Dalla Turchia all’Italia, da Semih Kılıçsoy a Sebastiano Esposito, dal Beşiktaş all’Inter con il Cagliari al centro. Trattative, tentativi, offerte e quadrature da trovare per regalare a Fabio Pisacane l’attaccante da affiancare a Roberto Piccoli. Una corsa a due, un testa a testa che non esclude, comunque, un possibile ma improbabile arrivo a pari merito dei due protagonisti.
Attesa
Dalla Turchia sono certi, Cagliari e Beşiktaş hanno trovato l’accordo ormai da giorni per il passaggio di Kılıçsoy dai bianconeri di İstanbul al club rossoblù. Un accordo sulla parola che prevederebbe un prestito oneroso da un milione di euro e il diritto di riscatto a 12 milioni più 2 di bonus. Oltre alla percentuale sulla futura rivendita del 20% in favore del Beşiktaş. L’attesa figlia di diversi fattori, in primis la necessità dei bianconeri di trattenere Kılıçsoy per il ritorno dei preliminari di Europa League contro lo Shakhtar Donetsk di giovedì 31 luglio. Il classe 2005 già nel giro della nazionale di Vincenzo Montella (e capitano dell’Under 21) avrebbe già dato il suo assenso al trasferimento, ma non è solo la gara contro gli ucraini ad aver rallentato l’operazione. Dettagli ancora da definire, con il Cagliari che – secondo quanto appreso dalla nostra redazione – punterebbe a limare la cifra del riscatto portandola a 10 milioni di euro e, contestualmente, ridurre o eliminare completamente la percentuale sulla futura rivendita. Distanza comunque colmabile, anche se difficilmente la chiusura della trattativa dovrebbe arrivare questa settimana. Con il Beşiktaş che ha comunque fretta di chiudere diverse cessioni per poter portare avanti una mini rivoluzione tecnica e, tra queste, dopo l’addio ormai prossimo di Gedson Fernandes verso lo Spartak Mosca, c’è proprio quella di Kılıçsoy al Cagliari. Un affare che dovrebbe vedere la luce nonostante gli ultimi rallentamenti, anche se il club rossoblù ha comunque aperto un altro canale in attesa dell’evoluzione della trattativa con i turchi. A maggior ragione considerando il rischio di un esonero di Ole-Gunnar Solskjaer, con l’allenatore dei bianconeri in bilico e la possibilità di un veto alla cessione di Semih da parte del suo successore.
Linea calda
Da questi presupposti nasce il tentativo per Sebastiano Esposito, rientrato all’Inter dopo il prestito di Empoli. Il classe 2002 di Castellammare di Stabia è in uscita da Milano, ma i nerazzurri puntano esclusivamente a monetizzare. No a un prestito senza la certezza del riscatto, oltre a una valutazione da 7 milioni di euro che non favorisce un’operazione comunque complessa. La ragione principale delle difficoltà è nel contratto che lega Esposito all’Inter: scadenza 2026, per il prestito (con diritto oppure obbligo anche condizionato) diventa così necessario il rinnovo con i nerazzurri. E da quanto filtra da Milano l’opzione prolungamento non appare una strada che il calciatore e il suo entourage vogliono considerare. A sciogliere il nodo potrebbe arrivare un accordo simile a quello con cui il Cagliari ha prelevato Gianluca Gaetano dal Napoli la scorsa estate, ossia un prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo al raggiungimento di determinate condizioni di fatto automatiche. Soluzione che permetterebbe all’Inter di incassare i 7 milioni richiesti con certezza e al Cagliari di rinviare l’esborso alla prossima stagione, magari con un pagamento dilazionato come accaduto proprio per Gaetano. Una possibilità a oggi complessa, ma che allo stesso tempo non escluderebbe l’arrivo in Sardegna di Kılıçsoy. A maggior ragione se dovessero arrivare offerte concrete per Roberto Piccoli, con il West Ham che sarebbe alla finestra anche se non arrivano segnali in tal senso da oltremanica. Da non dimenticare, infine, che su Esposito resta sempre aperta la pista che porta alla Fiorentina, con i viola in attesa di cedere Beltran e che se dovessero riuscire a far partire l’argentino tornerebbero sull’attaccante nerazzurro.
Matteo Zizola
