Il conclave rossoblù si è riunito negli ultimi due giorni alla caccia della più classica delle fumate bianche. Dopo ore di incontri, però, l’atteso Habemus Radja non può essere ancora celebrato.
Di nuovo Milano
L’obiettivo, apertamente dichiarato, è quello di avere Nainggolan per il ritiro di Pejo. Il tentativo di inserirlo nel gruppo dei convocati già nel ritrovo ad Asseminello è andato a vuoto nonostante la trattativa serrata degli ultimi due giorni. Così, a scanso di sorprese del pomeriggio, il Ninja salirà sull’aereo in direzione Linate per aggregarsi all’Inter. Un pranzo a Cagliari, un nuovo tentativo di trovare l’accordo e, in caso negativo, il volo verso Milano.
Sciolto un nodo, ne spunta un altro
Se nelle ultime settimane il problema sembrava essere tra Nainggolan e i nerazzurri – la famosa buonuscita – nelle ultime ore lo scoglio parrebbe essere stato superato. Una cifra vicina al milione per liberarsi del Ninja, l’Inter disposta a sciogliere quello che appariva il nodo cruciale. Ciò che al contrario era apparentemente un capitolo chiuso, ovvero l’accordo tra giocatore e Cagliari, sarebbe il ciò che ha creato lo stallo. E la distanza non facile da colmare. La società rossoblù, infatti, non avrebbe raggiunto le richieste di Nainggolan alla voce ingaggio, mettendo sul piatto sì un triennale, ma abbastanza lontano dai 2 milioni di euro a stagione desiderati dal Ninja.
Come detto il centrocampista belga è ancora in città e sembrerebbe fermo nelle sue richieste. Il passo fatto da Nainggolan è stato di quelli importanti, accettando uno stipendio inferiore alla metà di quello percepito in nerazzurri pari a 4,5 milioni di euro netti fino al 2022. Senza dimenticare che il belga è stato tra i capofila nell’accettare immediatamente la decurtazione delle mensilità causa covid nell’ultimo anno e mezzo.
Matteo Zizola