Incastri, parole, aiuto reciproco. Ormai da settimane Cagliari e Inter cercano di dipanare la matassa e dopo finte e controfinte la strada appare aver intrapreso la discesa finale.
Prove d’addio
Il tema è da tempo lo stesso, nome Nahitan cognome Nández, segni particolari garra e duttilità. Caratteristiche che piacciono e non poco a Simone Inzaghi, alla caccia di un sostituto del parigino Hakimi che possa rientrare anche nelle rotazioni di centrocampo. Il León vede di buon grado la destinazione nerazzurra, contratto importante, vetrina europea, ulteriore step di crescita dopo il passaggio dal Boca Juniors al calcio europeo dell’estate 2019. Il Cagliari, dal canto suo, ha più di un motivo per preferire la soluzione italiana a quella estera. Inter o Roma non fa differenza, ma i nerazzurri sono quelli che hanno agito con più convinzione fin dall’inizio per arrivare a Nández. Il nodo cruciale è il decreto crescita che costringe il giocatore a restare residente in Italia per due anni, per questo motivo la soluzione estera non è praticabile prima di agosto, quando il centrocampista uruguaiano compirà il suo biennio in Sardegna. Aspetto importante più per i rossoblù che per il León, perché da prassi ormai consolidata è il Cagliari ad aver anticipato in questi mesi al giocatore la differenza tra netto e lordo che, teoricamente, avrebbe dovuto ricevere soltanto scaduti i due anni di residenza. Per questo, in caso di opzione Leeds prima di agosto, la società rossoblù avrebbe di fatto perso lei i milioni della fiscalità agevolata.
Muro insormontabile
Leeds che non ha mai presentato un’offerta concreta, men che meno vicina alla clausola rescissoria da 36 milioni. Né in toto né in parte e tantomeno con pagamenti dilazionati. Vero è che l’entourage del giocatore avrebbe preferito la Premier League e il Loco Bielsa, ma il Cagliari dagli inglesi potrebbe soltanto valutare una cessione interamente cash. Nonostante Nández piaccia e non poco, i 36 milioni sono un investimento che i bianchi dello Yorkshire non vogliono affrontare e non possono ammorbidire con quelle contropartite “pronte subito” citate dal presidente Giulini. Ed è su questo tema che Inter e Cagliari hanno discusso nelle ultime settimane quasi giornalmente. Un ‘offerta con una parte economica intorno ai 15-20 milioni, possibile come soluzione quella in stile Barella del prestito oneroso con obbligo di riscatto, e ad alzare la valutazione alcuni giocatori graditi e utilizzabili da subito.
Quadra
L’Inter in un primo momento aveva provato a inserire alcuni giovani di prospettiva, ma il Cagliari da quell’orecchio non ha voluto sentirci. Semplici ha bisogno di giocatori pronti, Giulini non può che portare avanti quel mercato creativo da lui citato come chiave per il rafforzamento dei reparti scoperti. E così ecco che l’affare Dalbert e quello Nainggolan rientrerebbero più che nel discorso Nández, se non di riflesso, in un modus operandi di favori reciproci per venirsi incontro. Mentre restano più che vive le piste che portano al centrocampista Agoumé, l’anno scorso allo Spezia dove si è ben comportato quando chiamato in causa, e al centravanti Pinamonti per il quale l’Inter contribuirebbe a parte dell’ingaggio. Il Cagliari, come detto da un mese a questa parte, aveva come preferenza in cima alla lista Dimarco e Vecino, ma entrambi appaiono come parte del progetto targato Inzaghi e protagonisti del famoso mercato creativo, ma in salsa nerazzurra. Così tra giovani rifiutati e desideri bloccati dalle diverse volontà, Cagliari e Inter sono arrivate vicine alla conclusione andando su diversi affari un po’ slegati e un po’ no.
Oggi potrebbe essere la giornata del passo non finale, ma interlocutorio per quello decisivo. Il presidente rossoblù Giulini partirà da Pejo in direzione Milano dove potrebbe incontrare sia i dirigenti dell’Inter che l’agente di Nahitan Nández. Un affare che era nell’aria da tempo e che, dopo diversi giochi prevalentemente mediatici, appare ora alla luce del sole. Semplici ha accettato il destino del suo León, ora attende fiducioso il completamento della rosa e il ritorno del Ninja in rossoblù. Poi sarà il tempo di puntare dritti verso le prime uscite ufficiali, senza Nández, ma con la volontà di ripartire da dove si è chiusa la scorsa stagione.
Matteo Zizola