Sfiorarsi ma non incontrarsi, un destino che potrebbe ripetersi per la seconda volta. Era la stagione 2019-20, Davide Nicola era subentrato a Thiago Motta alla guida del Genoa e proprio in Liguria Gianluca Lapadula aveva vissuto i due campionati precedenti prima di salutare in direzione Lecce. Ora le strade del numero nove rossoblĂ¹ e del prossimo allenatore del Cagliari potrebbero non incrociarsi nemmeno in Sardegna, perchĂ© dopo l’annata difficile tra infortuni e sole tre reti all’attivo il centravanti della nazionale peruviana difficilmente resterĂ nella rosa a disposizione dell’allenatore piemontese.
Situazione
Professionista della cadetteria, ne sa qualcosa proprio il Cagliari che su Lapadula ha puntato dopo la retrocessione in Serie B del 2022. Ricevendo in cambio tanti gol e un contributo fondamentale per la promozione dopo un solo anno, una garanzia. Eppure il rapporto tra la massima serie e il centravanti piemontese non è dei migliori. Non solo in rossoblĂ¹, ma anche nelle precedenti esperienze. Solo in un’occasione Lapadula ha raggiunto la doppia cifra in Serie A, quando con la maglia del Lecce realizzĂ² 11 gol nella stagione 2019-20. Otto quelli messi a segno nell’annata con il Milan, sette in due campionati quelli nell’esperienza con il Genoa, otto con il Benevento nel 2020-21. Ed è questo uno dei motivi, non il principale, che potrebbe portare il Cagliari a dire addio al classe ’90, attualmente impegnato con il PerĂ¹ in Coppa America. La volontĂ di svecchiare il reparto, a maggior ragione dopo il rinnovo del capitano Leonardo Pavoletti, ma soprattutto un ingaggio che, bonus inclusi, viaggia sul milione e quattrocentomila euro fino al 2026. Uno stipendio fuori dai parametri del club, ancora di piĂ¹ pensando alle difficoltĂ fisiche di Lapadula nell’ultima stagione. Con la politica della societĂ rossoblĂ¹ che punta a ridurre ulteriormente il monte ingaggi, a prescindere dal tesoretto citato dal direttore sportivo Nereo Bonato nella conferenza stampa di fine stagione. E proprio Bonato, in una dichiarazione rilasciata al sito I Love Palermo Calcio, ha risposto sul futuro dell’italoperuviano prendendolo ad esempio per spiegare che “tutti sono incedibili e cedibili“.
Futuro
Palermo e non solo. Tante le possibili pretendenti in Serie B per Lapadula, così come non è da escludere, per quanto remota, l’opzione che vedrebbe il centravanti della nazionale peruviana restare in Sudamerica ed esaudire il desiderio di alcuni club del Paese materno. PerchĂ© il Bambino delle Ande, pur trovandosi bene in Sardegna, difficilmente accetterebbe un ruolo da comprimario, così come il Cagliari non vorrebbe tenere a libro paga uno stipendio a sei zeri per un calciatore che non ricoprirebbe quel ruolo fondamentale avuto sotto la guida di Claudio Ranieri. Al momento Lapadula è concentrato sulla Coppa America, con il PerĂ¹ che dopo l’esordio contro il Cile terminato sul punteggio di 0-0 proverĂ a superare la fase a gironi nelle sfide contro il Canada nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 giugno e contro l’Argentina domenica 30. Una vetrina che il Cagliari spera possa portare a richieste concrete, per ora ancora ferme ai classici pour parler in attesa che il mercato entri nel vivo. Con una certezza, o quasi: per Lapadula il futuro appare sempre piĂ¹ lontano dalla Sardegna.
Matteo Zizola














