La nostra ricostruzione relativa al caso del giorno, con il presunto malumore palesato dall’uruguaiano e dal suo entourage su questioni economiche e contrattuali.
Le telenovele sudamericane sono note per non avere mai un finale: eventi che creano altri eventi e un circolo vizioso che tiene i telespettatori sulle spine per mesi e mesi. Quella relativa a Nandez e il Cagliari non è da meno e le puntate si susseguono una dopo l’altra anche quando tutto sembra ormai chiuso.
IL CASUS BELLI – La notizia di oggi rilanciata da TuttoMercatoWeb.com è di quelle che creano preoccupazione: El Leon potrebbe essere uomo mercato già a gennaio, causa alcune pendenze economiche non risolte che lo vedrebbero scontento – addirittura fin dalla gara di Parma – della sua situazione in rossoblù. Quanto c’è di vero? Tutto e niente, per quanto ci è dato sapere. Abbiamo provato a contattare senza successo Pablo Bentancur, agente del giocatore e vero deus ex machina della telenovela in estate, ma nonostante la mancata risposta è sufficiente riavvolgere il filo della vicenda per trovare la soluzione al mistero odierno.
LE TAPPE DELLA VICENDA – Nandez arriva ad agosto dopo un lungo inseguimento da parte del presidente Giulini, fra accelerate e frenate improvvise tipiche degli affari con il Sudamerica. Al centro di tutto proprio l’agente Bentancur, fra vecchi accordi e prezzo che si gonfia a ogni soffio di vento: il Cagliari si ferma, 18 milioni di euro il limite massimo, non un centesimo di più. Lo stesso procuratore del ragazzo ci rivelò la soluzione positiva della trattativa, con Giulini che sbloccò tutto direttamente con il Boca Juniors come scrivemmo all’epoca, segnale che l’agente era stato “scavalcato” per mettere la firma definitiva sull’accordo. La telenovela mostra il classico finale del tutto è bene ciò che finisce bene, ma dopo pochi giorni dal suo arrivo in Sardegna spunta un problema: a Nandez mancherebbe una cifra che gli era stata promessa, una percentuale sul trasferimento che per il Cagliari sarebbe a carico del Boca Juniors e del Penarol. Le parti discutono, ancora, con Bentancur al centro della scena: la società rossoblù non si sposta di un millimetro, il giocatore fa spallucce e inizia il suo percorso in Sardegna alla grande. Una strada che, parole del procuratore il giorno della presentazione, lo porterebbe in due anni a passare a una squadra più importante.
PRESENTE E FUTURO – In quella frase c’è tutto: la Sardegna come trampolino di lancio, Nandez investimento da far fruttare per tutti, Giulini, Bentancur e lo stesso Leon. Il Cagliari però fa saltare il banco con le prestazioni di questi mesi, il quarto posto dopo Bergamo, il profumo d’Europa: il procuratore non è più di fronte alla piccola squadra in cerca di plusvalenze per crescere, ma a una realtà che potrebbe fermare un percorso già apparentemente tracciato. E così si arriva a oggi, gennaio è vicino, il mercato tornerà a farla da padrone e Nandez può essere un’ottima pedina per forzare la mano: il giocatore ha dimostrato il suo valore, è una delle stelle del campionato per grinta, abnegazione e anche qualità. Bentancur torna indietro al passato, a quel corrispettivo rimasto a mezz’aria da usare come grimaldello per forzare Giulini e il Cagliari. Ora la palla passa proprio al patron rossoblù che potrebbe, con un colpo di teatro, chiudere la partita definitivamente: dare a Nandez ciò che – dando per buono quanto scritto da TMW, in passato testata ben informata sull’operato dell’agente uruguaiano – dovrebbe essere di Nandez e fermare sul nascere un problema che, in futuro, potrebbe diventare una valanga.
QUEL CHE SI VEDE – Una cosa appare certa: El Leon appare pienamente inserito nello spogliatoio e felice del percorso intrapreso, come dimostrano le sue uscite via social condite da parole al miele verso i compagni. Quindi, si chiedono i tifosi, quanto il presunto malumore è del calciatore e quanto, invece, del suo agente? I risultati servono anche a sciogliere matasse che potrebbero diventare intricate. D’altronde è parte del percorso di crescita e se si vuole essere una grande squadra con grandi giocatori anche i problemi diventano più grandi: è il gioco delle parti e, da un certo punto di vista, dimostra il salto di qualità del Cagliari nel panorama non solo italiano. Una cosa è certa, con Bentancur la parola Fine non è mai scritta.
Matteo Zizola