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Mercato Cagliari, l’affondo del Napoli e le strategie Juve su Nandez

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Ultimi giorni di mercato in casa Cagliari e a tenere banco è, manco a dirlo, Nahitan Nández. Il centrocampista rossoblù è desiderato ma non conteso, aspetta le mosse delle pretendenti che, dal canto loro, non sembrano avere intenzione di scatenere alcuna asta con buona pace del patron Tommaso Giulini.

Bianco e nero

Nelle ultime ore il nome di Nández è entrato prepotentemente nelle onde lunghe di radio mercato. D’altronde quando a farsi viva è una società come la Juventus il clamore mediatico cambia inevitabilmente di proporzioni. Clamore che però deve fare i conti con la pausa imposta dagli eventi. I bianconeri, infatti, non premono sull’acceleratore non solo perché impegnati cuore e anima nell’affare Vlahovic – la cui priorità è spiegata dalle cifre in ballo – ma anche perché senza la cessione di uno tra Arthur (Arsenal) e Bentancur (Aston Villa) l’affondo per Nández non arriverà. Inoltre, aspetto non da poco, il Cagliari non si muove dalla propria posizione. Sì al prestito oneroso relativamente basso – due milioni di euro – no al semplice diritto di riscatto a giugno, ma obbligo come conditio sine qua non, anche all’avverarsi di determinate condizioni. Tommaso Giulini vuole garantirsi la cessione a titolo definitivo in estate e non ritrovarsi la patata bollente tra le mani tra qualche mese.

Occhio al contratto

Ci sono due fattori che spingono il patron rossoblù a pretendere maggiore certezza sul completamento della cessione tra prestito e obbligo di riscatto. Intanto la questione economica, un conto è avere una situazione pendente con tutto ciò che può comportare – rischio infortuni, situazione personale in patria del calciatore – un altro avere la sicurezza di un’entrata tra pochi mesi. C’è poi il discorso contrattuale, altro aspetto non di poco conto. Nández ha un accordo con il Cagliari fino a giugno 2024, lontano ma non così tanto dalla scadenza. Il rinnovo, anche solo per una stagione, non è una soluzione praticabile, il León difficilmente – eufemismo – affronterà anche solo l’idea del prolungamento. E, quando si arriva a soli due anni dalla fine del contratto, la storia insegna che inizia automaticamente la discesa della valutazione sul mercato, fino a un deprezzamento totale non appena si arriva ai sei mesi dalla conclusione dell’accordo.

Grande squadra, grande offerta

Tommaso Giulini tiene però duro e non vuole scendere a patti con nessuna delle pretendenti. Una volta chiusa la pista Torino, con il giocatore per nulla convinto della destinazione dal punto di vista sportivo più che economico, le avances delle grandi della Serie A hanno fatto cambiare le prospettive. Un conto è se a farsi avanti è una società di medio livello, un altro se sono Juventus e Napoli. Un modus operandi che ha di fatto chiuso quasi tutte le possibilità di un ritorno sulla scena dell’Inter, indispettita dall’evoluzione estiva della trattativa per il León e non intenzionate a risedersi al tavolo con il Cagliari nonostante le parole recenti di Simone Inzaghi. E le stesse dinamiche potrebbero rendere difficili le discussioni con Juventus e Napoli. Non tanto quelle con i bianconeri, quanto quelle con i partenopei.

Il passato incombe

Nández è un desiderio concreto di De Laurentis e soprattutto del direttore sportivo azzurro Giuntoli, tanto che nelle prossime ore si prospetta un’offerta molto simile a quella messa sul piatto da Torino. Prestito oneroso da due milioni di euro, diritto di riscatto a 15 milioni che diventa obbligo all’avverarsi di determinate condizioni, l’aggiunta di alcuni bonus a completare il quadro. Giulini, dal canto suo, vorrebbe una proposta superiore da parte del Napoli. Memore degli acquisti particolarmente onerosi di Rog e Pavoletti, il presidente rossoblù non riterrebbe corretta la valutazione data dai partenopei per il centrocampista uruguaiano. Questione di differenti punti di vista, da un lato De Laurentis che – legittimamente – vede una differenza sostanziale tra i valori pre-Covid e quelli post e quindi un confronto impossibile tra momenti diversi del mercato, dall’alto Giulini che, dopo aver versato sulle casse del Napoli quasi 30 milioni per i due calciatori, non vorrebbe svendere l’acquisto più caro della storia rossoblù.

Matteo Zizola

 
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