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Mercato Cagliari | Lapadula, contro il Milan un’altra sfida da ex tra necessità e volontà

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Mani sulle orecchie per ascoltare i tifosi urlare il suo nome dopo un gol. Lotta, sacrificio, disponibilità. Reti, tante, tantissime, con il titolo di capocannoniere a renderlo guida dell’attacco e protagonista assoluto per il ritorno in Serie A. Anche infortuni qua e là, la continuità mancata, ma ancora una volta decisivo per la salvezza con Claudio Ranieri in panchina. Ogni gol un abbraccio con l’ex allenatore rossoblù, fino all’arrivo di Davide Nicola e nuove complessità a segnarne la strada. Nel mercato di gennaio in casa Cagliari c’è un nome che ricorre, non un possibile acquisto, ma una cessione da portare a termine per poter avere mani più libere in entrata. Gianluca Lapadula il protagonista, in una vicenda dai contorni tanto chiari quanto imprevedibili.

Parabola
Via vai, che tradotto in termini di calciomercato significa un acquisto per ogni cessione. Regola principale per il Cagliari, con il direttore sportivo Nereo Bonato che deve cercare gli incastri per far combaciare i diversi tasselli. La tessera principale del puzzle è l’attaccante italo-peruviano, arrivato nell’estate del 2022 come innesto di punta – metaforicamente e in campo – per tentare la promozione in Serie A dopo la retrocessione dolorosa di Venezia. Contratto triennale che scadrà il prossimo giugno, un primo anno da goleador con un inizio complicato e un crescendo costante che lo ha portato a vincere la classifica marcatori del torneo cadetto. E un rapporto con Ranieri che lo ha visto migliorare – se possibile – una capacità realizzativa già di livello anche con Fabio Liverani alla guida. I postumi dell’infortunio patito nei playoff che vide Lapadula giocare sul dolore diventò l’anticamera di un ritorno in Serie A non dei più semplici, tra risultati di squadra e gol che non arrivavano. Prima il problema alla caviglia con annessa operazione che gli fece saltare le prime undici giornate di campionato, poi la prima firma arrivata soltanto a dicembre nel 2-1 in rimonta contro il Sassuolo alla Unipol Domus, quindi il fin troppo sacrificio che portò alla frattura al naso e a un nuovo stop sulla tabella del ritorno alla migliore condizione. Il secondo gol a marzo ad aprire il punteggio nel 4-2 finale contro la Salernitana, infine il rigore a Reggio Emilia contro di nuovo contro il Sassuolo che certificò il 2-0 e la permanenza in Serie A. In mezzo la rete della qualificazione in Coppa Italia a Udine, fino ad arrivare a questa stagione con Lapadula ancora a secco in campionato – undici presenze, solo una dall’inizio e appena 287 minuti in campo – e con un gol di nuovo in coppa contro la Cremonese. Ingaggio importante in rapporto all’utilizzo e ai numeri, la scadenza a giugno all’orizzonte, la necessità di liberare un posto e soprattutto risorse per cambiare le sorti dell’attacco di Nicola: questi i motivi del suo nome come il maggiormente indiziato all’addio in questo gennaio.

Volontà
Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mare. Non un semplice proverbio, perché tra l’Isola e le possibili destinazioni l’acqua da attraversare è tanta soprattutto metaforicamente. La volontà di Lapadula è nota, lo ha dichiarato proprio il numero 9 rossoblù nel post partita contro la Cremonese dello scorso 24 settembre: “Mercato? Non è la prima volta che in estate si è parlato di altre squadre, io non ho rifiutato nulla, ma ho scelto il Cagliari. Ci tengo tantissimo a dirlo, è una scelta fatta con il cuore e con la testa”. Una situazione che, di fatto, non è cambiata dopo il girone d’andata, con il numero nove rossoblù che ha chiuso la prima parte di campionato con il diagonale stampatosi sul palo nel recupero della trasferta di Monza. E che ora, con il Milan all’orizzonte, vorrebbe tornare finalmente al gol in una delle tante sfide da ex della sua carriera. Proprio con i rossoneri segnò nell’ultima gara giocata allo stadio Sant’Elia, il 28 maggio del 2017 nel 2-1 in favore degli uomini di Rastelli. Lapadula protagonista da avversario in quella che è l’unica vittoria del Cagliari contro il Milan nelle ultime 40 gare giocate in Serie A, segno del destino. Forse una delle ultime occasioni per convincere la società a puntare ancora su di lui, nonostante secondo quanto appreso dalla nostra redazione la sua volontà resti ferma sulla permanenza in Sardegna. E con approcci di eventuali pretendenti non ancora arrivati all’italoperuviano, mentre un timido sondaggio è stato fatto al club da parte dello Spezia (come anticipato da TMW) con l’apprezzamento della cadetteria che è noto da tempo. Ma, ancora una volta, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: nel mercato tutto può cambiare di giorno in giorno, ma per ora le probabilità di una sua permanenza nell’Isola fino alla scadenza del contratto a giugno superano quelle di un addio. Questione di cuore e di testa, appunto.

Matteo Zizola

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