Una sessione di mercato iniziata per il Cagliari con la caccia alla liquidità attraverso cessioni economicamente importanti. Poi la rivoluzione dopo la retrocessione, come annunciato da Stefano Capozucca con quel “vorrei cambiare molto, questa è la mia intenzione e il presidente è d’accordo con me”. Infine gli ultimi addii che non parlano né di necessità economica né di colpe per la discesa in Serie B dei diretti interessati.
Corsi senza ricorsi
Due fratelli, arrivati dall’Ajaccio nel settembre del 2020, sguardo al futuro e colpi di prospettiva. Da una parte Mattéo, dall’altra Lisandru, il primo classe 2000 e fin da subito nel giro della prima squadra, il secondo classe 2003 e con l’etichetta di prossimo campioncino da formare in casa passando dalla Primavera. I due Tramoni, dopo solo due stagioni, sono ora vicinissimi a lasciare la Sardegna per trasferirsi in Toscana destinazione Pisa. Stesso destino, diverse le storie che hanno portato a una conclusione per certi versi inattesa. Soprattutto nel caso di Mattéo che, dopo il prestito di Brescia nell’ultimo campionato cadetto, sembrava poter essere un vero e proprio nuovo acquisto per il Cagliari di Liverani. Invece l’estate ha raccontato settimane tra infortuni e voci d’addio, fino agli ultimi giorni con lo scatto decisivo del Pisa per portare in nerazzurro i due fratelli corsi. Per Lisandru, invece, la ragione madre di un addio annunciato da tempo è quel contratto in scadenza nel 2023 che non ha portato nessun passo avanti alla voce rinnovo. E dopo le attenzioni del Verona – in coppia con Bruno Conti Jr., poi trasferitosi in gialloblù – ecco quelle del Pisa che è prossimo a prelevarlo dal Cagliari assieme al fratello maggiore. Un passaggio che lo vedrebbe terminare il viaggio a Mantova, come previsto anche quando la cessione al Verona sembrava cosa fatta.
Passo d’addio
Una cifra dai tre ai quattro milioni di euro e percentuale sulla futura rivendita. Queste le basi dell’accordo tra Cagliari e Pisa per il passaggio dei due fratelli Tramoni in nerazzurro. La chiusura è attesa a stretto giro, ulteriore segnale l’acquisto da parte della società rossoblù di Vincenzo Millico, esterno d’attacco del Torino – ultima stagione in prestito al Cosenza – che, numericamente e non solo, prenderà il posto proprio di Mattéo Tramoni. Il classe 2000 di Ajaccio, dunque, sacrificato su un altare che però diventa difficile da definire. Perché, guardando al bilancio, le cessioni chiuse dal Cagliari in questa estate rivoluzionaria hanno dato più di una boccata d’ossigeno alle casse societarie, così come l’esterno corso non può essere inserito tra i responsabili della retrocessione in cadetteria. Anzi, proprio in Serie B Mattéo Tramoni ha dimostrato nell’ultimo campionato con la maglia del Brescia di poterci stare a pieno diritto. Quarantuno presenze tra stagione regolare e playoff, otto gol e tre assist a tabellino e un ruolo se non da protagonista assoluto – 24 le gare dal primo minuto – sicuramente da elemento importante per le Rondinelle. Dopo la decisione del club di Massimo Cellino di non riscattarlo, anche per via del 50% sulla futura rivendita messo nero su bianco dal Cagliari, sembravano aprirsi nuovi orizzonti in Sardegna per il ventiduenne di Ajaccio. D’altronde quella percentuale raccontava di una società che credeva nel calciatore e, se proprio riscatto doveva essere, meglio proteggersi per il futuro. E invece, tra un precampionato ai margini e condizionato dagli infortuni e le offerte che non sono mancate, ecco che per Mattéo Tramoni si sono aperte le porte della cessione. “Non escludo altre possibilità, specialmente dovessero arrivare offerte dalla A” le parole al Corse Matín il 2 agosto, e queste altre possibilità ora si chiamano Pisa e Serie B, stesso campionato del Cagliari.
Chissà quanto ha inciso il destino del fratello Lisandru, se il mancato prolungamento abbia aperto delle crepe non solo tra il Cagliari e il più piccolo dei fratelli Tramoni, ma anche tra la società rossoblù e il più esperto Mattéo. Pronto a lasciare la Sardegna dopo sole nove presenze, sei spezzoni in campionato e tre da titolare in Coppa Italia. Sempre che non sia arrivata la bocciatura da parte di Fabio Liverani, anche se sarebbe curioso dopo un precampionato passato più ai box che sul campo. In rossoblù al suo posto Vincenzo Millico, classe 2000 come il corso e che in Serie B ha raccolto 24 presenze e tre gol con il Cosenza, oltre a 15 spezzoni nel massimo campionato con la maglia del Torino. Una scelta, dunque, difficilmente giustificabile con la maggiore esperienza del nuovo arrivo. Tutti nodi che verranno al pettine una volta che parlerà il campo, quando si capirà se la scelta del presidente Tommaso Giulini e del direttore sportivo Capozucca sia stata quella giusta o, al contrario, se i due Tramoni troveranno altrove la consacrazione.
Matteo Zizola