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Mercato Cagliari, Oliva: da pedina di scambio all’interesse del Benevento

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Da oggetto misterioso a elemento importante nelle rotazioni. Quindi il ritorno nell’anonimato, il prestito, le panchine e di nuovo in Sardegna senza occasioni per incidere e dimostrare il proprio valore. Christian Oliva è uno dei più grandi punti interrogativi delle ultime stagioni in casa Cagliari, più mediano che regista, rimasto a guardare anche quando le difficoltà numeriche hanno attanagliato il centrocampo.

Seconda linea
Quattro spezzoni in quattro partite di campionato, quarantaquattro minuti totali. Il numero quattro è quello che rappresenta la stagione del centrocampista uruguaiano fino a oggi. Solo una gara da titolare, quella nella vittoria in Coppa Italia contro il Cittadella, poi tante panchine e pochissimi spezzoni tra partite già chiuse – Juventus prima della sosta e Inter – e necessità di forze fresche in finali concitati – Roma e Sassuolo. Con l’arrivo di gennaio per Oliva si ripropone l’eterno dilemma di ogni sessione di mercato, restare senza assaggiare il campo – se non saltuariamente – o provare a giocarsi altrove le proprie carte. Sperando che un passaggio lontano da Cagliari non prenda la stessa direzione verso la panchina, come accaduto a Valencia nella seconda parte dello scorso campionato, con le sole nove presenze per un totale di 191 minuti in cinque mesi. Numeri che non gli garantirono il riscatto da parte del club spagnolo, con il ritorno in rossoblù e le difficoltà che restano tali.

Pedina di scambio
Il quinto uruguaiano della truppa è destinato così a partire. Come Godín e Caceres, anche se con destini diversi. Perché se per i due difensori si tratta di un addio non senza polemiche, per Oliva è lo scarso utilizzo la causa principale della sua futura cessione. Non definitiva, ma in prestito, con tre squadre come possibili destinazioni al momento. L’ex Nacional Montevideo, arrivato in Sardegna dal Boston River, potrebbe così essere utilizzato come pedina di scambio per sistemare il centrocampo, portando in rossoblù elementi più funzionali alle idee di Mazzarri e lasciando che possa conquistarsi maggiore spazio altrove. Come riportato dall’Unione Sarda la prima opzione è quella che vedrebbe Oliva trasferirsi a Genova, sponda blucerchiata. A fare il percorso inverso sarebbe così Kristoffer Askildsen, centrocampista norvegese classe 2001 con all’attivo 15 presenze con la Sampdoria in questa prima parte di campionato, delle quali solo cinque dal primo minuto. Uno scambio di prestiti così come quello che porterebbe Oliva a Empoli, altra possibile destinazione del mediano di Ciudad de la Plata. Il Cagliari, come è ormai noto, starebbe provando a portare in Sardegna Nedim Bajrami, ma viste le difficoltà della trattativa – con i toscani che hanno alzato il muro – ecco che nelle discussioni sarebbe entrato il nome di Leo Stulac, centrocampista sloveno ai margini nella squadra di Andreazzoli. Classe ’94, Stulac è chiuso in Toscana e potrebbe così cercare di rilanciarsi con la maglia del Cagliari, mentre Oliva andrebbe a rimpolpare il reparto mediano dell’Empoli e a fare da alternativa a Samuele Ricci.

Ripartenza dal basso
La Serie A sembra essere così il destino di Oliva, anche se lontano da Cagliari. C’è però una pretendente ulteriore che potrebbe garantirgli maggiore continuità rispetto a Sampdoria ed Empoli, quella che probabilmente gli servirebbe per dare una spinta alla propria carriera. A sondare il terreno per il mediano uruguaiano, infatti, è stato negli ultimi giorni il Benevento. Le Streghe avrebbero pensato a Oliva per aggiungere qualità in vista della lotta per la promozione nella massima serie, aggiungendo così un nuovo elemento a un reparto che vede come protagonista l’altro ex rossoblù Artur Ionita. Un prestito che farebbe comodo a tutti, al Cagliari che potrebbe così provare il rilancio di un giocatore al momento ai margini, al Benevento che aggiungerebbe un elemento di spessore alla propria mediana, e soprattutto a Oliva che avrebbe l’occasione di trovare maggiore continuità senza il rischio di passare di panchina in panchina come avvenuto con il trasferimento di Valencia.

Matteo Zizola

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