y también se extiende a los atletas profesionales. El decreto establece un impuesto salarial favorable: una opción que entrará en vigencia el próximo 1 de enero de 2020, que brinda beneficios a los trabajadores que transferirán su residencia fiscal en Italia, pero con el mecanismo siguiente como informa el sitio web de Calcio e Finanza: “El régimen puede, por lo tanto, aplicarse a los jugadores que se mudarán a Italia a partir de julio de este año, que normalmente serán considerados residentes fiscales a partir de 2020 (como en 2019 tendrán pasó menos de la mitad del período fiscal en Italia). En cuanto al requisito de que se mantenga la obligación de mantener la residencia en Italia durante al menos dos años después de la transferencia, para los jugadores que se comprarán en la próxima campaña de transferencia, este requisito normalmente se cumplirá si mantienen la residencia en Italia hasta 2021 ( En esta perspectiva, los jugadores que serán transferidos a clubes extranjeros durante la sesión de verano de 2021 también se beneficiarán del régimen facilitado, manteniendo su residencia fiscal en Italia durante todo el período fiscal”.

Aquí el motivo de la contienda: el uruguayo cae dentro de los parámetros para aprovechar el “descuento” previsto por la actualización regulatoria, habiendo firmado el contrato con Cagliari la noche del 9 de agosto pasado, pero solo podrá disfrutar de los beneficios en 2021-22, por lo que con un régimen impositivo “normal” hasta esa fecha. En los últimos meses, Nández habría descubierto que tenía que someterse a una imposición más alta de lo que había imaginado, con obvias repercusiones económicas que no eran insignificantes en el salario neto de 1,6 millones a año, la única y principal condición para el fichaje del León con el club rossoblù, en definitiva, una notable diferencia entre neto y bruto.

Esta es la versión del jugador que se filtra desde América del Sur. Falta la contrareplica, o sea la voz de la sociedad rossoblù que, según declaraciones de hace unos días en Radio Sportiva por el director deportivo Marcello Carli, nunca ha percibido el “caso Nandez”, tanto para lubricarlo como para problema inexistente, toda el barullo surgió en las últimas semanas. El banquillo en el partido contra Sampdoria podría, por lo tanto, ser parte de una especie de tira y afloja entre las partes, con el enfrentamiento de Cagliari que apostaría convencer a Nández de firmar un nuevo acuerdo contractual, capaz de archivar las pendientes y desentrañar la maraña. .

En el juego de los partidos, que podría tener un desenlace sensacional, Nández se sentiría traicionado en la confianza depositada en el club rossoblù, tanto que habría pedido la transferencia con algunos equipos que ya estaban en la ventana esperando para comprender la evolución de la historia. El Valencia, los dos equipos de Sevilla (el agente del jugador, Bentancur, estuvo en la ciudad andaluza la semana pasada) y un increíble regreso a Argentina son las posibles hipótesis. De hecho las elecciones para la presidencia de Boca están en las puertas (serán el próximo 8 de diciembre) y desde Buenos Aires filtra el rumor que el grupo que tiene a Juan Román Riquelme como su figura principal está pensando en el golpe de Estado, gracias también a una posición económica. Fuerte de Amor Ameal, candidato opuesto al presidente saliente Daniel Angelici, apoyado abiertamente por el ex número 10 xeneize.

La cúspide de la confrontación en el frente de Nandez podría, en caso de no llegar a un acuerdo, convertirse pronto en un llamado a la FIFA por el actual número 18 rossoblù y su agente Bentancur: las tarjetas ya estarían en manos del grupo de abogados de dúo (incluido un conocido abogado italiano experto en derecho deportivo), listo para iniciar la denuncia por incumplimiento de lo acordado en agosto. Cagliari aún estaría tranquilo ante tal eventualidad, gracias al contrato depositado en el momento de la compra, incluso si la situación sigue enredada, a pesar de las negaciones del rito de Carli.

Un rayo inesperado, pero no del todo: con el próximo mercado de enero la historia podría poner patas arriba los planes de Cagliari para la segunda parte de la temporada. La eventual venta de Nández ya no parece tanta utopía, con el mes de diciembre que no obstante las temperaturas invernales que empiezan a hacerse sentir en la isla promete ser muy caliente.

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