Attenziò, concentraziò, ritmo e vitalità. Se mi rilasso collasso è la colonna sonora perfetta per raccontare la prestazione di Nahitan Nández con la maglia dell’Uruguay contro il Brasile, uno dei protagonisti assoluti nella vittoria per 2-0 della Celeste che ha interrotto i 22 anni di digiuno nelle sfide con i verdeoro. Ora il Cagliari attende il proprio León, rinfrancato dalle gare sotto la guida del Loco Marcelo Bielsa.
Nuova veste
Prima Diaz, attaccante esterno del Liverpool di Klopp che ha trovato in Nández un ostacolo insuperabile nel pareggio per 2-2 tra Colombia e Uruguay. Poi Vinicius, stella del Real Madrid al quale il numero 8 rossoblù ha messo la museruola nella serata di Montevideo. Il comume denominatore nella posizione in campo del tuttofare di Punta del Este. Perché se con la maglia del Cagliari Nández gravita tra il ruolo di esterno destro – a cinque o a quattro, a tutta fascia o più avanzato – e quello di mezzala, con la Celeste è ormai una costante vederlo schierato come terzino destro nella difesa a quattro. Non una scelta di Bielsa, piuttosto una conferma di quanto già intravisto da Oscar Washington Tabarez nella Coppa America del 2021. Una scelta, in sostanza, che ha tracciato una nuova strada per Nández che, chissà, potrebbe essere percorsa anche da Claudio Ranieri nel suo Cagliari. Una tentazione che per ora si è scontrata con i limiti difensivi del León, ma che grazie alla cura Bielsa può regalare al tecnico rossoblù una nuova opzione. L’aver fermato prima Diaz poi soprattutto Vinicius non una semplice coincidenza, ma il segno di una crescita esponenziale in un ruolo sì delicato, ma che sembra calzare a pennello per Nández. Anche pensando al futuro, quando il classe ’95 sarà chiamato a scegliere tra la permanenza in Sardegna, un ritorno al Boca Juniors o la speranza chiamata Premier League.
Oltre il dolore
Per capire cosa dirà il futuro c’è tempo, il contratto in scadenza con il Cagliari a giugno 2024 una pratica rimasta nel cassetto con poche speranze per i rossoblù di risolverla a proprio favore. Ora l’obiettivo è aiutare Ranieri a scalare la classifica, uscire dalla zona rossa fin dalla sfida di Salerno, prima di un trittico di scontri diretti che vedrà il Cagliari affrontare gli uomini del nuovo tecnico Filippo Inzaghi e a seguire Frosinone e Genoa. Con un dubbio: Nández dovrà stringere i denti, mettersi alle spalle il problema muscolare che lo ha visto abbandonare il campo contro il Brasile dopo 68 minuti giocati contro avversari e dolore. Un tema da non sottovalutare per evitare rischi, ma con la consapevolezza che il León difficilmente alzerà bandiera bianca in una sfida decisiva per uscire dalla crisi come quella contro la Salernitana. Pronto a dare di gas, a volere energia, a mettere carbone e follia come da canzone della Bandabardò. D’altronde per Nández è impossibile rilassarsi senza collassare, gli manca l’aria e l’allegria, in quella corsa senza freni che è da sempre limite e forza e che grazie alla Celeste potrebbe portarlo anche in rossoblù a una nuova veste da terzino.
Matteo Zizola














