“Abbiamo deciso di ripartire con un sorriso e con un progetto nuovo, con l’entusiasmo che io avevo perso un po’ e non solo per la situazione Covid”. Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini è stato chiaro, le dichiarazioni prima della partita contro il Milan una pietra tombale sul passato recente.
Eusebio Di Francesco l’uomo per il rilancio, nonostante la delusione avesse fatto capolino Giulini è pronto a riprovarci, a cercare quel salto di qualità prima sfiorato con Maran, poi perso di vista nel 2020 anno del centenario. Il nuovo allenatore significa soprattutto cambiamenti sostanziali nel gruppo da mettergli a disposizione, mantenere una rosa competitiva è l’obiettivo da perseguire così da lottare per posizioni migliori, Giulini dixit.
Il punto fermo da cui ricostruire risponde al nome di Radja Nainggolan, una conferma non solo richiesta da Di Francesco, ma ritenuta necessaria anche dal presidente rossoblù. La sua importanza non solo in campo – lo ha dimostrato quando è mancato – ma anche per le dinamiche dello spogliatoio è lapalissiana. Trovare la quadra con il Ninja appare al momento il compito più complicato, Nainggolan non vuole rinunciare a quei 10 milioni in due anni che del contratto fino al 2022 con la società nerazzurra, 4,5 netti all’anno più bonus che lo portano a 5. Da qui la richiesta al Cagliari, un triennale da 3,3 milioni di parte fissa, l’offerta di Giulini da 3 più bonus, una distanza colmabile ancora di più considerando quanto sia importante la sua conferma per Eusebio Di Francesco.
I discorsi aperti con l’Inter detentrice del cartellino e ultima a poter avere la parola sono noti, i nerazzurri guardano ad Alessio Cragno, la prima offerta di 12 milioni più il cartellino di Nainggolan una base di partenza che Giulini vorrebbe veder crescere. Valutazione sotto le aspettative del patron rossoblù che non rinuncerebbe al portiere di Fiesole con leggerezza, Nahitan Nández possibile alternativa per arrivare al Ninja e convincere l’Inter a mollare la presa, pur se in questo caso tutto dipende dal giocatore e dal suo agente Pablo Bentancur, a metà tra le sirene inglesi dal rumore di sterline tintinnanti e quelle italiane – non solo nerazzurre – con vista sulla Champions League.
La probabile cessione di Nández aprirebbe la caccia a nuovi elementi per il centrocampo di Di Francesco e il nome nuovo, per ora solo sul taccuino e senza passi concreti, è quello di Joaquín Pereyra. Centrocampista argentino mancino classe ’98 del Rosario Central, è un calciatore dalle doti offensive che può disimpegnarsi anche come esterno d’attacco, ha una valutazione intorno ai 3 milioni di euro e un contratto in scadenza nel 2022. Su di lui anche Boca Juniors, Independiente e soprattutto i portoghesi dello Sporting Lisbona, da quanto abbiamo raccolto al momento non c’è nessuna richiesta ufficiale da parte del Cagliari, ma novità in merito potrebbero arrivare già dalla prossima settimana.
Detto dell’ormai prossima conferma di Federico Mattiello, più rinnovo del prestito che riscatto del cartellino di proprietà dell’Atalanta, uno dei temi caldi è quello dei contratti in scadenza non solo a fine agosto, ma anche nel 2021. Cigarini ormai dovrebbe avere le valigie pronte, sempre che Di Francesco non ne chieda la conferma, Klavan potrebbe allungare di un anno a cifre inferiori alle attuali, Rafael è in dubbio tra un ruolo differente in Sardegna e l’opzione Roma.
Per gli elementi in scadenza nel 2021 il discorso si fa più complesso. Birsa ha richieste tra le neopromosse e squadre di livello in Serie B, Pisacane potrebbe restare e poi valutare un eventuale rinnovo dal prossimo gennaio, Daniele Ragatzu idem, mentre i casi più spinosi sono quelli di Ceppitelli e Ionita. Entrambi potrebbero chiudere la loro esperienza in rossoblù già quest’estate, perderli a parametro zero una soluzione che il Cagliari vorrebbe evitare e le richieste, soprattutto per il moldavo, non mancano con in testa il Benevento.
Infine attenzione a quanto sta accadendo in seno al Cruz Azul e che potrebbe incidere fortemente sull’affare Jonathan Rodriguez. Il presidente dei messicani Billy Alvarez, accusato di crimini gravi come lavaggio di denaro sporco e associazione a delinquere, ha rinunciato alla propria carica dopo 32 anni in sella alla società. Il potere decisionale su eventuali cessioni passa ora al consiglio di amministrazione e a quello di vigilanza del club con a capo José Antonio Marín e Victor Velazquez, va da sé che il tema dell’eventuale cessione del Cabecita al Cagliari subirà uno stop momentaneo in attesa di capire le nuove intenzioni della società messicana.
Matteo Zizola