Si dice che la migliore difesa sia l’attacco, un detto spesso valido che non può essere la linea guida del mercato del Cagliari. Un mix da servire a Di Francesco fatto di giovani e di giocatori di esperienza. La difesa, ma non solo, pur se la retroguardia ha necessità di nuovi volti per riscattare una stagione ricca di amnesie soprattutto nella seconda parte.
Nessuno degli elementi presenti in rosa può ritenersi al sicuro, unico certo di restare in rossoblù sembra essere Walukiewicz, sulla sua scia Fabio Pisacane e Federico Mattiello mentre per gli altri si presenta un grande punto interrogativo.
Ad aiutare per certi versi il mercato è arrivata da Sassuolo la notizia che Filippo Romagna dovrebbe tornare presto in Sardegna. Un’ottima stagione quella del difensore ex Juventus agli ordini di De Zerbi, poi il grave infortunio al tendine rotuleo a cambiare le intenzioni della società neroverde. Nessun riscatto come riportato dalla Gazzetta di Modena, troppi i 6 milioni di euro da versare al Cagliari e a scanso di accordi per abbassare la cifra Romagna vestirà nuovamente la maglia rossoblù.
Assieme a lui occhio a Diego Godin, il presidente Giulini sta portando avanti la trattativa con l’esperto difensore uruguaiano di proprietà dell’Inter e avrebbe offerto al giocatore un biennale con opzione per il terzo anno da poco più di due milioni di euro a stagione. In attesa di capire la risposta di Godin ci si dovrà poi sedere al tavolo con la società nerazzurra, ma il primo passo è stato comunque portato avanti.
Lontanissimo invece Matias Viña, terzino sinistro del Palmeiras e connazionale di Godin con cui ha anche diviso lo spogliatoio della Celeste. Il Cagliari lo segue da tempo, ma dopo un 2020 di livello con il club brasiliano la sua valutazione è lievitata fino a oltre 10 milioni di euro, troppo attualmente per le casse di Via Mameli. Da non escludere un ritorno su di lui in caso di cessioni eccellenti e denaro fresco in arrivo, ma al momento il Cagliari ha virato su profili decisamente più economici come Yuto Nagatomo e il turco Kaldırım, entrambi svincolati.
Matteo Zizola