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Mercato Dinamo Sassari | Occhi sugli italiani: le idee ci sono, gli accordi ancora no

L'ala-centro della Ju.Vi Cremona Luca Vincini
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Il tempo sa essere tiranno, ma anche amico e consigliere. È nell’ordine delimitato proprio da ore, minuti e secondi che si crea naturalmente quella che tutti chiamiamo pazienza. La capacità di saper aspettare il momento giusto, pur avendo le idee chiare. In casa Dinamo Sassari i pensieri dopo le riflessioni sono stati messi in ordine. Il lavoro sul mercato così corre, ma per vedere gli atti definitivi servirà pazienza e dunque tempo.

Nomi

A determinare l’attesa è la necessità della chiusura dei campionati e di un lasso di giorni che possa permettere anche a chi ha già finito il proprio percorso ed è finito nel mirino di diverse piazze di riflettere sul suo futuro. Motivo per cui non ci sono al momento firme e controfirme sui documenti che passano in casa sassarese, ma solo più fronti aperti per capire su chi puntare e affondare definitivamente il colpo nelle settimane future. Un accordo sancito non c’è neanche per Luca Vincini, che è un prospetto interessante e che interessa apertamente per le sue capacità sia vicino che lontano dal ferro. Un giocatore classe 2003 su cui potrebbe essere ripetuto l’esperimento già compiuto in casa Dinamo in passato con Ousmane Diop, anche se l’ala-centro della Ju.Vi. Cremona – sotto contratto per ancora una stagione con la formazione lombarda – ha messo già in cascina tre stagioni in A2, la prima a Biella e poi due proprio nella Ju.Vi. L’idea centrale rimane però quella che chiunque arrivi in Sardegna possa vedere in Sassari la piazza ideale per programmare la propria carriera, con la Dinamo che avrebbe così come vantaggio quella di vedere la nascita dei sintomi di quell’appartenenza mancata invece nell’ultima annata. Un aspetto che sarà determinante anche per giocatori con più carriera alle spalle e su cui Sassari deciderà di puntare. Le scelte non sono tante, ma dovranno essere oculate. I nomi rimbalzati sono quelli di Tambone e Alviti. Con il secondo al momento che però è concentrato sulla serie con Milano di una Trento che ha dimostrato di poter dire la sua. Discorso diverso per il play che lascerà Pesaro, che invece al momento valuta più fronti per il suo futuro.

Futuro

Il lavoro sul mercato è iniziato comunque da diversi mesi. Le prospettive si formano in parte nel corso dell’anno, con il punto di partenza spesso fissato nelle settimane della Summer League. Un percorso che poi prosegue con l’osservazione dei campionati europei non di prima fascia, in cui si seguono quei giocatori finiti precedentemente sotto i raggi del radar. Salvo, chiaramente, casi eccezionali che finiscono per rubare l’occhio già in estate. Un lavoro che dovrebbe ripetersi anche in quest’annata, dove però l’intenzione primaria rimane quella di costruire il gruppo italiani nel miglior modo possibile. I sei italiani saranno i primi tasselli da porre prima di discutere altri aspetti, anche quello relativo ai giovani sassaresi. Su tutti i destini di Pisano, Dore e Piredda, che in questa stagione si sono messi in evidenza anche lavorando sempre con la prima squadra durante la settimana. Le valutazioni saranno fatte però, e non solo sui due più noti prodotti del settore giovanile, solo al termine della finale di Serie C unica che vede la Dinamo, attraverso la Torres, impegnata contro Sennori. Con la prima settimana di giugno che potrebbe essere quella utile per intavolare le discussioni per capire se il futuro più prossimo sarà in Sardegna o altrove per fare esperienza.

Matteo Cardia

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