Il Cagliari del futuro dovrà senza dubbio trovare nuova linfa sulla fascia sinistra, molto più croce che delizia nella ultime stagioni. Con Pellegrini di ritorno a Torino sponda Juventus dopo l’anno di prestito che si concluderà con la chiusura della stagione in corso e Lykogiannis che non ha mai pienamente convinto se non come rincalzo, il buco che si aprirà sulla corsia mancina della difesa dovrà gioco forza essere colmato nel mercato che verrà.
Dopo Murru il vuoto
Quello del terzino sinistro è un problema ormai annoso per il Cagliari: dopo il regno di Alessandro Agostini, proprietario quasi indiscusso della corsia per otto stagioni e mezza, e quello del suo successore designato Nicola Murru, titolare per due stagioni di fila fra Serie B – in coabitazione con Barreca – e Serie A, i rossoblù hanno faticato per trovare un successore che garantisse affidabilità in entrambe le fasi di gioco. Dopo la cessione del terzino selargino alla Sampdoria, il Cagliari ha utilizzato diversi elementi nella sua posizione sia nel 4312 del Rastelli pre-esonero e dell’era Maran sia nel 3-5-2 di Lopez: l’allenatore campano, in assenza di specialisti del ruolo, si affidò prevalentemente a Capuano e Padoin, mentre El Jefe optò come esterno di centrocampo o per lo stesso Padoin o, dopo l’arrivo nel gennaio 2018, per il greco Lykogiannis.
I flop arrivati dall’estero
Assieme ai giocatori citati, nella stagione della gestione Rastelli-Lopez riuscì a ritagliarsi qualche spazio anche Senna Miangue, prima di essere dirottato in prestito allo Standard Liegi: il belga scuola Inter è ancora di proprietà della società di Giulini e pronto a rientrare alla base dopo sole 11 presenze in due stagioni nel campionato belga, anche se probabilmente verrà nuovamente ceduto e gli olandesi del VVV Venlo sembrerebbero interessati al suo acquisto o temporaneo o definitivo. Con l’arrivo di Maran nel 2018 la situazione non è cambiata particolarmente, almeno fino a gennaio 2019: il rientro dal prestito di Perugia di Marko Pajac aveva fatto sperare in un nuovo proprietario della fascia sinistra, ma, dopo aver ben figurato in Umbria come esterno del centrocampo a cinque, non è riuscito a farsi apprezzare dal nuovo tecnico nella difesa a quattro finendo per essere ceduto in prestito all’Empoli nella seconda parte di stagione. In Toscana altre buone impressioni sempre come esterno più avanzato, quindi di nuovo il rientro e Cagliari e la poca considerazione in una posizione più difensiva e di nuovo le valigie stavolta verso Genova sponda rossoblù: qui non sembra avere la stessa fortuna di Empoli, poche presenze e la sensazione che le strade del Cagliari e di Pajac si separeranno forse definitivamente a fine campionato. Lykogiannis ha provato a farsi valere nei primi sei mesi del Maran uno, ma a gennaio la società ha preferito affidarsi al prestito di Pellegrini dalla Roma, prestito confermato anche nella stagione in corso anche se via Juventus dopo la cessione del giovane terzino dai giallorossi ai bianconeri: una soluzione tampone che, di fatto, non ha risolto i problemi nel lungo termine sulla fascia sinistra con il ragazzo che, inoltre, ha spesso alternato ottime prestazioni a distrazioni importanti quando chiamato a coprire.
Cosa aspettarsi dal mercato?
Una volta che questa stagione verrà conclusa, per quella che verrà il Cagliari avrà sicuramente bisogno di un nuovo tassello in un ruolo che, va detto, è di difficile sistemazione per qualsiasi compagine: i terzini mancini non si trovano facilmente, ancor più rari sono quelli che abbinano affidabilità difensiva a pericolosità offensiva. Giulini e Carli dovranno dare all’allenatore rossoblù del prossimo corso, che sia Zenga o meno, un esterno sinistro di ruolo che possa sconfiggere il tabù vissuto dall’ambiente nelle ultime stagioni, tale da far rimpiangere Nicola Murru, forse lasciato andare troppo a cuor leggero: nel taccuino della società ci sono due nomi su tutti, il brasiliano del Wolfsburg Otavio e soprattutto Matias Viña, secondo i media brasiliani vero osservato speciale del Cagliari: due milioni di euro da dare al Palmeiras per portarlo in Sardegna, sperando che la tradizione uruguaiana non deluda e che i rossoblù possano finalmente coprire un buco che ormai dura da troppo tempo.
Matteo Zizola