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Mercato Cagliari | Uscite e idee, la situazione reparto per reparto

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La prima mossa del domino rossoblù è attesa per sabato 29 giugno, quando Dossena si sottoporrà alle visite mediche con il Como prima della firma sul contratto che lo legherà ai lariani fino al 2028. Poi per il Cagliari, dopo il weekend, ecco le due tessere successive: Davide Nicola diventerà ufficialmente il nuovo allenatore, Luperto il centrale al posto dell’ex Avellino.

Difesa
Un mercato partito come spesso capita in sordina, non solo per il Cagliari ma per tutta la Serie A. L’eccezione nel caso dei rossoblù è quella del tecnico, ultima squadra ancora con la panchina vuota assieme proprio all’Empoli. Questione di dettagli, perché Nicola è ormai ufficiosamente da almeno una settimana il nuovo allenatore del Cagliari, mentre Roberto D’Aversa prenderà il suo posto in Toscana. Il prossimo tecnico rossoblù sta però già da giorni lavorando alla rosa del futuro con il direttore sportivo Nereo Bonato, partendo come detto da un suo uomo in azzurro, quel Luperto che riempie la casella lasciata libera da Dossena. In una difesa che verrà guidata ancora da Scuffet, mentre per il secondo portiere si attende prima la probabilità uscita di Radunovic tra cadetteria (più probabile) o Serbia. Nessun riscontro sull’esterno difensore del Como Semper, idea che appartiene al passato, ossia a prima che Scuffet venisse prelevato dal Cluj un anno fa. Così come non c’è stato alcun contatto con la Fiorentina per il giovane centrale Lucchesi, la stagione scorsa in prestito alla Ternana. In attesa di capire se il Panathinaikos affonderà il colpo per Hatzidiakos per un prestito oneroso con diritto di riscatto, in uscita potrebbero esserci anche Azzi e Veroli. Per il primo si attendono proposte dalla B, per il secondo sono diversi i sondaggi sempre dalla cadetteria per un nuovo prestito dopo il rientro da quello di Catanzaro. Discorso simile sul lato opposto, con uno tra Di Pardo e Zappa che potrebbe salutare la Sardegna – più il primo del secondo – mentre in entrata resta più che vivo il nome di Zortea dell’Atalanta. Attenzione alta sulla situazione Mina, ora impegnato in Coppa America ma con il Cruzeiro sempre vigile e la clausola da 2 milioni valida fino al 10 agosto a rappresentare una possibile via d’uscita.

Centrocampo
In mezzo al campo tiene banco la questione Viola, con l’offerta di rinnovo del Cagliari per un’ulteriore stagione rimasta ferma a tre settimane fa, prima che il numero 10 calabrese partisse per le vacanze. Tornato in Sardegna nelle ultime ore dopo il passaggio a Pisa a creare possibili scenari futuri sotto la Torre, Viola attende il Cagliari ma con diverse opzioni per la discesa in Serie B a cifre vicine all’ingaggio attuale e con possibile biennale. Il Pisa del suo ex allenatore nonché amico Pippo Inzaghi è la società favorita. Sempre alla voce uscite da registrare l’interessamento del PAOK Salonicco per Razvan Marin, tema che però dovrà giocoforza attendere la fine del percorso della Romania a Euro 2024. Così come è in stand-by e congelato l’interessamento dell’Atalanta per Makoumbou, mentre dovrebbero essere punti saldi Prati, Sulemana e Deiola. Verranno valutati in ritiro Kourfalidis e Delpupo, con il greco che punta alla conferma mentre l’argentino potrebbe fare un passaggio in prestito in B dopo l’anno in C a Pontedera. Possibile addio per Jankto, un rientro in Repubblica Ceca l’opzione più percorribile, mentre per Mancosu è praticamente certa la naturale scadenza del contratto tra 72 ore. In entrata è tramontata praticamente sul nascere l’idea Vandeputte del Catanzaro, mentre per il possibile ritorno di Gaetano dal Napoli si dovranno aspettare prima le valutazioni di Antonio Conte in ritiro e poi la scelta del calciatore, richiesto anche dalla Fiorentina e da Fabio Pecchia, suo vecchio allenatore a Cremona, per il Parma.

Piccoli e gli altri
Il reparto offensivo vedrà una sorta di rivoluzione totale. Hanno salutato dopo il mancato riscatto sia Petagna che Shomurodov, così come Oristanio sul quale il Cagliari non sembra intenzionato a tornare alla carica per un nuovo accordo con l’Inter. Si ripartirà come base dai rinnovi di Pavoletti e Mutandwa, oltre alla conferma di Luvumbo, con la consapevolezza di dover necessariamente intervenire per aggiungere nuovi tasselli. Anche perché l’idea è quella di rinunciare anche a Lapadula per il quale si attendono proposte concrete dalla B. Così sono al momento quattro gli obiettivi sul taccuino del direttore sportivo Nereo Bonato. Senza che per forza uno escluda l’altro. Partendo da Piccoli, centravanti di proprietà dell’Atalanta di rientro dal prestito di Lecce. Al contrario di quanto riportato da radiomercato nelle ultime ore nessuna accelerata per l’attaccante bergamasco che, comunque, resta obiettivo concreto e in cima alle priorità. Il secondo è Nzola della Fiorentina, a maggior ragione dopo che i Viola hanno chiuso l’acquisto di Kean dalla Juventus. L’attaccante angolano, però, tra diverse proposte attese e ingaggio e valutazione elevati è obiettivo complesso. Più fattibile Felici della Feralpisalò, giovane che rientrerebbe nella politica di svecchiamento del reparto e che ha dimostrato margini di crescita importanti nonostante la retrocessione in C con i lombardi. Giovane e con margini di crescita anche lo spagnolo dell’Yverdon Kevin Carlos, ultimo nome in ordine di tempo nella lista dei desiderata. Come raccontato nelle ultime ore è confermato il contatto tra Cagliari e club svizzero, ancora da portare avanti quello con l’entourage del classe 2001 ex Huesca, capocannoniere dell’ultima Super League elvetica e per il quale l’Yverdon chiede 1,5 milioni di euro. Da vincere la concorrenza di Servette, Young Boys e alcune squadre tedesche. Da escludere invece un tentativo per il classe 2005 dell’Inter Pio Esposito, idea della prima ora diventata sempre più fredda con il passare delle settimane. Così come rimasti tra gli osservati senza però nessun passo nemmeno interlocutorio i due giovani uruguaiani Rossi e Duarte, ipotesi al momento da scartare. In uscita su cercherà una soluzione definitiva per Pereiro – in scadenza tra 12 mesi – mentre potrebbe essere valutato in ritiro Prelec, anche se la sua permanenza è appesa a un filo, con la possibilità di un inserimento dello sloveno come contropartita tecnica in una trattativa.

Matteo Zizola

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