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Mercato Cagliari | Tra richieste e attese: quale futuro per Altare?

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Parola alla difesa proprio quando il silenzio sembrava poter calare senza alcun dubbio. Invece all’improvviso la rottura, per certi versi non sorprendente, che ha chiuso le porte all’arrivo in Sardegna di José Luis Palomino. Il Cagliari ora dovrà nuovamente andare a caccia del difensore d’esperienza, ma non solo. Tra cessioni da finalizzare, pressioni dall’esterno e un ulteriore tassello da regalare a Claudio Ranieri per la sua retroguardia.

Calma Altare
Il nodo commissioni non è stato sciolto e così, dopo un lungo – fin troppo – tira e molla i rossoblù hanno abbandonato la presa sul difensore argentino dell’Atalanta. Proprio quando il diesse Nereo Bonato sembrava aver portato l’operazione a dama, ecco che i famosi dettagli non hanno portato alla fumata bianca. Ranieri non ha il suo Papa, il Cagliari dovrà guardare altrove. E, nel frattempo, liberare il reparto arretrato di chi è da tempo in uscita come Edoardo Goldaniga ed Elio Capradossi. Il primo resta sul taccuino di Como, Spezia, Bari, Palermo e da ultima la Ternana, senza che però ci siano stati affondi concreti dalla cadetteria. Il secondo, invece, dopo aver dato risposte positive dal punto di vista fisico nelle ultime amichevoli precampionato, potrebbe vedere materializzarsi gli interessi dall’estero con Grecia, Turchia e soprattutto Cipro alla finestra. Chi invece è finito al centro del mercato è Giorgio Altare, pur se non per volontà del Cagliari. Il Venezia preme, l’interesse è concreto e reale come filtra dall’entourage dell’ex Olbia. Ma per vedere il centrale bergamasco lasciare la Sardegna manca l’assenso di parte rossoblù e, al momento, non sembra esserci alcuna intenzione di lasciar partire il classe ’98. Sempre che a fine mercato gli eventi non portino il Cagliari al cambio di rotta, possibilità però a oggi abbastanza remota.

Tra Italia ed estero
Lasciato Palomino a Bergamo, per Ranieri resta l’urgenza di un nuovo innesto d’esperienza in difesa con caratteristiche simili a quelle del trentatreenne dell’Atalanta. Ovvero con conoscenza della categoria e di piede mancino. Non l’unico, perché il Cagliari cerca anche un altro centrale come da richiesta di Sir Claudio. Un occhio al mercato italiano e uno a quello estero, mentre come un cane che si morde la coda le cessione devono giocoforza essere il viatico per le entrate e viceversa. Un intrigo che al momento vive ancora dell’addio alla pista Palomino, un tira e molla che non ha lasciato i rossoblù impreparati, ma che giocoforza impone ripartire dal fondo della scacchiera. Se i nomi dei papabili sono ancora avvolti nel mistero, difficile che tra i possibili candidati ci possa essere il difensore del Nantes Jean-Charles Castelletto. Troppo alta la valutazione dei francesi per il classe ’95 francese nazionale del Camerun, così il Cagliari pensa ad altri profili esteri oltre che alla priorità sul mercato italiano. Mentre continua in mezzo al campo la fase di attesa per Matteo Prati della Spal senza novità sostanziali, compresa la fiducia elevata dalle parti rossoblù della riuscita dell’operazione. Così come si attendono novità in attacco, con da una parte Lorenzo Colombo e dall’altra Bruno Petkovic, entrambi obiettivi complessi e dalle diverse difficoltà. Con la Coppa Italia alle porte e le ultime due settimane di mercato che si attendono vorticose nonostante le premesse sembravano portare maggiore calma in entrata.

Matteo Zizola

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