In attesa di gennaio. Tra le reazioni ormai d’ordinanza una volta che il calciomercato estivo ha sancito le proprie sentenze c’è l’attesa per quello che verrà. Mercato di riparazione, utile per correggere il tiro quando qualcosa è andato storto nella costruzione della rosa a inizio stagione. Per il Cagliari un fenomeno ricorrente, come se i mesi estivi non bastassero e l’attesa fosse parte del proprio destino, inevitabile.
Tessere mancanti – D’altronde anche Di Francesco nel suo intervento alla trasmissione Il Cagliari in diretta è stato chiaro, “ad essere sinceri manca qualcosa a questa rosa, su tutti spiace per il mancato arrivo di Nainggolan”. Parole che fanno seguito a quelle del direttore sportivo Pierluigi Carta durante la presentazione di Tripaldelli e Tramoni quando disse che “questa rosa va completata, manca un terzino destro e non ci nascondiamo”.
La storia delle ultime stagioni insegna che il mercato di gennaio è il regno delle occasioni, difficile strappare giocatori importanti senza un esborso eccessivo – nessuno vuole privarsi in corsa di elementi necessari, vedasi Nández – West Ham – e difficile anche raggiungere obiettivi che facciano davvero la differenza. Tolto l’anno della famosa salvezza con Ballardini allenatore, il trio Storari – Jeda – Cossu cambiò davvero le sorti di quell’annata, il Cagliari non ha avuto dal mercato di riparazioni stravolgimenti decisivi. Da Husbauer a Paloschi, da Faragò a Birsa, forse il solo Pellegrini in prestito dalla Roma del gennaio 2019 fu davvero un acquisto che scalò le gerarchie del gruppo.
Tornare alla carica – Aspettare gennaio come la soluzione di tutti i mali, insomma, potrebbe essere considerata un’arma a doppio taglio pur avendo obiettivi chiari. Ovviamente non mancherà la seconda stagione della telenovela Nainggolan dopo che la prima si è chiusa con un finale quasi inaspettato che ha lasciato il pubblico, i tifosi e soprattutto Di Francesco, con l’amaro in bocca. Tanto dipenderà da questi mesi in casa Inter, dalle possibilità che il Ninja avrà in nerazzurro e dall’abbassamento del prezzo cercato da Giulini con l’attesa come arma principale.
Il terzino destro citato da Carta sarà giocoforza un altro obiettivo, Pinna ai box e comunque non tra i preferiti – eufemismo – del tecnico abruzzese, Faragò eterno adattato e Zappa che ha bisogno di un’alternativa. Niente di strano che si torni alla carica per Sabelli del Brescia, senza dimenticare eventuali nuovi esuberi che in questa prima parte di campionato potrebbero non trovare spazio altrove e cercare una via di fuga verso la Sardegna. A centrocampo poi qualora dovesse essere abbandonata la pista Nainggolan servirà quel piano B mancato a inizio ottobre, le rotazioni sono corte e forze fresche che vadano oltre i giovani appaiono necessarie.
Infine, nonostante l’arrivo di Ounas, occhio al ritorno in auge di Brian Rodriguez. L’esterno offensivo classe ’99 del Los Angeles FC è un obiettivo dichiarato, l’offerta rifiutata nelle ultime ore del mercato potrebbe tornare di moda tra 2 mesi quando, chissà, anche il destino di Gastón Pereiro sarà più chiaro dopo l’infortunio. Nel frattempo Di Francesco per sua stessa ammissione dovrà essere bravo a togliere il meglio da questa situazione, ovvero trovare nel materiale a disposizione gli elementi che possano dare al Cagliari un abbrivio positivo che renda la caccia di gennaio più orientata al salto di qualità che alla correzione di errori noti.
Matteo Zizola