Ogni guerra ha la sua tregua, ogni tregua può portare all’armistizio. Entrano in gioco le diplomazie, si cerca il bene comune, restano le distanze e la poca fiducia, ma si prova almeno ad evitare ulteriori spargimenti di sangue.
Amore tormentato
Nahitan Nández e il Cagliari, una storia che era iniziata due anni fa, agosto 2019, con i migliori auspici. Un amore improvviso, due stagioni tra alti e bassi, un finale in crescendo. Il futuro era chiaro fin da subito, fin dal giorno della presentazione con la maglia rossoblù in quella che all’epoca veniva chiamata Sardegna Arena. Uno, massimo due anni di adattamento al calcio europeo e poi io salto. I problemi non sono mancati, dai conti alla voce stipendio netto che non tornavano al León fino alla famosa diatriba sui diritti d’immagine. In campo, però, al netto di qualche passaggio a vuoto, l’impegno non è mai mancato. Poi, all’improvviso, ma non a sorpresa, è arrivato lo strappo. La famosa promessa di essere ceduto a un top club non mantenuta, la parola d’onore – Nández dixit – del presidente Giulini che si svuota quando l’offerta dell’Inter viene rispedita al mittente.
Prove di tregua
Il centrocampista uruguaiano “è rimasto molto amareggiato”, così il direttore sportivo rossoblù Capozucca prima della partita contro il Pisa alla vigilia di Ferragosto. Ma anche “se ci sarà un’opportunità che gratifica entrambi lo accontenteremo”. Un passo indietro dopo la tempesta, nata dalla mancata partenza per Maiorca e rincarata dal famoso post social. L’esclusione dalla Coppa Italia, la probabile multa, il silenzio. L’Inter ci aveva provato e quasi era arrivata al giocatore, ma la cessione improvvisa di Lukaku ha fatto saltare il banco. L’offerta nerazzurra non era più congrua, i problemi economici superati con la partenza del belga hanno imposto al presidente Giulini il rilancio. Nello stesso momento l’entourage del giocatore si è mosso per trovare una soluzione alternativa puntando dritto alla Premier. Non il Leeds che senza la cessione di Phillips non può investire la cifra richiesta dal Cagliari, non il West Ham che allo stesso modo avrebbe dovuto cedere Rice per poter tornare sul León dopo il tentativo del gennaio 2020. E in entrambi i casi mancava la volontà di lasciar partire i due nazionali inglesi. Così ecco arrivare il Tottenham di Paratici, un tempo deus ex machina del mercato della Juventus e ora passato agli Spurs. Con Harry Kane in partenza verso Manchester, le tante sterline incassate andranno su una punta, un difensore e su un centrocampista di sostanza. Il nome è, come anticipato ieri, quello di Nahitan Nández.
Stretta finale
Lunedì 16 agosto è data da segnare in rosso nel calendario del calciomercato rossoblù. Incontro per Dragusin con la Juventus, quello per provare a chiudere il prestito di Pobega con il Milan, l’attesa per il definitivo affondo del Betis Siviglia per Godín, ma soprattutto il meeting con il Tottenham per definire l’offerta, sia al giocatore che al club di Via Mameli. Prestito oneroso con obbligo di riscatto, cifra totale intorno ai 30 milioni con una prima tranche – quella dell’accordo temporaneo – pari a 10 milioni di euro e l’acquisto definitivo per una cifra intorno ai 20 milioni. Un’offerta decisamente migliorativa rispetto a quella dell’Inter che si era fermata a soli 3 milioni per il prestito e aveva provato più volte ad abbassare il totale a 25 milioni, senza dimenticare il diritto di riscatto e non l’obbligo. Tutto sembrerebbe portare verso la fumata bianca nei prossimi giorni, mettendo fine a una diatriba rapida, ma intensa. Solo le firme però potranno chiudere il libro di Nández a Cagliari, come insegna il passato recente e meno recente con il León le sorprese sono dietro l’angolo.
Matteo Zizola